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mercoledì 7 febbraio 2007
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c'è tutto lynch in questo film
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...a tutti i lynchiani........non ho parole!!! Ho visto degli spezzoni e già tremo!
Meno male che a Palermo esiste un cinema intelligente come l'Aurora, altrimenti avremmo dovuto sopportare Muccino, Avati (deluidente l'ultimo), e altre fiction-cinema, per la gran fetta di italiani, rinunciando, appunto a questo gran capolavoro!
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giuliana
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martedì 6 febbraio 2007
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laura dern è una dea
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Ragazzi, mettete da parte i pregiudizi e vedetevi il film anche solamente per le stupende interpretazioni degli attori (molti sono già comparsi in diversi film di Lynch, e qui tornano nel loro splendore sotto una luce completamente diversa).
Il film è innovativo e allo stesso tempo riassume tutta la poetica lynchana.
E' davvero un piccolo capolavoro, un gioiello del cinema contemporaneo che rimarrà impresso forse addirittura più degli altri suoi film, anche per il magico connubio di due mondi che prima nella sua filmografia non si erano mai incontrati veramente, se non verbalmente: parlo degli Stati uniti e dell'Europa.
Un pensierino da parte mia: il link a un sito francese in cui potete visionare un altro trailer (bande-annonce) e 3 spezzoni dal film in lingua originale, sottotitolati in francese.
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Ragazzi, mettete da parte i pregiudizi e vedetevi il film anche solamente per le stupende interpretazioni degli attori (molti sono già comparsi in diversi film di Lynch, e qui tornano nel loro splendore sotto una luce completamente diversa).
Il film è innovativo e allo stesso tempo riassume tutta la poetica lynchana.
E' davvero un piccolo capolavoro, un gioiello del cinema contemporaneo che rimarrà impresso forse addirittura più degli altri suoi film, anche per il magico connubio di due mondi che prima nella sua filmografia non si erano mai incontrati veramente, se non verbalmente: parlo degli Stati uniti e dell'Europa.
Un pensierino da parte mia: il link a un sito francese in cui potete visionare un altro trailer (bande-annonce) e 3 spezzoni dal film in lingua originale, sottotitolati in francese. Per chi non ha ancora visto il film o abita in zone dove il film non sarà proiettato, rifatevi la bocca con questi.
http://www.commeaucinema.com/bandes-annonces=45760.html
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(di luca)
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cybking
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domenica 4 febbraio 2007
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data/sala torino?
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Qualcuno conosce la data e la sala della prima proiezione a Torino ?
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matt
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venerdì 2 febbraio 2007
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recensione?
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Ma questa di Mattia Nicoletti è una recensione?
Mi pare piuttosto la rinuncia a recensire (descrivere, spiegare, valutare) il film di Lynch!
(Il mio voto è 0 perché non ho visto il film.)
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fidelio
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domenica 21 gennaio 2007
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un viaggio all'inferno
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Fottutamnte sacrosanto quello che hai detto...
Sei sceso nell'inutile compromesso della critics che si spacca, specula, delira e spara cazzate su una vera e propria espolarazione(meta)visiva...
E' un grandissimo film... chi lo vuole odiare può farlo, ma ricordiamoci che odiarlo è una soluzione che nn fa altro che elevare la sua forza.
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nicolò
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domenica 21 gennaio 2007
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una possibile fine del cinema..(?)..
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l'impressione che mi ha dato INLAND EMPIRE è che mi trovassi davanti ad una ipotetica "fine del cinema", e che a visione conclusa (perchè non si può parlare di film, ma di VISIONE) lo scermo potesse soltanto più prendere fuoco, come ultima performance di Lynch per stupirci, dopo questa incessante carrellata di immagini, nella quale sono racchiusi infiniti discorsi diretti/indiretti sul cinema, sulla visione, sulla realtà e sulla sua negazione. il tutto mi è sembrato un correre incessante tra stanze; un allontanarsi sempre di più dal punto di partenza e, giunti alla fine, di riuscire solo in parte a scorgerne la sua conclusione...
qui lynch raggiunge a pieno l'idea di cinema che da sempre cerca di portare avanti, la creazione del film-sogno, e che fino ad oggi era forse solo in parte riuscito a creare con Eraserhead.
