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alberto
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sabato 29 novembre 2008
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il gioco della sofferenza
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la jolie sorprendentemente molto brava e ..........troppo magra, non credo che il ruolo del personaggio dovesse sfiorare l' anoressia!!!!!ma eccovi la risposta:forse pensava che risultando ancora piu' magra di quanto abitualmente fosse avrebbe rispecchiato meglio il personaggio......
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ciccio capozzi
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venerdì 28 novembre 2008
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1928 il crollo e la rinascita di una donna
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“CHANGELING” di CLINT EASTWOOD; USA,08. Los Angeles, 1928. Il piccolo Walter Collins è rapito. La screditata e corrotta polizia della città dice di averlo ritrovato: ma la madre non lo riconosce e ingaggia un battaglia con la polizia, incaponitasi contro di lei. Il vecchio leone ha fatto centro, ancora una volta. Da “Mystic River” (03) in poi, ci sta dando una serie quasi ininterrotta di bellissimi film: tra cui “Million dollars baby” (04) che gli ha fatto avere una cascata di Oscar. Qui è una storia vera tipicamente americana, lo spunto di partenza. Coma al solito, il regista “sembra” partire esponendo un tradizionale apologo sull’energia del true american, quella tipologia western dell’eroe solitario, in questo caso eroina, che combatte come un David contro il Golia ritenuto invincibile della polizia corrotta.
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“CHANGELING” di CLINT EASTWOOD; USA,08. Los Angeles, 1928. Il piccolo Walter Collins è rapito. La screditata e corrotta polizia della città dice di averlo ritrovato: ma la madre non lo riconosce e ingaggia un battaglia con la polizia, incaponitasi contro di lei. Il vecchio leone ha fatto centro, ancora una volta. Da “Mystic River” (03) in poi, ci sta dando una serie quasi ininterrotta di bellissimi film: tra cui “Million dollars baby” (04) che gli ha fatto avere una cascata di Oscar. Qui è una storia vera tipicamente americana, lo spunto di partenza. Coma al solito, il regista “sembra” partire esponendo un tradizionale apologo sull’energia del true american, quella tipologia western dell’eroe solitario, in questo caso eroina, che combatte come un David contro il Golia ritenuto invincibile della polizia corrotta. E queste sono le tracce, su cui c’inerpichiamo “appresso” al vecchio Clint: ci rendiamo conto invece che ci ha condotti in tutt’altra parte. Così la mamma non “nasce” come un’eroina; è solo una donna sola, semplice, ma non sprovveduta, che aveva fatto del figlio il suo centro esistenziale. E’ disperata, attanagliata dall’angoscia di non poter sapere che fine ha fatto suo figlio. Tutti i suoi comportamenti evolvono da questo dato. L’interpretazione che ne dà Angelina Jolie è perfetta, tutta interiorizzata: perfino il pianto sembra represso. L’atmosfera incombente sulla città è di plumbea costrizione: la pratica manicomiale contro i dissidenti non è solo dello stalinismo sovietico, ma è anche della patria della democrazia. Il regime poliziesco della città è supportato “all’interno” delle istituzioni che dovrebbero rispettare la Costituzione: ma nei fatti la stravolgono. Senza caricare il film, non è forse la prigione di Guantanamo, dove sono ancora custoditi senza processo, e anche sottoposti a torture, i supposti terroristi islamici, uno scorno per la democrazia Usa? Il sornione Clint ce lo ricorda senza enfasi. La narrazione adotta uno stile classico, dalla grande visualità d’insieme e precisione storico-scenografica: abbondano i campi medi e lunghi, non solo negli esterni, ma anche negli interni collettivi; l’uso epico del Dolly (la macchina che guarda in movimento dall’alto), ecc. Tutti strumenti tecnici il cui uso, in chiave stilistica, presuppone un montaggio dai tempi non sincopati. Ciò fa sviluppare quelle riflessioni psicologiche che stanno soprattutto a cuore all’autore. Come ad esempio i capoccia e gli esecutori corrotti; o il killer, nella sua caratterizzazione sospesa tra la follia infantile, la ferocia e la cattiveria. La donna, in particolare, dopo la vittoria, nel tempo ha un’evoluzione verso il convivere con la speranza e una nuova vita.
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merina
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venerdì 28 novembre 2008
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gran bel film
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Davvero un bel film,diverso dal solito,poi pensando che è tratto da una storia vera fa ancora più effetto!
Lei è brava ma non è questa grande attrice...è la trama che costruisce in toto il film!
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francesca
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venerdì 28 novembre 2008
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changeling
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la drammaticità di questo film viene stemperata dalla sublime sobrietà della protagonista e da una speranza che sostiene e libera,delude e realizza,cambia e ti fa cambiare,e a suo modo, si concretizza conformemente a "Dio che opera per vie misteriose".
