alessandro
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domenica 5 agosto 2007
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il capolavoro di martin scorsese
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Scorsese è tornato e il suo profumo si sente;dopo averci lasciato con Haward Huges alle prese con il mezzo del futuro ,L'italoamericano ci porta a Boston e dove?per le starde,che domande,nei bar ,nella mala.E ci ripropone temi a lui cari come il bene e il male,la redenzione,la vendetta e anche la religione.Scorsese è uno dei più grandi registi del nostro secolo,ogni suo film dagli anni 70 fino ad oggi fa discutere,lascia il segno:che sia un pazzo psicopatico che guida il taxi o un pugile sadico e violento, la mano del grande regista si sente,si percepisce.The Departed non fa eccezzione:La storia è lineare ,senza sbavature,la psicologia(imposrtantissima)non è da meno.Non si respira per ben 2 ore e mezza;le musiche,le luci,i colori:tutto coordinato dall'occhio raffinato ed elegante alla "Scorsese".
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Scorsese è tornato e il suo profumo si sente;dopo averci lasciato con Haward Huges alle prese con il mezzo del futuro ,L'italoamericano ci porta a Boston e dove?per le starde,che domande,nei bar ,nella mala.E ci ripropone temi a lui cari come il bene e il male,la redenzione,la vendetta e anche la religione.Scorsese è uno dei più grandi registi del nostro secolo,ogni suo film dagli anni 70 fino ad oggi fa discutere,lascia il segno:che sia un pazzo psicopatico che guida il taxi o un pugile sadico e violento, la mano del grande regista si sente,si percepisce.The Departed non fa eccezzione:La storia è lineare ,senza sbavature,la psicologia(imposrtantissima)non è da meno.Non si respira per ben 2 ore e mezza;le musiche,le luci,i colori:tutto coordinato dall'occhio raffinato ed elegante alla "Scorsese".Si può dire che The departed sia il cult-movie dell'anno:il più grande film di questi ultimi anni.Una perla del cinema e della carriera di Scorsese.Una ragione in più per tutti gli appassionati e non per andare al cinema e vedere qualcosa che emoziona , fa dicutere e migliora,a suo modo,questo strano e bellissimo meccanismo chiamato Celluloide...grazie mille
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williamd
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mercoledì 29 gennaio 2014
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l'arte del cinema...
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Se dovessi paragonare questo film con un quadro, direi che è un Picasso di altissimo valore, di talmente alto valore da non poter essere valutato, perché la genialità e l'arte contenuti in esso sono incommensurabili. Questo è The Departed, il film davanti al quale non si può che restare a bocca aperta: è l'esaltazione della cosiddetta "settima arte", l'arte cinematografica, che racchiude in se stessa migliaia di abilità.
Quando non guardiamo DiCaprio nei panni di Billy Costigan, poliziotto sotto copertura infiltrato in una banda criminale, non vediamo Leonardo, lui non c'è, c'è invece un'altra persona, Billy Costigan, sul punto di scoppiare in una crisi di nervi per il fatto di non riuscire più a fare il doppio gioco, in quanto si sente più vicino ad essere scoperto e quindi alla morte.
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Se dovessi paragonare questo film con un quadro, direi che è un Picasso di altissimo valore, di talmente alto valore da non poter essere valutato, perché la genialità e l'arte contenuti in esso sono incommensurabili. Questo è The Departed, il film davanti al quale non si può che restare a bocca aperta: è l'esaltazione della cosiddetta "settima arte", l'arte cinematografica, che racchiude in se stessa migliaia di abilità.
Quando non guardiamo DiCaprio nei panni di Billy Costigan, poliziotto sotto copertura infiltrato in una banda criminale, non vediamo Leonardo, lui non c'è, c'è invece un'altra persona, Billy Costigan, sul punto di scoppiare in una crisi di nervi per il fatto di non riuscire più a fare il doppio gioco, in quanto si sente più vicino ad essere scoperto e quindi alla morte.