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l'impressione che mi ha dato INLAND EMPIRE è che mi trovassi davanti ad una ipotetica "fine del cinema", e che a visione conclusa (perchè non si può parlare di film, ma di VISIONE) lo scermo potesse soltanto più prendere fuoco, come ultima performance di Lynch per stupirci, dopo questa incessante carrellata di immagini, nella quale sono racchiusi infiniti discorsi diretti/indiretti sul cinema, sulla visione, sulla realtà e sulla sua negazione. il tutto mi è sembrato un correre incessante tra stanze; un allontanarsi sempre di più dal punto di partenza e, giunti alla fine, di riuscire solo in parte a scorgerne la sua conclusione...
qui lynch raggiunge a pieno l'idea di cinema che da sempre cerca di portare avanti, la creazione del film-sogno, e che fino ad oggi era forse solo in parte riuscito a creare con Eraserhead. Il Lynch più libero e creativo che abbia mai visto.
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redmond barry
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sabato 20 gennaio 2007
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fruendo del nulla..
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Quanto visto dal posto 7 fila 3 della Sala Grande a Venezia & rivisto ieri dalla fila 3 della Sala 1 al Massimo di Torino si è confermata come la suggestione di massa più riuscita da tanti anni a questa parte..
Confermo quindi la spiacevole senzazione che Lynch non sia più il regista che una quindicina d'anni fa ho imparato a conoscere,amare,quello che un tempo faceva del suo cinema un Persephone dei Cocteau Twins ora è come Rock the House dei Gorillaz..
Bramavo,come si fa proprio con certi album che,dopo esserti costati tanti euri,non ti rassegni a lasciar prender polvere sulla mensola,una seconda chance, volevo esser davvero certo che una sua opera non fosse nella mie corde,volevo provare oltre ogni dubbio che quell'impatto lagunare non fosse stato falsato dal contesto.
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Quanto visto dal posto 7 fila 3 della Sala Grande a Venezia & rivisto ieri dalla fila 3 della Sala 1 al Massimo di Torino si è confermata come la suggestione di massa più riuscita da tanti anni a questa parte..
Confermo quindi la spiacevole senzazione che Lynch non sia più il regista che una quindicina d'anni fa ho imparato a conoscere,amare,quello che un tempo faceva del suo cinema un Persephone dei Cocteau Twins ora è come Rock the House dei Gorillaz..
Bramavo,come si fa proprio con certi album che,dopo esserti costati tanti euri,non ti rassegni a lasciar prender polvere sulla mensola,una seconda chance, volevo esser davvero certo che una sua opera non fosse nella mie corde,volevo provare oltre ogni dubbio che quell'impatto lagunare non fosse stato falsato dal contesto..
No,no,Lynch dopo averlo promesso ripetutamente (svariate interviste dove ironizzava sul "senso dei suoi film"),preso atto del modus operandi del pubblico e dei critici,ora ci prende palesemente per i fondelli,tutti,e ritengo goda tremendamente di questo,magari ripensando ai tempi in cui gli tagliavano brutalmente ore e ore di pellicola costringendolo ad adattarsi..
Esperienza,visione sensoriale,divertissement,metacinema,film organico,flusso di pensero libero,stimolazione dei sensi…proseguo a bruciarvi le eventuali aggettivazioni per la recensione o mi fermo qui?
Sinceramente in qualche mese ho solo constatato il moltiplicarsi esponenziale delle sciocchezze nel post vione,ora,rassegnato da tutto questo meltin pop di pareri,mi chiedo davvero se abbia senso discuterne ulteriormente..
La sera scorsa il liet motive è stato più o meno questo: "criptico" dice lo spettatore medio,macchè "chiarissimo anzi lineare" ribatte il critico snob..
Verso una lacrima virtuale al pensiero che perfino io,pur essendo un fine conoscitore del suo cinema e del suo personaggio a 360' non so ancora,dopo 6 ore di proiezione (sommando le due volte) argomentare al meglio,c'è proprio qualcosa che non va se mi mancano le parole..
Credo forse l’unico commento sensato sia stato quello riportato (lo citò la prima volta Theroux in laguna..) da Ghezzi (con me tra i pochissimi "privilegiati" che non nascondeva d'averlo già visto due volte),diceva "bisogna lasciarsi vedere dal film".
Ok,Enrico in passato ne ha sparate di peggiori,forse per questo,anche se non è che una citazione,volendo si potrebbe perfino creder abbia ragione il lynchpensiero contemporaneo (simili baggianate in passato non le diceva invitando anzi a "lasciarsi trascinare dalla visione"),perchè pensare di cercare un senso a questo paradossale invito è meno prometeico del fare altrettanto con il film,anzi è davvero l'unica strada percorribile.