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francesco adami
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venerdì 28 novembre 2008
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angelina jolie eroina del changeling
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L’inizio del lungometraggio sembra presentare un film altamente melodrammatico, ma proseguendo la visione, si incontrano vari generi che si incrociano e si intersecano bene all’interno del racconto filmico. Dalla melodrammaticità, si passa al thriller, proseguendo per il poliziesco, a tratti anche l’horror, il tutto ben strutturato, evidenziato da un ottima interpretazione di Angelina Jolie, che da eroina di azione, diventa un eroina sociale, la sua espressione è convincente ed il volto ben truccato, sembra proprio una donna appartenente a quell’epoca. Clint Eastwood dirige bene anche questo film e si conferma un buon regista, che dona un suo proprio sguardo, non scendendo ad una narrazione semplicistica.
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L’inizio del lungometraggio sembra presentare un film altamente melodrammatico, ma proseguendo la visione, si incontrano vari generi che si incrociano e si intersecano bene all’interno del racconto filmico. Dalla melodrammaticità, si passa al thriller, proseguendo per il poliziesco, a tratti anche l’horror, il tutto ben strutturato, evidenziato da un ottima interpretazione di Angelina Jolie, che da eroina di azione, diventa un eroina sociale, la sua espressione è convincente ed il volto ben truccato, sembra proprio una donna appartenente a quell’epoca. Clint Eastwood dirige bene anche questo film e si conferma un buon regista, che dona un suo proprio sguardo, non scendendo ad una narrazione semplicistica. Un ottimo Film.
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franz
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venerdì 28 novembre 2008
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eastwood sei grandissimo
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Credo che Eastwood regista ci stia regalando delle perle di films. In questo esprime bene il dolore di una madre alla ricerca disperata e composta del figlio scomparso. Il finale è un capolavoro!!! (anche se lo avrei voluto diverso). Angelina Jolie è veramente fantastica nel ruolo, sia in bellezza che in qualità artistica!!!
Che dire al prossimo film
Ciao a tutti
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nolan28
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giovedì 27 novembre 2008
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l'ultimo film di stampo hollywoodiano
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Nessun regista vivente riprende in maniera così netta tutte le caratteristiche del cinema hollywoodiano vecchio stampo, ma Clint lo fa. Come in Million Dollar Baby la storia è un vero colpo nello stomaco che strazia fino alle lacrime. Grandioso.
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frances
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giovedì 27 novembre 2008
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changeling ...
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Changeling è un film sicuramente bellissimo dal punto di vista estetico.
Tutto ciò che scorre davanti alla macchina da presa è nitido ed azzeccato, quasi troppo perfetto.
La trama è coinvolgente , la maggior parte degli spettatori piangerà da metà film in poi nella descrizione del dolore di una madre alla ricerca di suo figlio.
Però è indubbiamente troppo angosciante..Il serial killer provoca ilarità in noi perchè i sentimenti che proviamo sono immensamente barocchi, avvolti in un angoscia da panico.
I personaggi sono per lo più caricaturali, stereotipi. Si dividono in buoni e cattivi, non si presentano via di mezzo.
C è chi agisce nella giustizia e chi no.
I grigi non esistono Un film puramente di attrattiva , che non analizza in profondità , attraverso il silenzio ad esempio il dolore di una donna ingannata.
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Changeling è un film sicuramente bellissimo dal punto di vista estetico.
Tutto ciò che scorre davanti alla macchina da presa è nitido ed azzeccato, quasi troppo perfetto.
La trama è coinvolgente , la maggior parte degli spettatori piangerà da metà film in poi nella descrizione del dolore di una madre alla ricerca di suo figlio.
Però è indubbiamente troppo angosciante..Il serial killer provoca ilarità in noi perchè i sentimenti che proviamo sono immensamente barocchi, avvolti in un angoscia da panico.
I personaggi sono per lo più caricaturali, stereotipi. Si dividono in buoni e cattivi, non si presentano via di mezzo.
C è chi agisce nella giustizia e chi no.
I grigi non esistono Un film puramente di attrattiva , che non analizza in profondità , attraverso il silenzio ad esempio il dolore di una donna ingannata.
La Jolie urla e piange per tutta la durata del film.
e sinceramente io non riesco a non bocciarlo!
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armida
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giovedì 27 novembre 2008
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per la durezza commuove poco
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Troppo lungo e troppo crudo.
Non può dirsi che non sia un bel film, ma non commuove particolarmente,salvo quando la mamma dice al poliziotto di avere ritrovato la speranza. Mi ha commosso molto di più Il Papà di Giovanna"
[+] "si può fare" è molto meglio.
(di stefania)
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