Matt Damon invece (Colin Sullivan nel film) è una brillante recluta della Polizia che però ha contatti con un boss malavitoso, è con un'intelligenza perversa ed una grandissima abilità nel saper raccontare bugie, viene incaricato di trovare "la talpa" che si sospetta che si trovi all'interno dell'unità anticrimine, "talpa" che è proprio lui.
Mark Wahlberg (splendido per stile e portamento nel film) è l'arrogante ma consapevole sergente Dignam, l'unico che non si fida di Colin, ma purtroppo per lui quest'ultimo è considerato il "miglior uomo", quello per cui non si può nutrire alcun sospetto.
Infine all'origine di tutto caos, troviamo Frank Costello (nientepopodimeno che Jack Nicholson), boss della malavita irlandese, che a tutto ma non gli importa niente, vuole solo il potere e, pieno di contatti e spie soprattutto tra la polizia di stato e l'FBI, è sempre un passo davanti a tutti, o quasi...
Ma la vera origine di questo capolavoro è il premio Oscar Martin Scorsese, un vero genio: regia-tempi-dialoghi-scelte perfette, che attribuisce al personaggio di Madolyn (Vera Farmiga) forse il ruolo principale: psichiatra fidanzata ignara di Sullivan, che ha tra i numerosi pazienti anche Billy per il quale prova un certo sentimo amoroso...
Il risultato di tutto? Quattro premi Oscar (tra cui quello di miglior film) ed un Golden Globe, e se non fosse che sia un film di genere gangster (che accoglie solamente una stretta cerchia di pubblico maschile) sarebbe sicuramente anche campione di incassi.
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laurence316
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sabato 15 luglio 2017
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ciò che conta è sopravvivere
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Basato su Infernal Affairs di Andrew Lau, Alan Mak e Felix Chong, uno dei film di Hong Kong di maggior successo del periodo, scritto da William Monahan (Le crociate), presenta pressoché gli stessi elementi narrativi, ma la sapiente direzione di Scorsese e le ottime interpretazioni da parte dei protagonisti fanno sì che sia qualcosa di più di un banale remake.
E' un film a se stante, che va giudicato nella sua unicità esattamente come la controparte asiatica, evitando risaputi confronti fra le due versioni, eccetto una piccola osservazione riguardante la durata: nonostante sia molto più lungo, le due ore e mezza di The Departed presentano esattamente lo stesso carico di tensione e azione offerti dall'ora e mezza di Infernal Affairs.
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Basato su Infernal Affairs di Andrew Lau, Alan Mak e Felix Chong, uno dei film di Hong Kong di maggior successo del periodo, scritto da William Monahan (Le crociate), presenta pressoché gli stessi elementi narrativi, ma la sapiente direzione di Scorsese e le ottime interpretazioni da parte dei protagonisti fanno sì che sia qualcosa di più di un banale remake.
E' un film a se stante, che va giudicato nella sua unicità esattamente come la controparte asiatica, evitando risaputi confronti fra le due versioni, eccetto una piccola osservazione riguardante la durata: nonostante sia molto più lungo, le due ore e mezza di The Departed presentano esattamente lo stesso carico di tensione e azione offerti dall'ora e mezza di Infernal Affairs.
Il film offre diverse sequenze memorabili, oltre che dialoghi di tagliente ironia (da segnalare la battuta iniziale di Costello: I don't want to be a product of my environment. I want my environment to be a product of me). La suspense regge, gli attori sono funzionali (in particolare DiCaprio e Nicholson), ma The Departed non è, come qualcuno pretenderebbe, il capolavoro di Martin Scorsese. E' solo uno dei migliori film da lui diretti negli anni 2000. E' un film cupo e pessimista, d'ispirazione cattolica fin dal titolo (The Departed sta per dipartiti, defun- ti, cari estinti) e nel raccontare di personaggi che sono tutti peccatori.
