cavaiuolo
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giovedì 10 maggio 2007
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bellino però....
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appena di ritorno dalla visione del film.Mi è piaciuto jim carrey anche se nella scena di lui in macchina con la famiglia che vuole investire il cane ci ho visto molto molto molto aceventura,infatti in sala è partita una fragorosa risata...a parte gli scherzi,trama originale,ottimo intreccio, fotografia eccellente (concordo con i richiami a sin city con vestiti rossi su sfondi bianchi e grigi in alcune scene) però...diciamoci la verità, la soluzione del mistero è una vera e propria bufala vista e rivista, una scorciatoia un po' troppo facile per gli sceneggiatori, avrei preferito un altro finale.Cmq anche io ho visto l'orario...erano le 22 e 23...ve lo giuro!
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lex
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martedì 8 maggio 2007
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che dispiacere
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Mi spiace ma ho letto solo ora le risposte che sono state date al mio commento...
Ragazzini...mi dispiace per voi ma non si tratta di generazione di t9 poichè il t9 è un metodo intuitivo che scrive parole realmente esistenti, forse nel vostro poverissimo vocabolario da stolti esistono anche parole come qlke o nn o pkè o chissà quante, pensavo solo che in un commento su un film non si dovesse scrivere in maniera forbita, ma per comodità si potesse scrivere abbreviato senza essere insultato e redarguito per il mio parlare semplice...purtroppo l'ignoranza è il pane quotidiano di tutti...alcune persone hanno capito che mi piace parlare di cinema, ma altre si sono soffermate al fatto che ho scritto parole abbreviate, e arrabbiandosi per il fatto che me ne intendo vistosamente di più di loro per quanto riguarda il cinema si sono sentiti mancanti(quali sono per altro).
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Mi spiace ma ho letto solo ora le risposte che sono state date al mio commento...
Ragazzini...mi dispiace per voi ma non si tratta di generazione di t9 poichè il t9 è un metodo intuitivo che scrive parole realmente esistenti, forse nel vostro poverissimo vocabolario da stolti esistono anche parole come qlke o nn o pkè o chissà quante, pensavo solo che in un commento su un film non si dovesse scrivere in maniera forbita, ma per comodità si potesse scrivere abbreviato senza essere insultato e redarguito per il mio parlare semplice...purtroppo l'ignoranza è il pane quotidiano di tutti...alcune persone hanno capito che mi piace parlare di cinema, ma altre si sono soffermate al fatto che ho scritto parole abbreviate, e arrabbiandosi per il fatto che me ne intendo vistosamente di più di loro per quanto riguarda il cinema si sono sentiti mancanti(quali sono per altro)..e si sono sfogati su di me...bene cari ora vi invito ad andare a vedere """grandi film""" della vostra portata come Brock Back Mountain o Giù per il tubo...visto che siete degli intenditori farete sicuramente delle critiche piu che costruttive!!
cordiali saluti
Lex
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lex
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martedì 8 maggio 2007
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lex
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Ciao a tutti, forse avete letto i miei precedenti commenti...
bene mi piace leggere i commenti altrui e commentarli a mia volta...
chi si sentirà chiamato in causa evidentemente nn sarà convinto nemmeno lui del proprio commento...
E allora vi dico: Qualcuno forse ha visto un po' troppi films bombati di effetti speciali e grandi sentimenti...per cui vede un film come Number 23 e rimane deluso...
La domanda che mi sorge spontanea è:
ma perche siete andati a vederlo?
sapevate già com'era, o ne avevate un'idea...
inutile dire ke il film mi è piaciuto e continuo a consigliarlo...
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macciccio
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martedì 8 maggio 2007
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paranoico
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un film paranoico, con un grande carrey, ossessionato dal numero 23, che ricorre ovunque e si fa di tutto per farlo apparire (delle volte per farlo apparire invece di sommare, moltiplicano o non sommano tutti i numeri. e' un film che non ti incolla alla sedia anzi.