Imho ricordarlo meglio o peggio di un altro spettatore non aiuta affatto,quanti tra noi,pur avendolo visto dieci,cento,mille volte,ci provassero si troverebbero nella medesima situazione d'un novellino al debutto,salvo forse per citare a memoria gli stucchevoli dialoghi..
Come un quadro infatti si presta a qualsiasi sfumatura,cito un esempio simile non a caso,intanto perché il David si diletta da sempre anche in arti che non siano la settima,poi perché ritengo che questa pellicola abbia lo stesso tipo di approccio nei confronti dell'ossevatore,ignaro di tutto,se non sull’eventuale cartoncino al lato. (in questo caso ci starebbe bene un “senza titolo”)
Altro che "donna in pericolo" come recita la fuorviante didascalia,questa è un'estenuante riflessione condita dai rimasugli delle proprie ossessioni onde compensare lacunose perdite per strada che hanno portato a non saper più prescindere dal proprio ruolo ormai macchiettistico di genio incompreso,ecco,se dovessi proprio,indicherei cosi' IE.
Ingenuo si,ma al tempo stesso ingegnoso,collante di precedenti idee (da Rabbits a Darkened room) che vuole indirizzare attraverso un cinema nudo,cinema che ci vuole render partecipi portandoci per mano ma allo stesso tempo non dandoci una vera storia da seguire,cinema che svia completamente la attenzione,disturbandoci con presunti colpi di scena al solo scopo di provare a suscitare forzate reazioni,qualasiasi esse siano.
Gli appigli sui quali si regge sono tendenzialmente banalotti anzichenò,tradimento e violenza come specchietto per le allodole d'una temporanea comprensione,che scena dopo scena svanire e ricompare,persa nella moltitudine della sue (amate) strade emozionali,stavolta però senza scatola blu,senza il personaggio portale dei due mondi (onirico & reale),senza nulla eppure mettendo in pasto tutto.
In una sola scelta è rimasto però fedele a se stesso,ovvero il prologo,ma l'epilogo è tremendo,fuori luogo,oserei dire volgarotto (il bacio saffico non fa più notizia),un po' come le parolacce gratuite che Laura ci propina per una mezz'oretta buona.
Basta,stop alla carneficina,mi sembra perfino ingiusta,alla fine credo che,come per tutte le opere di questo tipo sarà solo il tempo a renderle meno cialtrone di quel che sono in realtà,quindi prepariamoci,tra una decina d'anni,a legger nella confezione del mini dvd "il suo capolavoro",con buona pace mia e di chi crede che,fortunatamente,siano ben altri i titoli che meritano tale considerazione.
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misterk
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sabato 20 gennaio 2007
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un'opera (troppo?) surrealista
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I migliori film di Lynch hanno sempre avuto una parte "sensata" e lineare, ed una parte di "deragliamento narrativo" che mette in dubbio tutto, che ti porta a discutere e a ragionare su ogni singolo aspetto di quello che hai visto. Questa per me è sempre stata la vera forza dei film di David Lynch.
In INLAND EMPIRE Lynch fa un ulteriore passo avanti, elimina del tutto la linearità e ci mette di fronte a tre ore di scene apparentemente slegate tra loro, con pochi appigli per tentare di riordinare tutto. Un vortice di elementi, personaggi, in cui tutto e il contrario di tutto si snodano nella vicenda (a proposito: quale vicenda? neanche i più esperti critici hanno saputo riassumerla). E questo non è un punto di forza del film, anzi, si è chiaramente capito che i due mondi di cui parlavo prima (chiamiamoli, semplificando, del "senso" e del "non senso") sono tutti e due indispensabili, che si reggono e si danno senso a vicenda (ne sono una prova i capolavori "Strade perdute" e "Mulholland Drive").
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I migliori film di Lynch hanno sempre avuto una parte "sensata" e lineare, ed una parte di "deragliamento narrativo" che mette in dubbio tutto, che ti porta a discutere e a ragionare su ogni singolo aspetto di quello che hai visto. Questa per me è sempre stata la vera forza dei film di David Lynch.