Un film in cui il bene e il male (al contrario di quanto lascia intende il [ridicolo] sottotitolo italiano) sono ambivalenti, si scambiano, dove i personaggi spesso non sono come dovrebbero essere.
E' un thriller di azione violenta, infarcito di problematiche psicologiche, un film in cui tutti i personaggi sono di una profonda ambiguità morale. Un film disperato, sconsolato, perfino cupamente ironico nel suo bizzarro finale. Un film da vedere.
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girlfriend
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sabato 14 aprile 2007
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the departed-una complessa storia di spie
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Sicuramente uno dei film piu belli degli ultimi anni anche se va detto che non spicca per l'originalita'. Film sulle spie, gli scambi di ruoli, le bugie ce ne sono millioni! Nonostante cio' pero, sara' per l'ottima regia, sara' perche ci sono degli attori straconosciuti e bravissimi, sara' xche alla gente piacciono le storie d'inganni il film risulta uno dei piu belli, visti e premiati dei nostri anni! la trama molto complessa a tratti risulta difficile da seguire, i colpi di scena che non sono pochi e sopratutto il concludersi dell intera vicenda tengono lo spettatore legato alla sedia fino alla fine di questa pellicola. Una pellicola molto diretta e senza quasi musica! Ottimi gli attori e ovviamente Nicholson che ancora una volta stupisce con la sua intensa interpretazione del Boss mafioso che ha una intera citta' sotto il suo controllo! Bravissimi anche Demon e DiCaprio nei loro ruoli, molto difficili! Piu scontanti invece i dialoghi dei personaggi, incredibilmente prevedibili e semplici!
Nonostante cio' pero' ancora una volta Scorsese ha creato un ottimo film sotto ogni punto di vista e regalato noi un aspetto del America che forse non tutti conosciamo.
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Sicuramente uno dei film piu belli degli ultimi anni anche se va detto che non spicca per l'originalita'. Film sulle spie, gli scambi di ruoli, le bugie ce ne sono millioni! Nonostante cio' pero, sara' per l'ottima regia, sara' perche ci sono degli attori straconosciuti e bravissimi, sara' xche alla gente piacciono le storie d'inganni il film risulta uno dei piu belli, visti e premiati dei nostri anni! la trama molto complessa a tratti risulta difficile da seguire, i colpi di scena che non sono pochi e sopratutto il concludersi dell intera vicenda tengono lo spettatore legato alla sedia fino alla fine di questa pellicola. Una pellicola molto diretta e senza quasi musica! Ottimi gli attori e ovviamente Nicholson che ancora una volta stupisce con la sua intensa interpretazione del Boss mafioso che ha una intera citta' sotto il suo controllo! Bravissimi anche Demon e DiCaprio nei loro ruoli, molto difficili! Piu scontanti invece i dialoghi dei personaggi, incredibilmente prevedibili e semplici!
Nonostante cio' pero' ancora una volta Scorsese ha creato un ottimo film sotto ogni punto di vista e regalato noi un aspetto del America che forse non tutti conosciamo. Un America crudele, spetata basata sulle bugie e su sistemi troppo corrotti persino dentro la polizia!
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[+] non parliamo di cose che non conosciamo
(di pc117)
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paride86
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domenica 31 ottobre 2010
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eccellente
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Ottimo film di Martin Scorsese che vince - finalmente - l'Oscar!
La storia è un intricato groviglio di tradimenti e doppi giochi in cui nessuno è quel che sembra. Tutto ciò offre numerosi spunti di riflessione su temi come onestà, tradimento, bene e male, come suggerisce il titolo italiano del film.
Gli attori sono tutti in ottima forma: Di Caprio calcolatore dal sangue caldo, Damon in un ruolo molto diverso da quelli in cui lo vediamo di solito, Nicholson spudorato ma senza eccedere.
In somma, un film da vedere e rivedere.