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delfina
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martedì 8 maggio 2007
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oseessione ossessione ossessione
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ossessione ossessione ossessione parla solo di questo il film...molto creativo e costruttivo, ma visto che io me lo sono andata a vedere questo film, potevano evitare di mettere quelle scene dove venivano ammazzate le donne o dovrei dire le sue amanti......diciamo questo film è dedicato alle persone che hanno un ossessione fissa senza mai levarselo dalla mente.
mi è piaciuto per l'amor del cielo però....non lo so.. se mi volete contattare chiamate il numero 23232323232 sto skerzando....cmq quando sono ritornata in macchina ho visto sul mio bellissimo telefonino che erano le 19:23 che stranezza ehh.... se volete lasciarmi un commento fate pure ciaoooooooooooooooooooooooooooooooooooooo
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.::gioele.stella::.
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martedì 8 maggio 2007
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strepitosa prova per jim carrey (grandissimo)
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Questo è un film molto interessante, non uno di quei film che, appena conclusi, ti viene la voglia di rivedere subito, ok, lo ammetto...Ma cosa c'è di male? Chi ha detto che debba sempre essere così...Cosa non va nella storia? Una trama interamente basata sull'ossessione, strutturata in modo tale che lo spettatore perda di vista ogni altra cosa e si concentri invece sul 23. E' vero, a volte il numero sembra venir fuori da calcoli e simbologie forzate, impossibili, ma non ci trovo nulla di strano perchè sono i rompicapi di un uomo ossessionato, un uomo che ha rimosso una parte di se che non ci sta a stare nell'ombra e che vuole riaffiorare ad ogni costo (molto Stephen King..). Alcune atmosfere sono incredibili: gli effetti di esposizione e di bianco e nero che incorniciano la storia del detective Fingerling azzeccatissimi (vaghi accenni a Sin City).
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Questo è un film molto interessante, non uno di quei film che, appena conclusi, ti viene la voglia di rivedere subito, ok, lo ammetto...Ma cosa c'è di male? Chi ha detto che debba sempre essere così...Cosa non va nella storia? Una trama interamente basata sull'ossessione, strutturata in modo tale che lo spettatore perda di vista ogni altra cosa e si concentri invece sul 23. E' vero, a volte il numero sembra venir fuori da calcoli e simbologie forzate, impossibili, ma non ci trovo nulla di strano perchè sono i rompicapi di un uomo ossessionato, un uomo che ha rimosso una parte di se che non ci sta a stare nell'ombra e che vuole riaffiorare ad ogni costo (molto Stephen King..). Alcune atmosfere sono incredibili: gli effetti di esposizione e di bianco e nero che incorniciano la storia del detective Fingerling azzeccatissimi (vaghi accenni a Sin City). Jim Carrey dimostra a tutti che sa spaziare dai ruoli comici a quelli drammatici con estrema facilità. La sua prova è assolutamente stupenda: dividersi in due personaggi di segno opposto, prendere per mano lo spettatore e portarlo nel suo incubo più profondo, fargli scoprire mano a mano che una finzione è invece una triste realtà. E' con estrema maturità che l'attore canadese riesce in un'impresa per nulla facile, rivestendo qui un ruolo di tutto rispetto. Il resto del cast è buono, ma scompare (volutamente?) e l'onere pesa tutto sulle spalle di Carrey. L'impressione che non molti abbiano creduto in questo prodotto rimane. Si poteva sicuramente sfruttare meglio la realizzazione. In effetti alcuni momenti del film sono macchinosi e sul finale la tensione si abbassa un poco, raggiungendo il suo picco quando viene incolpata la moglie Agatha e poi scemando fino al colpo di scena finale che è sì buono, ma non dei migliori. Il flash-back finale che narra il reale corso degli eventi è troppo lungo. Ci troviamo di fronte ad un prodotto che non è assolutamente perfetto, ma che però riesce lo stesso a stuzzicare lo spettatore, mai lo coinvolge con l'entusiasmo e l'adrenalina di un thriller mozzafiato, però lo tiene lì ugualmente, curioso, a buttare lo stesso un occhio falsamente disinteressato per cercare di sbrogliare da solo la vicenda (merito di Jim). Lasciamo stare sciocche superstizioni, cercando ovunque il numero (sul civico della nostra casa, sulla targa della macchina, sul led dell'orologio...) perchè, come si dice nel film, se una cosa la si vuol trovare si finisce per trovarla sempre. Il film lascia un sottilissimo confine tra ossessione dettata dalla pura follia e apparente normalità, tra le maschere che indossiamo per farci conoscere come non siamo e quello che realmente sappiamo di essere, tra le passioni istintive e irrefrenabili dell'uomo inteso come animale ed il controllo che dovrebbe caratterizzare l'uomo "civilizzato". Il destino perde la battaglia con la volontà umana. Se visto in una chiave che va oltre la singola storia del singolo personaggio ossessionato, il film appare ancora più gradibile, prestandosi alle interpretazioni del singolo. Le paure di ogni uomo hanno sempre un passato da cui emergere. I momenti noir suggeriti dal regista, danno un tocco più accattivante allo svolgersi della trama che si svolge tra luci ed ombre ben calibrate. In conclusione si poteva fare di meglio e rendere una buona idea un'ottima idea, ma, d'altra parte, la somma interpretazione di Carrey, alcune soluzioni visive molto ben congeniate, valgono di sicuro il prezzo del biglietto.
