Titolo originale | Pescuit sportiv |
Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Romania, Francia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Adrian Sitaru |
Attori | Adrian Titieni, Maria Dinulescu, Ioana Flora . |
Tag | Da vedere 2007 |
MYmonetro | 3,25 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Una coppia di amanti in crisi, una lite che comincia a piedi e prosegue in auto, una prostituta che si trova nel posto sbagliato al momento sbagliato, ma in realtà ha molte frecce al suo arco...
CONSIGLIATO SÌ
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L'insegnante di matematica Mihai e la sua giovane amante Mihaela partono in auto per trascorrere insieme una giornata nei pressi di un lago di campagna. Mihaela ha promesso di lasciare il marito ma continua a rimandare e finisce per litigare con Mihai durante tutto il viaggio. A un certo punto, distratta dalla discussione mentre è alla guida, travolge una prostituta ferma al bordo della strada e, sopraffatta dallo shock, convince il compagno a inoltrarsi nel bosco per seppellirla. Ma Ana si risveglia e, apparentemente inconscia dell'accaduto e della fine che i due stavano per riservarle, chiede di potersi unire al pic-nic sul lago. Il triangolo che s'instaura riscriverà la vita della coppia.
Pescuit sportiv (Hooked), scritto, girato e montato dal rumeno Adrian Sitaru è un film ricco e compiuto, nonostante i mezzi di sussistenza -3 personaggi, un'auto, un paesaggio lacustre-, grazie a un'idea intrigante e a uno stile di racconto fantasioso, che complica squisitamente ogni apparenza di semplicità.
Dopo aver scritto tre volte l'intera sceneggiatura dal punto di vista di ciascuno dei protagonisti, Sitaru taglia e incolla, mescola le carte nel nome della confusione sentimentale e del battibecco brillante, affidando alle inquadrature in soggettiva il mantenimento delle diverse prospettive. La prostituta Ana (o Violeta?), personaggio travolgente come pochi, è insieme perno della girandola e deus ex machina; vera regista della situazione, gioca con il detto e il non detto, mentre fa la spola tra i due amanti come un ambasciator che porta pena, riso e sconquasso. Diavoletto tentatore o angelo dell'amore, offre le sue grazie all'uno e all'altro, prendendoli letteralmente all'amo ("hooked") e scatenando complicità e gelosie, ma nel frattempo rinnovando nell'uno la scoperta dell'altro, niente di meno che il gioco (trascurato, perduto) dell'innamoramento.
Nell'unità di spazio di un mediocre scorcio di campagna (osannato in modo buffo e grottesco come l'altrove agognato di contro alla città dei lavavetri invadenti e delle ragazzine in vendita), il film si movimenta scegliendo un passo ellittico, spolverando il lato allegro del malizioso, affermando l'importanza di non capire tutto e ironizzando sulla morale dell'immoralità. Perché nella pesca sportiva è il mezzo che conta, mentre il fine -il pesce- si ributta in mare. Libero di venire intercettato da altri e di provocare un nuovo insondabile e inesauribile piacere.
Un drôle de "Picnic", comédie placée sous le signe de la culpabilité C'est dimanche. Un couple petit-bourgeois, plutôt morose, Mihai et Lubi, part en pique-nique. La journée, comme semblent le prédire les premières minutes du film, vaguement déprimantes, promet autant d'être une mise au point intime entre les deux individus, qu'une simple promenade en plein air doublée d'une partie de pêche à la [...] Vai alla recensione »