Anno | 2008 |
Genere | Commedia |
Produzione | Svizzera |
Durata | 97 minuti |
Regia di | Denis Rabaglia |
Attori | Francesco Mistichelli, Elena Cucci, Alfio Alessi, Luigi Petrazzuolo, Luca Sepe Renato Scarpa. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 1 aprile 2011
CONSIGLIATO N.D.
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Per gli occhi della bella Elena, il giovane Marcello, figlio di pescatore, mette il suo paese sottosopra...
Italia, 1956. Nella pittoresca isola di Amatrello si è sviluppata una tradizione unica che tiene
occupati i ragazzi del paese: quando una ragazza compie diciotto anni, ogni ragazzo è invitato a portare un regalo per ottenere il primo appuntamento con lei. Ma il regalo non è per la ragazza, no, è per il padre! E' solo lui a decidere con quale ragazzo sua figlia potrà
andare all'appuntamento. Il diciottenne Marcello, figlio di pescatore, non vuole sentire parlare di questa tradizione, finché i suoi occhi non si posano sull'incantevole Elena, la figlia
del sindaco, che è tornata nell'isola per festeggiare i suoi diciotto anni secondo tradizione. Dato che il tempo è breve e che la competizione aumenta, Marcello pensa di aver trovato il regalo perfetto per il sindaco. Ma impossessarsi di questo regalo non è facile... In poco tempo, Marcello è costretto a scendere a patti con l'intero villaggio, poiché scopre che ognuno vuole qualcosa da qualcun altro. La ricerca frenetica di Marcello prosegue, portando tutti gli abitanti del paese ad una sorprendente riconciliazione...
Il film "Marcello Marcello" è un magnifico esempio di capolavoro completamente ignorato dalla grande distribuzione. La trama e la sceneggiatura sono raffinate ed eleganti. Lo scenario non muta, per tutta la durata della proiezione; non ci sono stuntmen, non vi è alcun, benchè minimo ricorso alla battuta cruda e, men che meno, al turpiloquio.
Ho cercato a lungo il Dvd. Mi piaceva collezionarlo, in quanto Marcello Marcello è, se non erro, il primo film da co-protagonista per una dolcissima Elena Cucci. Ho trovato l'edizione tedesca, fortunatamente provvista anche dell'audio in lingua italiana. Quanto scritto la dice lunga sulla miopia delle case di distribuzione nostrane, spesso in lizza per assicurarsi le solite fritture [...] Vai alla recensione »