nicola cappai
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giovedì 12 aprile 2007
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capolavoro assoluto essenziale necessario
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capolavoro assoluto essenziale necessario per ogni appassionato di cinema d'autore.Ok non e' un film per tutti ma e' un film che dovrebbero vedere tutti in quanto si fonda sull'idea di cinema come foma d'arte pura,assoluta,senza limiti,cinema che e' solo stesso.Dov e' c'e' scritto che un film deve avere una trama,deve seguire un filo logico,deve seguire coerentemente la storia?dove?Lynch ci fa capire proprio questo creando uno dei film piu' inquietanti,emozionanti degli ultimi anni.Ci sono delle scene che fanno veramente paura che creano vera angoscia;altro che filmettini horror degli ultimi anni.Gli appassionati di Lynch riconosceranno nel film le analogie stilistiche e tematiche con strade perdute,mullholand drive:sdoppiamenti di persona,stessa scena rivista da angolazioni diverse,film nel film etc.
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capolavoro assoluto essenziale necessario per ogni appassionato di cinema d'autore.Ok non e' un film per tutti ma e' un film che dovrebbero vedere tutti in quanto si fonda sull'idea di cinema come foma d'arte pura,assoluta,senza limiti,cinema che e' solo stesso.Dov e' c'e' scritto che un film deve avere una trama,deve seguire un filo logico,deve seguire coerentemente la storia?dove?Lynch ci fa capire proprio questo creando uno dei film piu' inquietanti,emozionanti degli ultimi anni.Ci sono delle scene che fanno veramente paura che creano vera angoscia;altro che filmettini horror degli ultimi anni.Gli appassionati di Lynch riconosceranno nel film le analogie stilistiche e tematiche con strade perdute,mullholand drive:sdoppiamenti di persona,stessa scena rivista da angolazioni diverse,film nel film etc.
Lynch continua la linea di" strade perdute "portandola alle estreme conseguenze.A differenza di Kubrick in cui ogni suo film era completamente diverso dall'altro,Lynch ci propone sempre le stesse cose
E' come se il suo cinema si fosse bloccato in eterno, come se avesse gia' raggiunto il suo ultimo fine.INLAND EMPIRE e' un film da vedere,rivedere,commentare,paragonare.INLAND EMPIRE e' un film di Lynch.Ho detto tutto.Ah dimenticavo...unico diffetto amio parere:i titoli di coda.Per voi?
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[+] titoli di coda buoni
(di zio mimmo)
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fughir
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mercoledì 11 aprile 2007
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un'esperienza drammatica...
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3 ore senza una storia, un filo logico sono decisamente pesanti! Film terribile... sfido chiunque a dire che gli è piaciuto!
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(di crudo)
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darjus
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mercoledì 11 aprile 2007
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la vita non ha senso,xchè dovrebbe averne un film?
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Lynch moltiplica esponenzialmente la tetra-tomia chiasmica sogno/veglia – finzione/realtà, attraverso la tecnica del meta-linguaggio e usando un approccio antinarrativo, atemporale ed illogico, proprio dello stato del sogno. “Inland Empire” è, in tutta la sua evidente schizofrenia, un incubo di pulsioni che strazia ogni residuo di purezza, dilaniando le carni del vivere comune. I continui paradossi tra reale, simbolico ed immaginario si perdono nei labirinti della mente ed i vari livelli si contaminano, mescolandosi ed influenzandosi in maniera reciproca. E così un film ritrae eventi reali accaduti durante la lavorazione di un altro film che condiziona la trama del primo film che, a sua volta, determina diverse realtà.
