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Che lo sport sia, negli States(non solo là, ma soprattutto), strumento di socializzazione e di educazione primario, è ben noto; rispetto alla pedagogia e alla didattica europea(un po'meno in Gran Bretagna)dove si è molto verbosi, nelle scuole e nelle università USA vale più l'esempio(l'"esperimento" latamente inteso)di lunghe teorie e discussioni. Se ciò è risaputo, qui siamo nel film didattico, quasi"didascalico", dove il coach racconta la sua esperienza(è un film non un documentario)di coach, appunto, dunque di"allenatore"di una squadra di giovanissimi-giovani che dal riformatorio passano regolarmente al carcere, vista la loro"impossibilità"ad uscire dal sistema criminale. L'esperienza narrata, peraltro è reale, dunque il film è biografico/storico-didattico-sportivo, dei Killpatrick Mustangs, squadra di american football e, dopo controversie e crisi, è felice, ossia riesce a ri-socializzare o meglio a socializzarli. Molto "moralismo"americano, meglio statunitense(sciocco quasi ripeterlo, ma gli USA non solo tutta l'America...), ma quel tipo di moralismo va anche bene, il film è ben realizzato , gli interpreti sono bravi, anche le sequenze sportive(premettendo, per onestà, che di sport non capisco letteralmente nulla)vanno più che bene. El Gato
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