diego
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mercoledì 26 novembre 2008
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terribile
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tia
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venerdì 21 novembre 2008
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ebbravo darabont
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Uno degli ultimi film visti al cinema.......e l'unico per cui ne è valsa la pena...BRAVO Darabont e perchè no anche Jane di cui mi ricordavo un orribile Punisher(uscirà a breve quello nuovo e non vedo loro di vederlo sperando sia fedele a quello di Ennis anche se dubito, se fosse fedele sarebbe un vietato ai minori di 25 anni).
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marvelman
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giovedì 20 novembre 2008
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più lo rivedo e più mi piace !!!
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Altro che the fog di Carpenter , questo è cinema che ti tiene in tensione continua !!!
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salvo
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mercoledì 19 novembre 2008
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piace e non annoia
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saracoop
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martedì 18 novembre 2008
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c'è qualcosa in mezzo alla nebbia...
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Come recita il trailer e la locandina: “Siamo sopravvissuti a Indipendence Day e la Guerra dei Mondi… ora sospravviveremo a questo…?”. E' attorno a questa domanda, mai esplicitata ma che grava su tutte le scene, serpeggiando empaticamente negli occhi dei protagonisti, che il film ruota. Tratto da un racconto di Stephen King, “La nebbia”, (della raccolta 'Scheletri'), con la regia di Frank Darabont ('Il miglio verde' e 'Le ali della libertà') narra di una fitta nebbia di provenienza sconosciuta che si materializza all’improvviso in una cittadina del Maine, fagocitando tutto e tutti e nascondendo tra le sue spire insidie e pericoli. Il bello di questo film è che noi spettatori non sappiamo nulla di più dei protagonisti, e questo a mio parere regala un bel punto in più ai film di questo genere, aumentando la suspence.
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Come recita il trailer e la locandina: “Siamo sopravvissuti a Indipendence Day e la Guerra dei Mondi… ora sospravviveremo a questo…?”. E' attorno a questa domanda, mai esplicitata ma che grava su tutte le scene, serpeggiando empaticamente negli occhi dei protagonisti, che il film ruota. Tratto da un racconto di Stephen King, “La nebbia”, (della raccolta 'Scheletri'), con la regia di Frank Darabont ('Il miglio verde' e 'Le ali della libertà') narra di una fitta nebbia di provenienza sconosciuta che si materializza all’improvviso in una cittadina del Maine, fagocitando tutto e tutti e nascondendo tra le sue spire insidie e pericoli. Il bello di questo film è che noi spettatori non sappiamo nulla di più dei protagonisti, e questo a mio parere regala un bel punto in più ai film di questo genere, aumentando la suspence. L’horror è palpabile, ma non tanto per scene particolarmente orrorifiche, bensì per il contenuto ad alto tasso comunicativo. Si gioca infatti un ruolo direi fondamentale sull’illustrare le dinamiche comportamentali umane messe a dura prova in una situazione difficile, di panico e paura collettive. Un shakerato gruppo di cittadini, ognuno con la propria individualità e il proprio ego, si troveranno imprigionati, viste le critiche condizioni climatiche esterne, in un supermercato, luogo all’apparenza molto più sicuro. “Metti due persone in una stanza e quelle troveranno un motivo per uccidersi”, afferma Ollie, il cassiere più anziano. E appunto si inizia da un senso di smarrimento comune per questa misteriosa nebbia che sembra non avere ragioni meteorologiche, che poi sfocia nell’incredulità e nello scetticismo reciproco per arrivare all’innevitabile momento di ammettere i fatti, con conseguente panico e terrore per la propria vita ed incolumità. Aspetti secondo me un po’ “deboli”, uno perché troppo retorico e uno fin troppo rimarcato sono, nel primo caso, un dialogo fra David e Brent (già non in buoni rapporti in precedenza) improntanto sul fattore sociale e sulla stereotipata discriminazione razziale e, nel secondo caso, predicazioni bibliche portate all’esasperazione con tanto di “cori” collettivi di integralisti religiosi che urlano “espiazione, espiazione” o