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Lynch moltiplica esponenzialmente la tetra-tomia chiasmica sogno/veglia – finzione/realtà, attraverso la tecnica del meta-linguaggio e usando un approccio antinarrativo, atemporale ed illogico, proprio dello stato del sogno. “Inland Empire” è, in tutta la sua evidente schizofrenia, un incubo di pulsioni che strazia ogni residuo di purezza, dilaniando le carni del vivere comune. I continui paradossi tra reale, simbolico ed immaginario si perdono nei labirinti della mente ed i vari livelli si contaminano, mescolandosi ed influenzandosi in maniera reciproca. E così un film ritrae eventi reali accaduti durante la lavorazione di un altro film che condiziona la trama del primo film che, a sua volta, determina diverse realtà. L’arte, com’è noto, cattura il reale, e il sogno può costituire il vero stato cosciente, anche quando è confuso. Lynch si rivolge dunque ad un subconscio duale: a quello che sta nella testa ed a quello che sta nelle budella; e, in tre debordanti ore, riesce a stimolare sensazioni, far provare brividi, angustiare e alienare, il tutto senza giovarsi di una trama, semplicemente con l’uso delle immagini e incurante del rischio di risultare sesquipedale. La tecnica è consapevolmente e compiaciutamente sublime: dal montaggio all’uso parossistico e paradossale dei primi piani, passando per la combinazione di pellicola e digitale; e le strabilianti istantanee in movimento riproducono un’estetica surrealista o da pop-art (i leprotti sono fatti di pura genialità visiva). Ciò che impedisce ad “Inland empire” di essere perfetto, però, è il suo stesso pregio: l’incoerenza narrativa e l’illogicità della sinossi si riducono a simboli e metafore che si trasformano in un mero significante di un concetto già rivisitato (segnatamente dallo stesso Lynch): la realtà apparente è ingannevole e falsa almeno quanto Hollywood e perbenismo, fama, ricchezza e affettazione nascondono degrado, malvagità e impurità di ogni genere. E’ dunque lo stesso incubo dell’impero interiore a togliere all’opera originalità e potenza filosofica, riducendola a film privo di senso ma fatto di sensazioni, ineluttabilmente rivolte a ritrarre l’insensatezza della vita. Ottima Laura Dern, cameo per Nastassja Kinski e, solo nella voce, anche per Naomi Watts.***1/2
http://lemierecensioni.blog.tiscali.it/
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filippi
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sabato 24 marzo 2007
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verso un cinema quantistico?
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Vedendo il film mi sono venuti in mente Wittgenstein e Heisenberg.
Relativamente ai limiti del linguaggio e al principio di indeterminazione,
alla possibilità della raffigurazione del mondo e alla fisica quantistica.
Un’impresa titanica quella di David Lynch o forse un semplice fraintendimento?
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(di maria de)
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berto
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giovedì 22 marzo 2007
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genio e (falsa) sregolatezza
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**CHI NON HA VISTO IL FILM E LO VUOL VEDERE NON LEGGA**
Credo che sia la storia della vicina di laura che la va a trovare e le racconta di quando era giovane e che il marito era sterile. il cacciavite se lo infilò lei da sola in pancia per uccidere il feto. noi vediamo dern perchè mentre la vecchia racconta intanto dern immagina e trasfigura e mischia la vita della vecchia col film che sta per fare e mischia le sue fantasie con quelle della vecchia e gli adulteri (immaginari) di lei e (quelli veri)della vecchia e la vecchia che da giovane dopo diventa puttana.. però poi lynch mischia tutto.. passato e presente personaggi che interpretano altri personaggi.. un omicidio in polonia (l'uomo morto sulle scale chi è? il padre del nascituro? l'amante della vecchia?) e insomma è un gran casino.