VOTO: 7.5 / 10
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giò
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lunedì 7 maggio 2007
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bello
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a me è piaciuto molto,jim carrey non mi è mai piaciuto ma devo dire ke qui è stato davvero bravo,il film è scorrevole e si guarda volentieri
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j&k
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domenica 6 maggio 2007
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23 solo un numero?
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il film è un intreccio tra realtà e ricordi.
un semplice numero può trasformare una tranquilla persona in un paranoico assassino?
23 è solo un numero?
46 cromosomi, 23 da ogni genitore;
l'asse terrestre è inclinato di 23°e5' (5=2+3 quindi 23);
Shakespeare è nato il 23 Aprile 1564 e morto il 23 Aprile 1616;
le torri gemelle sono cadute l'11/09/2001 (11+0+9+2+0+0+1=23);
il titanic è affondato la notte del 15/04/1912 (1+5+0+4+1+9+1+2=23);
il tropico del cancro è a 23°verso nord;
il tropico del capricorno è a 23° verso sud;
gli Aztechi hanno previsto la fine del mondo il 23/12/2012....
ora vi chiederete perchè proprio il 23...
beh... 2:3= 0.66666 periodico, quindi 0.666, per chi non lo sapesse 666 è il numero del diavolo.
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il film è un intreccio tra realtà e ricordi.
un semplice numero può trasformare una tranquilla persona in un paranoico assassino?
23 è solo un numero?
46 cromosomi, 23 da ogni genitore;
l'asse terrestre è inclinato di 23°e5' (5=2+3 quindi 23);
Shakespeare è nato il 23 Aprile 1564 e morto il 23 Aprile 1616;
le torri gemelle sono cadute l'11/09/2001 (11+0+9+2+0+0+1=23);
il titanic è affondato la notte del 15/04/1912 (1+5+0+4+1+9+1+2=23);
il tropico del cancro è a 23°verso nord;
il tropico del capricorno è a 23° verso sud;
gli Aztechi hanno previsto la fine del mondo il 23/12/2012....
ora vi chiederete perchè proprio il 23...
beh... 2:3= 0.66666 periodico, quindi 0.666, per chi non lo sapesse 666 è il numero del diavolo..
queste potrebbero essere tutte coincidenze..spetta a voi scegliere se crederci o no...
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[+] il 23......la perseguzione
(di raffa90)
[ - ] il 23......la perseguzione
[+] e non solo.....
(di nemico del prof e.d.)
[ - ] e non solo.....
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(di ???)
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mattilmatto
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domenica 6 maggio 2007
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non rimmarrà in memoria...
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Gia, nonostante la trama intricata e sicuramente originale, il film si perde nella pressante ossessione (poco credibile) del protagonista di voler coniugare ogni evento, subdolo o significativo, a questo benedetto numero 23. Sembra quasi che voglia per forza spingerci ad intrigarci così come sta accadendo a lui, ma purtroppo, almeno personalmente, non riesce a farlo. La storia come detto è originale, ma non decolla. La noia purtroppo la farà da padrona in quanto nonostante i colpi di scena finali siamo gia arrivati un po saturi e soprattutto la logica del film dopo 3/4 di film non riesce più a trovare un filo conduttore.