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piernelweb
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sabato 21 aprile 2007
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un mondo (im)perfetto
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Scorsese torna a fare "Scorsese", girando il suo miglior film degli ultimi dieci anni (vale a dire dai tempi di Casinò). The Departed è un film sulla corruzione, sulle logiche del potere, sui compromessi per la sopravvivenza nelle organizzazioni criminali e in quelle quelle atte a contrastarle. E' il racconto di due vite parallele segnate dal destino che scorrono su versanti diametralmente opposti ma tremendamente simili (gangster e poliziotto ma "quando hai una pistola carica puntata contro che differenza fa?"); è l'intreccio tra il bene e male, radicalmente distante nella morale dei due antagonisti ma pressoché indistinguibile agli occhi di chi guarda dall'esterno. E' la storia di un'amore conteso che sceglie la via più semplice, annegando i veri sentimenti nell'apparenza e nel facile benessere.
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Scorsese torna a fare "Scorsese", girando il suo miglior film degli ultimi dieci anni (vale a dire dai tempi di Casinò). The Departed è un film sulla corruzione, sulle logiche del potere, sui compromessi per la sopravvivenza nelle organizzazioni criminali e in quelle quelle atte a contrastarle. E' il racconto di due vite parallele segnate dal destino che scorrono su versanti diametralmente opposti ma tremendamente simili (gangster e poliziotto ma "quando hai una pistola carica puntata contro che differenza fa?"); è l'intreccio tra il bene e male, radicalmente distante nella morale dei due antagonisti ma pressoché indistinguibile agli occhi di chi guarda dall'esterno. E' la storia di un'amore conteso che sceglie la via più semplice, annegando i veri sentimenti nell'apparenza e nel facile benessere. Scorsese però sfiora "soltanto" il capolavoro, perché ad una prima parte praticamente perfetta fa seguire una conclusione caratterizzata da una narrazione che è sì tecnicamente ineccepibile ma troppo in preda agli eventi e che non dà spazio a qualche attimo di più profonda riflessione. Grande cast (anche se Damon è indubbiamente non all'altezza degli altri interpreti) nel quale oltre alla garanzia Nicholson ben figurano Di Caprio, che a dispetto di un viso da eterno ragazzino e senza avere "le phisic du role" è uno dei migliori attori della nuova generazione, ed un sorprendente Wahlberg, perfetto nel suo personaggio cinico e disfattista. L'Academy ha finalmente cancellato l'imbarazzante numero zero alla casellina degli oscar vinti dal regista di New York. Voto: 8+
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alexpark
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martedì 7 dicembre 2010
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il male si ritrova nel bene e il bene nel male
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Un altro dei capolavori di Scorsese che riesce con grande maestria a portare sul grande schermo una storia di infiltrati speciali,tutti e due attenti a non commettere un passo falso per non perdere la vita.Infatti subito la trama potrebbe sembrare abbastanza semplice ma Scorsese riesce a renderla magistrale ricostruendola anche senza un flashback.Qui si vede la bravura di uno dei registi più spettacolari dei giorni nostri.Scorsese riesce con una trama semplice a tenere sulle spine lo spettatore che è colto da una magnifica suspance nel momento in cui i due protagonisti sono sul filo del rasoio quando ormai non c'è più niente da fare.Il film parla di due poliziotti:l'uno,Billy Costigan(DiCaprio),serve lo stato infiltrandosi tra i prediletti del boss Costello cercando di fornire alla polizia un aiuto per arrestarlo;l'altro,Colin Sullivan(Damon),sin da giovane diventato poliziotto aiuta il boss costello nel sfuggire alla polizia.