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**CHI NON HA VISTO IL FILM E LO VUOL VEDERE NON LEGGA**
Credo che sia la storia della vicina di laura che la va a trovare e le racconta di quando era giovane e che il marito era sterile. il cacciavite se lo infilò lei da sola in pancia per uccidere il feto. noi vediamo dern perchè mentre la vecchia racconta intanto dern immagina e trasfigura e mischia la vita della vecchia col film che sta per fare e mischia le sue fantasie con quelle della vecchia e gli adulteri (immaginari) di lei e (quelli veri)della vecchia e la vecchia che da giovane dopo diventa puttana.. però poi lynch mischia tutto.. passato e presente personaggi che interpretano altri personaggi.. un omicidio in polonia (l'uomo morto sulle scale chi è? il padre del nascituro? l'amante della vecchia?) e insomma è un gran casino.. e i conigli? metafora sull'inanità e la pochezza della gente comune di oggi? e la ragazza che guarda la tv e piange? è una metafora sul pubblico? sull'immedesimazione del pubblico col cinema che sublima con la scena finale dove la ragazza in tv vede se stessa e poi entra la dern e si baciano e c'è immedisimazione totale, fusione, quindi traguardo.. meta raggiunta, distanza colmata tra ciò che si è ciò che si vorrebbe essere..? posso solo dire come l'ho vista io ed inserire tanti punti interrogativi.. ma non credete a lynch quando dice che fa film astratti.. lui sa benissimo cosa fa.. solo che vuole che il pubblico 'ci arrivi'.. e non ti aiuta per niente per fartici arrivare anzi, cerca di fuorviarti e disorientarti il più possibile perchè ci gode da matti a sentire e captare la gente, la critica.. cosa dicono, come lo interpretano.. cmq lui è un genio e questo film è fantastico (anche se a tratti è lento, noioso) è un film unico.. per struttura narrativa è unico e scusate se è poco..
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furettorosso
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sabato 17 marzo 2007
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inland empire....la rivolta della ragione.
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un vero capolavoro, Inland Empire è già storia del cinema.
Che dire...
attesa ...
suspence
paura ...
angoscia
rabbia
inconscio
lotta
resistenza
razzismo
sopruso
razionalità
sistema
è sicuramente un film che fa pensare, ridà allo spettatore forza e capacità di ragionare, e di lottare con se stessi, con il proprio inconscio e con la propria razionalità e con ciò che ci circonda!!!
è la rivolta della ragione....
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(di ruby)
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elio
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mercoledì 14 marzo 2007
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stiamo solo morendo...
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Per non sapere più che posizione prendere nel cinema. Come riuscire a stare nello spazio fisico determinato dalle file di poltrone, nel buio della sala, e nello spazio immateriale della mente, di cui quel buio pulviscolare, ferito dal raggio di proiezione è un'eco. Lynch mette in crisi, ma non per sadismo o per amor di virtuosismo, quel patto che regolava la nostra fruizione di quel mondo narrativo... attori, storie, luci, scenografia, tecnica, reale, finzionale...
come suggerisce da anni Slavoj Zizek siamo vittime di un'epidemia dell'immaginario in cui non c'è piu spazio per il simbolico, per le corrispondenze fra cose e parole, per un linguaggio binario e razionale. è l'oscena vitalità del Reale che ha invaso le nostre vite, la sua a-morfa presenza.
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Per non sapere più che posizione prendere nel cinema. Come riuscire a stare nello spazio fisico determinato dalle file di poltrone, nel buio della sala, e nello spazio immateriale della mente, di cui quel buio pulviscolare, ferito dal raggio di proiezione è un'eco. Lynch mette in crisi, ma non per sadismo o per amor di virtuosismo, quel patto che regolava la nostra fruizione di quel mondo narrativo... attori, storie, luci, scenografia, tecnica, reale, finzionale...
come suggerisce da anni Slavoj Zizek siamo vittime di un'epidemia dell'immaginario in cui non c'è piu spazio per il simbolico, per le corrispondenze fra cose e parole, per un linguaggio binario e razionale. è l'oscena vitalità del Reale che ha invaso le nostre vite, la sua a-morfa presenza. Una mano che ispeziona con fini conoscitivi ed edonistici il nostro corpo... ci infila su per lo sfintere una non più prorogabile esigenza conoscitiva. Lynch ha solo mostrato, stavolta senza mezzi termini, la svolta ontologica cui l'uomo sta andando incontro... reale, irreale, ribaltamento, spezio, tempo, luoghi, identità... è finita l'epoca delle categorie intellettive kantiane. siamo entrati nell'Ulisse di Joyce. non lo leggiamo più. ci siamo dentro. Ma non c'è nulla di cui preoccuparsi: "stiamo solo morendo". Ringraziamo questo essere umano dai buffi capelli che ci fa sentire meno soli, mentre ci addentriamo nel deserto del reale.
