Inland Empire - L'impero della mente

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Un film di David Lynch. Con Laura Dern, Jeremy Irons, Justin Theroux, Harry Dean Stanton, Julia Ormond.
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Titolo originale Inland Empire. Drammatico, durata 172 min. - USA, Polonia, Francia 2006. - Bim Distribuzione uscita venerdì 9 febbraio 2007. MYMONETRO Inland Empire - L'impero della mente * * * 1/2 - valutazione media: 3,74 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
shostakovich domenica 18 febbraio 2007
una "terza sinfonia" con qualche stecca Valutazione 3 stelle su cinque
67%
No
33%

Inland Empire riprende il meccanismo narrativo di (almeno) due precedenti film di Lynch: Strade Perdute e Mulholland Drive. L'arcano è presto svelato: lo spettatore non deve lambiccarsi a ricostruire una trama tradizionalmente intesa, ma è sollecitato da mille piccoli "motivi" (ad es. il cacciavite, la lampada, numerose frasi ripetute, ecc.), che vanno a costituire altrettanti temi di una "sinfonia di immagini". In questo senso non ha significato chiedersi, al pari di quando si ascolta una sinfonia di Beethoven, quale sia la trama, e cosa voglia significare. E' importante che l'esperienza sensoriale (visiva o musicale) ci trasmetta qualcosa, ci arricchisca in qualche modo, ci comunichi un messaggio che non possa tradursi (o meglio ridursi) in parole. [+]

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me domenica 18 febbraio 2007
disorientante Valutazione 2 stelle su cinque
75%
No
25%

Sicuramente questo film non può lasciare indifferenti, uscendo dalla sala ero dominato da un misto di emozini fra la noia e la rabbia per essere stato preso in giro! Per alcuni aspetti Inland Empire mi ricorda "la montagna sacra" di Jodorowsky e "eraserhead" di Lynch, anche se a differenza di questo ultimo film di Lynch i due film che ho citato mi hanno estasiato! Forse "l'impero della mente" vuole mettere in risalto l'assurdità di molta televisione e cinema spazzatura oggi molto diffuse, questa la sensazione che mi hanno dato le persone con la testa di coniglio che sono spettatori e malgrado ciò si sentono nello sfondo le risate finte delle situation commedy, come se in realtà fossero i protagonisti di uno spettacolo televisivo, con queste immagini Lynch vuole forse rappresentare la gente comune che diventa protagonista di trasmissioni tipo il grande fratello? Anche la scelta del regista di mostrare un film nel film in cui diventa impossibile stabilire quale sia il film girato e quale sia la vita dei protagonisti intervallanta dai loro sogni mi fa pensare che questo film contenga una critica all'attuale società mediatica e in questa ottica la decisione di fare un film lungo e noioso potrebbe non essere casuale. [+]

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pierfrancesco venerdì 16 febbraio 2007
finire in bellezza? Valutazione 1 stelle su cinque
33%
No
67%

Beh, non si poteva che finire la carriera con una tela strappata e firmata e vedere se anche questa volta la gente sarebbe andata al cinema, vedere se anche questa volta i cinema avrebbero accettato un filmome da 3 ore con conseguenti poche proiezioni giornaliere. Vedere, se anche questa volta ci fossero stati spettatori che con la speranza di capirci qualcosa rimanevano inchiodati alla poltrona fino alla fine dei titoli di coda, cosa che è successa e non solo a me. Capisco che la logica si fotte nell'inconscio irrazionale e i capolavori si capiscono solo dopo 10 anni, ma questo è un flop pazzesco.

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arietevivo venerdì 16 febbraio 2007
inutile cercare signicati dove non esistono Valutazione 0 stelle su cinque
40%
No
60%

Difficile da comprendere anche chi come me gode della viosione di un buon film. Le quasi 3 ore di film diventano interminabili e il pubblico ancke se animato da buona volonta e dalla spesa del biglietto non riesce a seguirlo tutto. Non sono rari i casi di abbandono della sala alla fine del primo tempo, cosa capitata ancke a me e a me sconosciuta. Per gli amanti della psicologia interattiva e per chi cerca o crede di trovare un significatO solo allo scorrere delle immagini e dei suoni. SAREBBE COMUNQUE CONSIGLIABILE LA PROIEZIONE NELLE ORE POMERIDIANE.