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Un altro dei capolavori di Scorsese che riesce con grande maestria a portare sul grande schermo una storia di infiltrati speciali,tutti e due attenti a non commettere un passo falso per non perdere la vita.Infatti subito la trama potrebbe sembrare abbastanza semplice ma Scorsese riesce a renderla magistrale ricostruendola anche senza un flashback.Qui si vede la bravura di uno dei registi più spettacolari dei giorni nostri.Scorsese riesce con una trama semplice a tenere sulle spine lo spettatore che è colto da una magnifica suspance nel momento in cui i due protagonisti sono sul filo del rasoio quando ormai non c'è più niente da fare.Il film parla di due poliziotti:l'uno,Billy Costigan(DiCaprio),serve lo stato infiltrandosi tra i prediletti del boss Costello cercando di fornire alla polizia un aiuto per arrestarlo;l'altro,Colin Sullivan(Damon),sin da giovane diventato poliziotto aiuta il boss costello nel sfuggire alla polizia.Ovviamente tutti e due conducono la loro missione clandestinamente e pochi sanno della loro vera identità.Presto le due parti,ovvero la polizia e la combricola del boss,si rendono conto di aver all'interno della loro gerarchia una talpa in grado di fermare i loro piani.Al culmine della vicenda molti tra i protagonisti,buoni e cattivi che siano,moriranno e la persona che trionferà sarà simbolo di bene e male nello stesso tempo,un poliziotto che prima rappresenta il bene poi "si converte" al male risultando lui il vincitore di questo bagno di sangue.
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immanuel
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martedì 21 dicembre 2010
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quel "discrimen" labile tra bene e male
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La logica manichea della suddivisione netta tra buoni e maligni per il film di scorzese non può valere. La linea flebile, e talvolta appena percepibile tra la dimensione del "giusto" e della legge, e quella del "male" e del crimine, non basta a darci una visione non equivoca e palese degli scopi che perseguono le parti coinvolte. La divisione trai due mondi si perde infatti tra le pieghe di un racconto turbinoso, di difficile interpretazione e ingannevole, che puntualmente ci riporta a mettere in discussione la reale identità assegnata, di volta in volta, in modo quasi istintivo, ai soggetti implicati in affari loschi, trame occulte, disegni criminali. La violenza e la morte, oggetti sui quali si concentra, come di consueto, l'attenzione di scorzese, sono espressi nelle loro forme più brutali e scioccanti, tantopiù che di essi è sottolienata la gratuità e la disinvoltura nel loro realizzarsi, ragion per cui si caricano di raccapriccio e scandalo inauditi.
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La logica manichea della suddivisione netta tra buoni e maligni per il film di scorzese non può valere. La linea flebile, e talvolta appena percepibile tra la dimensione del "giusto" e della legge, e quella del "male" e del crimine, non basta a darci una visione non equivoca e palese degli scopi che perseguono le parti coinvolte. La divisione trai due mondi si perde infatti tra le pieghe di un racconto turbinoso, di difficile interpretazione e ingannevole, che puntualmente ci riporta a mettere in discussione la reale identità assegnata, di volta in volta, in modo quasi istintivo, ai soggetti implicati in affari loschi, trame occulte, disegni criminali. La violenza e la morte, oggetti sui quali si concentra, come di consueto, l'attenzione di scorzese, sono espressi nelle loro forme più brutali e scioccanti, tantopiù che di essi è sottolienata la gratuità e la disinvoltura nel loro realizzarsi, ragion per cui si caricano di raccapriccio e scandalo inauditi. Scopo primario, nondimeno, del cineasta è mettere in luce, piuttosto che appalesare la "fragilità" di quel discrimen tra bene e male -che più che altro si mostra tale agli occhi dello spettatore- , la quasi totale assenza, neppure intuibile superficialmente, fra angeli e demoni, buoni e cattivi, guardie e ladri. Scorzese ne fa una genia di uguale consistenza, di medesimo significato, invalsa in modo trasversale ad atti di natura violenta e ad azioni riprovevoli. Specie in quegli ambienti torbidi, rappresentati dagli apparati sotteranei dello stato, avvertire la soglia in cui ha termine un mondo e ne inizia un altro è cosa quasi irrealizzabile. Buoni e cattivi diventano i volti di una stessa piovra, che divora la legalità e la solidità dello stato, riuscendo ad assumere le fattezze di un giano bifronte che, in realtà, non comprende, e neppure nasconde, alcunché di ricondicibile a quella classe di valori inquadrabili nel recinto del "giusto", per diventare una massa indistinta di elementi che ci traducono nell'universo per eccellenza del "male", della prevaricazione, della barbarie, quello mafioso, alla fine di tutto, unico denominatore comune delle azioni di grossa parte degli individui che si aggirano sulla scena del film.
