
Anno | 2007 |
Genere | Thriller, |
Produzione | Gran Bretagna |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Danny Boyle |
Attori | Cillian Murphy, Chris Evans, Rose Byrne, Michelle Yeoh, Hiroyuki Sanada, Cliff Curtis Troy Garity, Benedict Wong, Mark Strong, Nicholas Pinnock, Deborah Kara Unger. |
Uscita | venerdì 20 aprile 2007 |
Distribuzione | 20th Century Fox Italia |
MYmonetro | 2,92 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 3 novembre 2016
Nel 2057, il Sole sta morendo e il genere umano rischia l'estinzione. L'ultima speranza della Terra è riposta nell'Icarus II. In Italia al Box Office Sunshine ha incassato nelle prime 4 settimane di programmazione 818 mila euro e 314 mila euro nel primo weekend.
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CONSIGLIATO SÌ
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2057, il Sole sta morendo. Il genere umano, prossimo alla completa estinzione, ripone le sue ultime speranze nell'Icarus II, una nave spaziale armata con un ordigno nucleare necessario per riattivare la stella. Durante il viaggio, l'equipaggio riceve però un misterioso segnale proveniente dall'Icarus I, scomparsa in una missione analoga sette anni prima a causa di un incidente...
Dopo aver rinnovato in maniera più che convincente l'altrimenti asfittico genere dello "zombie movie", con il convincente 28 giorni dopo, c'era molta curiosità nel vedere come il talentuoso ma discontinuo Danny Boyle avrebbe affrontato una storia di fantascienza tout court.
Sunshine è decisamente derivativo: che si guardi alla forma o al contenuto vi si possono trovare tracce, spunti e omaggi ossequiosi a titoli che hanno fatto la storia di questo genere da Solaris a 2001 - Odissea nello spazio, passando per Mission to Mars, e, forzando un po' la mano, Alien.
La regia di Boyle è asciutta e capace di regalare almeno un paio di sequenze visivamente impressionanti (l'uscita dei due astronauti nello spazio, l'arrivo nella seconda base spaziale), ma a non convincere del tutto è lo script: ottimo finché resta nei binari della fantascienza classica, Sunshine delude proprio nel prefinale, quando un poco avveduto segmento "action" banalizza e involgarisce quella che era stata fino ad allora una messa in scena impeccabile. Colpisce infatti la capacità del film, per quasi tutta la sua durata, di immergere lo spettatore in un'atmosfera terrificante e claustrofobica, che permette di apprezzare la rappresentazione dello Spazio che mai come in Sunshine sembra davvero infinito e ostile.
Valida anche la prova del multietnico cast: nel gruppo spicca lo stralunato e affascinante Cillian Murphy, oramai diventato vero e proprio attore-feticcio per il regista di Manchester. Probabilmente Sunshine non è un film sufficientemente suggestivo da poter assurgere a cult storico della fantascienza, ma è l'ennesima dimostrazione della versatilità e visionarietà di un regista mai banale, e sempre capace di imprimere il suo "marchio di fabbrica" alle opere che gira. Romantico, filosofico, millenarista, audace, imperfetto: Sunshine è questo e non solo, al pubblico la scelta se farsi abbagliare o restare scottati...