In INLAND EMPIRE Lynch fa un ulteriore passo avanti, elimina del tutto la linearità e ci mette di fronte a tre ore di scene apparentemente slegate tra loro, con pochi appigli per tentare di riordinare tutto. Un vortice di elementi, personaggi, in cui tutto e il contrario di tutto si snodano nella vicenda (a proposito: quale vicenda? neanche i più esperti critici hanno saputo riassumerla). E questo non è un punto di forza del film, anzi, si è chiaramente capito che i due mondi di cui parlavo prima (chiamiamoli, semplificando, del "senso" e del "non senso") sono tutti e due indispensabili, che si reggono e si danno senso a vicenda (ne sono una prova i capolavori "Strade perdute" e "Mulholland Drive").
INLAND EMPIRE starebbe benissimo della videoteca privata e personale di Lynch, in un museo di arte moderna, o in una scuola di cinema come capolavoro di montaggio, innovazione delle riprese, per la forza estetica ed emotiva di ogni singola ripresa, per la bravura della Dern. Ma dare in pasto ad una platea tre ore del genere temo sia davvero troppo.
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(di ste)
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darko
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domenica 17 dicembre 2006
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data d'uscita
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Il film dovrebbe uscire nelle sale italiane, distribuito dalla BIM, intorno ai primi di gennaio.
La versione che uscirà sarà quella integrale, anche se molto probabilmente doppiata...e questo fa temere poichè il film potrebbe perdere molto del suo fascino in un tentativo dei doppiatori di rendere più "comprensibile" l'opera.
Nel cast, oltre ai nomi già presenti in questo sito nella scheda tecnica (DERN, IRONS, STANTON e THEROUX) sono presenti anche,le due attrici Grace Zabriskie e Diane Ladd, già presenti nella filmografia di Lynch: la prima ha interpretato con grazia e originalità la madre turbata di Laura Palmer nella fortunata serie tv TWIN PEAKS e nel film che ne fa da prequel, FUOCO CAMMINA CON ME; la seconda è la madre di Laura Dern, che in CUORE SELVAGGIO interpreta Marietta, la madre di Lula.
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Il film dovrebbe uscire nelle sale italiane, distribuito dalla BIM, intorno ai primi di gennaio.
La versione che uscirà sarà quella integrale, anche se molto probabilmente doppiata...e questo fa temere poichè il film potrebbe perdere molto del suo fascino in un tentativo dei doppiatori di rendere più "comprensibile" l'opera.
Nel cast, oltre ai nomi già presenti in questo sito nella scheda tecnica (DERN, IRONS, STANTON e THEROUX) sono presenti anche,le due attrici Grace Zabriskie e Diane Ladd, già presenti nella filmografia di Lynch: la prima ha interpretato con grazia e originalità la madre turbata di Laura Palmer nella fortunata serie tv TWIN PEAKS e nel film che ne fa da prequel, FUOCO CAMMINA CON ME; la seconda è la madre di Laura Dern, che in CUORE SELVAGGIO interpreta Marietta, la madre di Lula.
L'attrice Natassja Kinski, figlia del leggendario Klaus Kinski (attore feticcio del regista europeo Werner Herzog), che ha recitato in molti film anche italiani, ma il più noto è PARIS, TEXAS di Wenders, in cui recita a fianco di Harry Dean Stanton - una delle star dell'attuale film di Lynch.
Scott Coffey, Naomi Watts e Laura Elena Harring (le due protagoniste di "Mulholland Dr.") nei ruoli della sitcom dentro il film, RABBITS, che indossano costumi da conigli.
L'attrice Julia Ormond, star del film IL SENSO DI SMILA PER LA NEVE, interpreta nel film il ruolo di Doris Side.
L'attore Stanley Kamel ("Domino", la serie "Monk" nel ruolo del Dr. Kroger e altre serie come "Beverly Hills" e "Melrose Place").
IAN ABERCROMBIE, vecchio e monumentale attore inglese classe '37, interpreta il ruolo di Henry, un maggiordomo.
L'attore australiano Cameron Daddo e anche William H. Macy ("Fargo" dei fratelli Cohen, "Psycho" di Gus van Sant, "Magnolia" di Paul T. Anderson).
Austin Jack Lynch, figlio di David Lynch, è anche presente.
La sorellastra di Laura Dern, Jordan Ladd.
David Lynch per la prima volta ha fatto a meno, dopo 11 lavori insieme, del suo compositore e collega ANGELO BADALAMENTI, che lo ha aiutato nel successo specialmente con la sigla della serie Twin Peaks ma anche con tutte le altre colonne sonore dei suoi film e in un ruolo minore in "Mulholland Dr." (era uno dei fratelli Castigliani). Tutta la colonna sonora del film è fatta da Lynch, che canta addirittura nel pezzo musicale udibile nel trailer del film.