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avicenna
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domenica 11 marzo 2007
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lynch:l'imperatore della mente
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Sono pochi i film che riescono a farti sconvolgere,che ti lasciano letteralmente a bocca aperta,che riescono a toccare le corde più nascoste del tuo inconscio,Inland Empire è uno di questi.Criticatelo,distruggetelo,parlatene male,ma per piacere non mi dite che questo film vi lascia indifferenti,perchè se non volete baciare terra per averlo visto al cinema,almeno un'invettiva contro chi vi a venduto il biglietto la scaturisce senz'altro,quindi una piccola reazione la produce questo film.Per quanto riguarda il significato secondo me lynch voleva descrivere da un lato il sentimento di empatia che avviene tra lo spettatore,in questo caso la ragazza polacca che guarda un film in tv,e il regista del film in questione(secondo me espresso dal vinile che gira sullo sfondo),dall'altro il contatto col film stesso che viene quindi stravolto a seconda di chi lo guarda,il tutto intriso di scene onirice alla lynch,una summa della filmografia di lynch e panoramiche spettacolari che solo lynch può fare.
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Sono pochi i film che riescono a farti sconvolgere,che ti lasciano letteralmente a bocca aperta,che riescono a toccare le corde più nascoste del tuo inconscio,Inland Empire è uno di questi.Criticatelo,distruggetelo,parlatene male,ma per piacere non mi dite che questo film vi lascia indifferenti,perchè se non volete baciare terra per averlo visto al cinema,almeno un'invettiva contro chi vi a venduto il biglietto la scaturisce senz'altro,quindi una piccola reazione la produce questo film.Per quanto riguarda il significato secondo me lynch voleva descrivere da un lato il sentimento di empatia che avviene tra lo spettatore,in questo caso la ragazza polacca che guarda un film in tv,e il regista del film in questione(secondo me espresso dal vinile che gira sullo sfondo),dall'altro il contatto col film stesso che viene quindi stravolto a seconda di chi lo guarda,il tutto intriso di scene onirice alla lynch,una summa della filmografia di lynch e panoramiche spettacolari che solo lynch può fare.Questo comunque resta un film per i lynchiani,chi gia lo odiava in strade perdute(che in confronto ad inland empire è un film per bambini)non può far altro che evitarlo,però credo che sia proprio questa diversità di giudizi che giova alla reputazione di questo film,non è importante che se ne parli male o bene,l'importante e che se ne parli.
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space
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venerdì 9 marzo 2007
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la trama spiegata
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Così come Mulholland Drive , anche questo film è l’ultimo sogno di un personaggio morente.
La prima parte del film presenta una sua apparente linearità dal momento in cui la vicina di casa di Nikki si reca a farle visita, fino al momento in cui Nikki e Davon ( o Susan e Billy se si preferisce) fanno l'amore sotto alle coperte in una stanza non identificabile, osservati dal marito in penombra.
La vicina le svela ben presto episodi della sua vita professionale dei quali l’attrice è assolutamente ignara. Nonostante stia per ottenere una parte nel suo film “Il buio cielo del domani”, e nonostante dimostri di conoscere e aver letto il copione (“E’ un film che riguarda il matrimonio?”, le viene chiesto.
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Così come Mulholland Drive , anche questo film è l’ultimo sogno di un personaggio morente.
La prima parte del film presenta una sua apparente linearità dal momento in cui la vicina di casa di Nikki si reca a farle visita, fino al momento in cui Nikki e Davon ( o Susan e Billy se si preferisce) fanno l'amore sotto alle coperte in una stanza non identificabile, osservati dal marito in penombra.
La vicina le svela ben presto episodi della sua vita professionale dei quali l’attrice è assolutamente ignara. Nonostante stia per ottenere una parte nel suo film “Il buio cielo del domani”, e nonostante dimostri di conoscere e aver letto il copione (“E’ un film che riguarda il matrimonio?”, le viene chiesto. “In un certo senso”. “E suo marito è coinvolto anche lui?” “No”) è del tutto inconsapevole del fatto che il suo personaggio morirà assassinato alla fine del film (“C’è un omicidio in questo film?” “No, non fa parte della storia”).