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gabriele
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domenica 6 luglio 2014
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il dottor jekyll e mister hyde secondo m. scorsese
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A mio avviso è questo il principale segreto del film The Departed, e cioè che Billy Costigan (Leonardo di Caprio, il buono) e Colin Sullivan (Matt Damon, il cattivo), rappresentano la stessa persona, nel senso che Colin è Billy e Billy è Colin, tanto è vero che hanno in comune ogni cosa. Infatti, entrambi sono di origine irlandese, hanno le stesse umili origini, hanno praticamente la stessa età, tutti e due hanno frequentato l'accademia e lavorano nella stessa istituzione (la polizia). Si dividono la stessa donna (una psicologa, confusa pure lei; questo può accadere perché ci sono delle scissioni talmente sottili e profonde che possono ingannare chiunque). E, mi dispiace svelarlo per coloro che ancora non hanno visto il film, entrambi alla fine muoiono, a definitiva conferma che sono la stessa persona.
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A mio avviso è questo il principale segreto del film The Departed, e cioè che Billy Costigan (Leonardo di Caprio, il buono) e Colin Sullivan (Matt Damon, il cattivo), rappresentano la stessa persona, nel senso che Colin è Billy e Billy è Colin, tanto è vero che hanno in comune ogni cosa. Infatti, entrambi sono di origine irlandese, hanno le stesse umili origini, hanno praticamente la stessa età, tutti e due hanno frequentato l'accademia e lavorano nella stessa istituzione (la polizia). Si dividono la stessa donna (una psicologa, confusa pure lei; questo può accadere perché ci sono delle scissioni talmente sottili e profonde che possono ingannare chiunque). E, mi dispiace svelarlo per coloro che ancora non hanno visto il film, entrambi alla fine muoiono, a definitiva conferma che sono la stessa persona.
Il film di Scorsese risveglia delle forti emozioni e soprattutto passioni presenti in ciascuno di noi, per questo non è per niente facile entrarci fino in fondo. Billy e Colin sono la stessa persona, ma le due parti che essi rappresentano sono sconosciute l'una all'altra, con tutti i rischi che si corrono quando ciò accade.
Scorsese è abilissimo nel rappresentare la frattura della mente senza fronzoli e edulcorazioni, com'è nel suo costume, ambientando spesso il film in luoghi tetri e inquietanti che ricordano l'inferno dantesco (e non poteva essere diversamente, dato il tema trattato), tenendo lo spettatore in uno stato di forte apprensione per tutta la durata del film.
Poche volte il cinema si è soffermato sul problema della doppia personalità, così come lo propone Scorsese in The Departed. In altri film che hanno trattato la scissione della personalità, solitamente essa è ben distinta dalla cosiddetta normalità (vale per tutti Psycho, di Hitchcock), mentre Scorsese ce la presenta nella vita quotidiana e in posti apparentemente impensabili.
Cosa ci vuole suggerire? Forse che Billy e Colin sono dentro ciascuno di noi? Che fino a quando non ce ne rendiamo conto e non unifichiamo il conscio e l'inconscio, saremo posseduti ora dall'uno ora dall'altro, saremo in perenne conflitto con noi stessi, con gli altri e col mondo intero.