Il film, cosa rara per un regista noto, è girato totalmente in DV (digital video), cineprese digitali che gli hanno permesso di contenere i costi di produzione del film e che segnano indelebilmente un cambio di stile visivo in modo netto, differenziandolo dalla patina molto cinematografica dei suoi precedenti film, girati invece su normale pellicola.
Il film è lungo quasi 3 ore e nonostante una storia ce l'abbia, elude ogni tipo di comprensione di tipo razionale. Il consiglio spassionato del regista infatti è di farsi catturare dalla capacità di stimolare le facoltà sensoriali in noi spettatori e di lasciarci andare al tripudio di immagini ed eventi che si avvicenderanno sullo schermo in ordine estremamente irrazionale e caotico, come in un sogno infinito ad occhi aperti.
INLAND EMPIRE, prima di tutto, è un film sul cinema e prosegue idealmente e in modo più "angusto" la premessa metacinematografica dello stello MULHOLLAND DRIVE.
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(di abarat82)
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(di tart)
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darko
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domenica 23 aprile 2006
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il più ardito e sperimentale dopo eraserhead
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Preparatevi fan di Lynch, questo film sarà una cosa mai vista... Il cineasta americano è ormai agli sgoccioli: il suo ultimo film INLAND EMPIRE - che è il curioso nome d'una zona residenziale di Los Angeles - è stato girato liberamente, lontano dai vincoli degli studios hollywoodiani.
Da ormai i tempi di FUOCO, CAMMINA CON ME (1992) e STRADE PERDUTE (1997), i suoi film vengono finanziati dalla Francia, che lo lascia lavorare per quanto tempo vuole e in piena libertà creativa. Della trama non si sa nulla o sarebbe meglio dire che non è una vera trama. Per la prima volta nella sua carriera infatti Lynch ha voluto girare il film senza l'ausilio di una sceneggiatura e sopratutto ha abolito l'uso delle normali pellicole cinematografiche.
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Preparatevi fan di Lynch, questo film sarà una cosa mai vista... Il cineasta americano è ormai agli sgoccioli: il suo ultimo film INLAND EMPIRE - che è il curioso nome d'una zona residenziale di Los Angeles - è stato girato liberamente, lontano dai vincoli degli studios hollywoodiani.
Da ormai i tempi di FUOCO, CAMMINA CON ME (1992) e STRADE PERDUTE (1997), i suoi film vengono finanziati dalla Francia, che lo lascia lavorare per quanto tempo vuole e in piena libertà creativa. Della trama non si sa nulla o sarebbe meglio dire che non è una vera trama. Per la prima volta nella sua carriera infatti Lynch ha voluto girare il film senza l'ausilio di una sceneggiatura e sopratutto ha abolito l'uso delle normali pellicole cinematografiche. Il nuovo film di Lynch è tutto girato in DV, che sarebbe il digitale delle normalissime cineprese a mano che ultimamente sono state utilizzate non solo da lui (vedi il thriller psicologico marino OPEN WATER o NIENTE DA NASCONDERE di Michael Haneke) nel cinema contemporaneo. Da grande artista qual è Lynch sostiene di avere più controllo sui suoi film se gira in questo modo ed ha perfino azzardato dire che probabilmente non adopererà mai più le pellicole da film. Non c'è da temere se il "look" del DV sembra un po' granuloso e amatoriale, a Lynch piace questo tipo di immagine e i programmi di editing a computer gli permettono di modificare molto l'estetica del film. Gli attori sono i migliori della sua carriera, con aggiunta di un grandissimo che mai ha lavorato con lui finora: Jeremy Irons e il ritorno inaspettato nell'universo lynchano di Kyle McLachlan, alias l'agente special Cooper di TWIN PEAKS. Per il resto del cast tecnico, rimangono i suoi fedelissimi Angelo Badalamenti, che cura le musiche, e la moglie Mary Sweeney, produttrice e montatrice. Un'altra novità è la location. Oltre a Los Angeles, il film si svolge anche in Polonia, dove Lynch è andato due volte in occasione di un festival della fotografia e dove ha trovato attori e luoghi che immediatamente hanno catturato il suo interesse. Il film purtroppo è ancora in fase di postproduzione e quindi non è stato possibile selezionarlo nella lista ufficiale dei film che competono al Festival di Cannes di quest'anno. Dovremo aspettare ancora diverso tempo, ma l'attesa sarà sicuramente ben ricompensata.
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