Siamo quindi di fronte a un dialogo tra un personaggio omniscente e uno che ha perso la memoria , così come la Rita/Camilla di Mulholland Drive si ritrovava ,smemorata, a vagare per la strada , elaborazione mentale di un sogno, per poter cadere tra le braccia della sua amata Betty/Diane, assecondando i suoi più profondi desideri.
Così il destino della protagonista reale , la prostituta Susan ( nel suo sogno è Nikki, un’attrice famosa di Hollywood) viene anticipato quando la sua nuova vicina le confermerà che nel suo film c’è effettivamente un omicidio del quale lei è assolutamente ignara, oppure quando il regista dello stesso film affermerà che tale pellicola è solamente un remake di un misterioso e maledetto “47” in cui i protagonisti erano morti, impedendo il completamento dell’opera.
Siamo quindi di fronte a elementi di disturbo (la vicina e il regista) che svolgono la funzione della vicina di casa di CoCo in Mulholland Drive, quando questa figura avverte Betty che c’è qualcosa di molto negativo in tutta la vicenda. Tali elementi di disturbo quindi anticipano la realtà incombente incrinando l’idillio del sogno.
Continua a questo link
http://www.film.tv.it/opinioni.php?film=34844&op=251318
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dafne 77
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giovedì 8 marzo 2007
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il paradosso dei sensi
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Ogni volta che vado al cinema cerco di liberare la mente dai rigidi schemi della critica e dalle sovrastrutture razionali a beneficio dei sensi, ma stavolta i miei sensi sono stati investiti da un flusso di immagini e suoni assolutamente privi di una logica immediata. Magari la logica qualcuno l'ha trovata...io non sono riuscita a fare ordine nelle mie emozioni e ancor meno nei miei pensieri e poi ho capito che non c'era nulla da ordinare. C'è chi ha detto che il film è un capolavoro proprio perché la logica tradizionale viene sconvolta e ad essere esaltata è la parte irrazionale e oscura della mente umana. A mio parere un film valido deve lasciare un messaggio, una sensazione concreta, un ricordo, deve accendere la mente, interessarla, adularla e anche inquietarla se è il caso.
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Ogni volta che vado al cinema cerco di liberare la mente dai rigidi schemi della critica e dalle sovrastrutture razionali a beneficio dei sensi, ma stavolta i miei sensi sono stati investiti da un flusso di immagini e suoni assolutamente privi di una logica immediata. Magari la logica qualcuno l'ha trovata...io non sono riuscita a fare ordine nelle mie emozioni e ancor meno nei miei pensieri e poi ho capito che non c'era nulla da ordinare. C'è chi ha detto che il film è un capolavoro proprio perché la logica tradizionale viene sconvolta e ad essere esaltata è la parte irrazionale e oscura della mente umana. A mio parere un film valido deve lasciare un messaggio, una sensazione concreta, un ricordo, deve accendere la mente, interessarla, adularla e anche inquietarla se è il caso...INLAND EMPIRE non è riuscito in niente di tutto ciò.
La mia attenzione non si è immersa completamente dentro al film, posizionata com'ero in un limbo a metà tra la realtà circostante e le immagini dello schermo. Nemmeno per un istante è subentrato quel magico oblio che rapisce e contraddistingue lo spettatore cinematografico e se le immagini non sono riuscite ad arrecare alcun fascino ipnotico non ne hanno tratto beneficio nemmeno i mie sensi.
Questo, ovviamente, è solo il riscontro di una spettatrice qualunque, largamente opinabile dato che non esistono verità assolute per quanto riguarda percezioni così soggettive. Per questo aborro chi, dall'alto, ammonisce gli altri dicendo che chi non ha capito il film non capisce nulla di cinema e non ha sufficiente sensibilità per poterlo apprezzare. Perché ciò che mi disturba non è il fatto di non averlo capito, ma la spiacevole sensazione che il film non mi ha lasciato nulla. E non sento la necessità di rivederlo per poter supplire alla mancanza di comprensione.
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[+] completamente d'accordo
(di cry baby)
[ - ] completamente d'accordo
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