Si può provare a vederlo, ma ribadisco che non rimarrà nella nostra mente per molto tempo.
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Gia, nonostante la trama intricata e sicuramente originale, il film si perde nella pressante ossessione (poco credibile) del protagonista di voler coniugare ogni evento, subdolo o significativo, a questo benedetto numero 23. Sembra quasi che voglia per forza spingerci ad intrigarci così come sta accadendo a lui, ma purtroppo, almeno personalmente, non riesce a farlo. La storia come detto è originale, ma non decolla. La noia purtroppo la farà da padrona in quanto nonostante i colpi di scena finali siamo gia arrivati un po saturi e soprattutto la logica del film dopo 3/4 di film non riesce più a trovare un filo conduttore.
Si può provare a vederlo, ma ribadisco che non rimarrà nella nostra mente per molto tempo...
Saluti, Nicola.
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helmer
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domenica 6 maggio 2007
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la numerologia conduce alla follia
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E se improvvisamente tutto vi conducesse al numero 23? Come vi comportereste?
Walter Sparrow (Jim Carrey) è un diligente accalappiacani; sembra condurre una vita serena, anche se monotona, con la moglie Agatha (Virginia Madsen) e il figlio Robin (Logan Lerman), finché non riceve in regalo, in occasione del suo compleanno, The Number 23, un romanzo scritto da un misterioso quanto sconosciuto autore. La trama del libro cattura completamente Walter: una storia incentrata sul numero 23 e sulla sua ricorrenza. Al protagonista risulta impossibile ignorare le impressionanti somiglianze della sua esistenza con le vicende del protagonista del racconto, il detective Fingerling.
Fingerling cerca di salvare la vita ad una bionda suicida che, poco prima di uccidersi, gli trasmette l’ossessione per il numero 23.
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E se improvvisamente tutto vi conducesse al numero 23? Come vi comportereste?
Walter Sparrow (Jim Carrey) è un diligente accalappiacani; sembra condurre una vita serena, anche se monotona, con la moglie Agatha (Virginia Madsen) e il figlio Robin (Logan Lerman), finché non riceve in regalo, in occasione del suo compleanno, The Number 23, un romanzo scritto da un misterioso quanto sconosciuto autore. La trama del libro cattura completamente Walter: una storia incentrata sul numero 23 e sulla sua ricorrenza. Al protagonista risulta impossibile ignorare le impressionanti somiglianze della sua esistenza con le vicende del protagonista del racconto, il detective Fingerling.
Fingerling cerca di salvare la vita ad una bionda suicida che, poco prima di uccidersi, gli trasmette l’ossessione per il numero 23. Il detective raggiungerà la follia.
Walter si immedesima nel protagonista. Le analogie con Fingerling sono troppe per non far riflettere.
Questo film parla dell'ossessione per il numero 23, definita in linguaggio medico/psichiatrico "disturbo ossessivo-compulsivo", un’attività mentale o comportamentale continua, che occupa il soggetto per buona parte del suo tempo, questa è l'ossessione. Il tentativo di neutralizzare tali pensieri è rappresentato dalla compulsione, e cioè una attività forzata che però non risulta efficace a scacciare il pensiero stesso.
"Number 23" ha la capacità di influenzare lo spettatore. Lungo la durata del film infatti si viene catturati da questa assurda ossessione per il numero 23.
Grazie al continuo susseguirsi di colpi di scena il film risulta non scontato e originale.
Il merito è riconducibile, oltre al regista Joel Schumacher (Il fantasma dell'opera, Batman Forever, Batman & Robin, In linea con l'assassino, ...), anche alla bravura del cast: Jim Carrey (Lemony Snicket, Se mi lasci ti cancello, Una settimana da Dio, The Truman Show, Ace Ventura, The Mask, Scemo e più scemo, ...), finalmente impegnato in un doppio ruolo drammatico (Walter, il semplice accalappiacani, e Fingerling, il misterioso detective) e Virginia Medsen (Agatha moglie premurosa e Fabrizia sexy compagna di Fingerling).
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[+] il 23 è ovunque!
(di jason)
[ - ] il 23 è ovunque!
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