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gillo giovedì 15 febbraio 2007
un bidone allucinante Valutazione 1 stelle su cinque
27%
No
73%

una visione interminabile e disturbante, inconcludente e incomprensibile. peccato per la bravissima laura dern. il vecchio linch ha chiuso la carriera volendo forse stupire gli spettatori, che invece si sentono solo presi in giro. assolutamente sconsigliabile

[+] sconsigliato??? (di baddd)
[+] gillo ti appoggio (di pierfrancesco)
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kriss mercoledì 14 febbraio 2007
lynch riconferma il suo straordinario talento. Valutazione 5 stelle su cinque
65%
No
35%

Cos'è un "film capolavoro"? Un film che ci fa piangere ? ridere ? arrabbiare ? riflettere ? eccitare ? Un film che faccia tutte o alcune di queste cose assieme ? Ognuno può rispondere a questa domanda in maniera assolutamente soggettiva. Una cosa è certa però. Lynch nella sua (premiata) carriera ha fatto vedere di essere in grado di fare veramente di tutto e di saperlo fare molto bene. Non c'è bisogno di elencare i suoi capolavori. Chi segue Lynch sa benissimo di cosa parlo. E sa anche che questo regista/ricercatore non si è mai fermato ad uno stile o ad una sola modalità narrativa. Mi ricorda in questo, un certo Kubrick... (non sto cercando di paragonare i due) A Picasso quando chiesero in tarda età quale fosse il quadro più bello a suo giudizio da lui stesso dipinto, lui rispose con assoluta naturalezza che il quadro era quello che stava dipingendo proprio in quel momento, perché in qualche modo conteneva tutti i suoi quadri precedenti. [+]

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fabio piozzi mercoledì 14 febbraio 2007
un opera 'oltre' Valutazione 5 stelle su cinque
61%
No
39%

INLAND EMPIRE va oltre ogni concezione comunemente diffusa di cinema, dimostrando di essere il film più ‘avanti’ nel panorama cinematografico odierno. Il genio di Lynch ha partorito un’opera (riduttivo chiamarlo film) capace di esplorare i meandri reconditi della mente umana più di ogni altra pellicola vista precedentemente, ed in questo senso si proclama come la summa della filmografia del Nostro, racchiudendo elementi che vanno da Eraserhead a Mulholland Drive. Con quest’opera dà l’impressione di esser giunto al vertice di un processo più che ventennale e paradossalmente potrebbe concludere qui la sua carriera da regista lasciando parlare all’infinito le sue pellicole, ma speriamo che non sia così. [+]

[+] ma che ti sei bevuto??? (di montalbano)
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agato mercoledì 14 febbraio 2007
inside Valutazione 4 stelle su cinque
100%
No
0%

Entrare nella mente della protagonista credo sia impresa ardua per qualsiasi regista....ieri sera credo di aver visto le sue viscere il suo dolore insieme alle sue angoscie.... un film da vedere più di una volta credo per capire a fondo cosa regola la mente di Laura (peccato per le nomination all'oscar come migliore attrice ormai troppo tardi magari l'anno prossimo)

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linch oluc mercoledì 14 febbraio 2007
rivoglio i soldi!! Valutazione 1 stelle su cinque
27%
No
73%

LINCH CI HA PRESO PEWR IL C

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orson martedì 13 febbraio 2007
che lo si voglia o meno, questo film è un capolavo Valutazione 5 stelle su cinque
75%
No
25%

Oh sinnerman, where you gonna run to Sinnerman, where you gonna run to Where you gunna run to All on that day (Nina Simone – Sinnerman) Con INLAND EMPIRE ci troviamo dalle parti di Mullholland Drive (2001) e Lost Highway (Strade perdute, 1997) ma con la provocatoria vena avanguardista dell'esordio (Eraserhead, 1977). INLAND EMPIRE è una caleidoscopica collezione di immagini legate fra loro alla maniera degli elementi che compongono un sogno (come pure degli incubi). Sogni, incubi, psiche, mente... l'oggetto non è definibile ma collocabile: inland, all'interno. Ma di cosa? Il distributore italiano al solito si intromette gettando luce su d'un titolo completamente oscuro (letteralmente oscuro se si pensa ai titoli di testa dove dal nero assoluto del quadro emerge la scritta INLAND EMPIRE illuminata da un esile fascio di luce); “L'impero della mente” è una didascalia che vuole instradare lo spettatore su d'una via interpretativa perturbante ma rassicurante. [+]

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