Pertanto il film, più che descrivere la lotta tra il Bene e il Male, prima ancora tratta della frammentazione dell'uomo. Per questo il film di Scorsese ci mette in subbuglio, perché ridesta le nostre parti divise e in conflitto tra di loro, che poi proponiamo all’esterno. Le nostre parti oscure e scisse, anche se inconsce, finché non ce ne rendiamo conto e le unifichiamo, continueranno comunque a determinare il nostro comportamento e la nostra vita in generale, così com’è accaduto per Billy e Colin.
Gabriele Palombo
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d&c
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venerdì 10 novembre 2006
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un esempio per gli "action-movie"
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La grande attesa per questo capolavoro annunciato di Scorsese non viene minimamente delusa.Un cast eccezionale, un regista acclamato e una trama accattivante hanno dato vita ad un capolavoro del genere d'azione.The departed tiene incollati allo schermo dall'inizio alla fine senza mai dare respiro allo spettatore,coinvolgendolo negli sporchi affari gestiti dai protagonisti e intrecciando le loro vicende (verità e bugie) in maniera magistrale.La regia di Scorsese riesce a portare una ventata di novità in un genere che da troppo proponeva le stesse situazioni stereotipate e lo fa con realismo,senza abbuffare lo spettatore di effetti speciali che a conti fatti vogliono solo coprire le carenze di trama e recitazione degli attori protagonisti.
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La grande attesa per questo capolavoro annunciato di Scorsese non viene minimamente delusa.Un cast eccezionale, un regista acclamato e una trama accattivante hanno dato vita ad un capolavoro del genere d'azione.The departed tiene incollati allo schermo dall'inizio alla fine senza mai dare respiro allo spettatore,coinvolgendolo negli sporchi affari gestiti dai protagonisti e intrecciando le loro vicende (verità e bugie) in maniera magistrale.La regia di Scorsese riesce a portare una ventata di novità in un genere che da troppo proponeva le stesse situazioni stereotipate e lo fa con realismo,senza abbuffare lo spettatore di effetti speciali che a conti fatti vogliono solo coprire le carenze di trama e recitazione degli attori protagonisti.Il cast ha lavorato in maniera eccezionale dando vita a personaggi indimenticabili;possiamo sorvolare ormai sull'affermato e più volte consacrato Jack Nicholson (Frank Costello)che regala un'altra stupenda interpretazione.Matt Damon (Colin Sullyvan) sorprende nel ruolo del falso e senza scrupoli poliziotto corrotto,per lui insolito,e che interpreta in maniera precisa e impeccabile nonostante la faccia da bravo ragazzo.Leonardo di Caprio (Billy Costigan) regala,forse,la sua miglior prestazione trascinando il pubblico nel suo conflitto interiore generato dalla sua missione di infiltrato e dimostrando finalmente a tutti che non si diventa star di hollywood per il solo aspetto fisico e aggiungendo un'altro personaggio al suo vario e vasto repertorio e mettendo a tacere tutti quelli che lo avevano ingiustamente snobbato per alcuni ruoli interpretati.Mark Walhberg si intravede fino a metà film e scompare per riapparire solo nel finale nel ruolo di giustiziere.Non bisogna commettere l'errore di pensare che gli altri attori del cast vengano oscurati dai veri protagonisti del film,anzi.In The departed ogni singolo personaggio (anche le comparse) ogni singola frase o azione risulta poi decisiva per lo sviluppo della storia;un potente boss a capo di un'organizzazione criminale sfugge in continuo all'arresto grazie all'aiuto di una talpa.La polizia cerca di colpire sia l'uno che l'altro infiltrando un poliziotto all'interno dell'organizzazione.Le due talpe si cercheranno a vicenda per tutta la durata del film fino ad arrivare alla tragica conclusione di questa vicenda.Ed è proprio nel finale che Scorsese sorprende, stupisce e lascia a bocca aperta.A conti fatti The departed resta IL film d'azione per eccellenza e i moderni action-movie hanno ora un nuovo punto di riferimento.
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