cose del genere, che a lungo andare finiscono per risultare fin troppo assurdamente rimarcate. Altro aspetto un po' scontato sono i vari caratteri dei personaggi, forse troppo clichè, e alcune scene che, guardandole con occhio critico, potrebbero risultare abbastanza assurde. Non svelerò cosa racchiude la nebbia perché questo è proprio il bello e non voglio rovinare la sorpresa di chi ancora non l’ha visto. Aggiungo solamente che ho apprezzato l’uso di questo evento atmosferico come mezzo per creare una situazione ancora più misteriosa e occulta. Trovo infatti che già di per sè la nebbia crea un senso di perdizione e di smarrimento, se poi la guardiamo nella dinamica di questo film (la quale nasconde chissà quali mostruosi pericoli) trovo che sia una scelta ancora più azzeccata per provocare un senso crescente e serrato di panico e paura. Un punto assolutamente non trascurabile è il finale, decisamente non scontato e che personalmente mi ha colpito moltissimo, proprio perché una conclusione del genere non me la sarei aspettata, tristissima... Complimenti quindi a Stephen King e al regista, Frank Darabont, per essere riuscito in una buona trasportazione cinematografica. Bellissima, con picchi intensissimi, la colonna sonora (di Mark Isham).
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[+] ma dove sono finiti i "very" cult movies ?
(di jegg65)
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simone5383
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sabato 15 novembre 2008
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boom!!
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Meraviglioso. Un pezzo unico di inestimabile bellezza. Una delle sette meraviglie del mondo odierno. che spettacolo. vivete per questo film
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missvirgo
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giovedì 13 novembre 2008
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un film scettico o religioso?
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questo film inquieta perchè non regala allo spettatore una rassicurante interpretazione morale al verificarsi di eventi terribili e misteriosi. Ma lo lascia con molte domande.. La santona sembra identificare la stupidità e la follia umana ma allo stesso tempo è l'unica a non essere attaccata dai terribili mostri. Perchè avvengono cose così terribili che solo una donna folle può comprendere? Perchè il protagonista viene punito alla fine? Forse perchè non ha avuto abbastanza fede? Mi piace come il film analizza il comportamento irrazionale della folla ma sembra divertirsi a prenderci in giro e a confermare le profezie sull'apocalisse.
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bat212
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domenica 9 novembre 2008
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un film bruttissimo
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Ho visto pochi film più brutti
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basta
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domenica 9 novembre 2008
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brutto
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accadono tute cose assurde: una nebbia bianca che avvolge il mondo, una persona che torna insanguinata urlando "Mi hanno preso", persone si rinchiudono terrorizzate in un supermerkato. MA QUANRDO IL PROTAGONISTA DICE TERRORIZZATO CHE NELLA NEBBIA C'è UN MOSTRO TUTTI LO PRENDONO UIN GIRO RIDENDO PEGGIO DI ESSERE A ZELIG!!! MA VI PARE POSSIBILE?!?!??!?! LA PSICOLOGIA DEI PERSONAGGI DOV'è IN QUESTO FILM???? altro che film di serie b. film di serie Z.
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alexdelarge
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domenica 9 novembre 2008
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chi sarebbe il regista??
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no perchè mi sembrava di aver sentito che fosse un certo frank darabont,un regista che in passato ci aveva regalato capolavori come : Le ali della libertà e Il miglio verde,ma da quello che vedo in questo film il regista non sembra proprio lo stesso.una trama da classico film di serie B,personaggi stereotipati ( una su tutti la profeta religiosa,davvero irritante e "già vista"),riferimenti biblici fuori tema,scene splatter(elemento nuovo per il regista che le aveva sempre lasciate fuori dai suoi film)e il finale davvero ridicolo,che lascia lo spettatore con lo stesso stato d'animo del protagonista alla fine del film.ma almeno è coinvolgente e non annoia.
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