gnegrntfovol
|
sabato 30 giugno 2018
|
dove siete... film d'altra categoria.
|
|
|
|
si direbbe che ad alcune perosne servirebbe informarsi prima
di fare accuse senza sapere le sue di balle di collusioni... a sua
o loro... guardacaso insaputa? come
voleva che si presentasse le prostitute, quel
bonomo..., del cav, con rigorosità in minigonna?sicuri che
parlano del cavaliere quelli? tanta
gente che dava dello sprovveduto al cav
che guardacaso è milionario, e che si è comportato meglio di tante
altre persone che occupano le abitazioni
per degli anni... senza neanche
pagare gli affitti, portando via anche i mobili, e diventati
aggressivi a dire tal cose, o a chiedere assurdità
pensando di essere insindacabili, per poi far
fallire squadre e partiti, coi supernalotti ecc, ricordiamoci
che le casse dello stato hanno vinto.
[+]
si direbbe che ad alcune perosne servirebbe informarsi prima
di fare accuse senza sapere le sue di balle di collusioni... a sua
o loro... guardacaso insaputa? come
voleva che si presentasse le prostitute, quel
bonomo..., del cav, con rigorosità in minigonna?sicuri che
parlano del cavaliere quelli? tanta
gente che dava dello sprovveduto al cav
che guardacaso è milionario, e che si è comportato meglio di tante
altre persone che occupano le abitazioni
per degli anni... senza neanche
pagare gli affitti, portando via anche i mobili, e diventati
aggressivi a dire tal cose, o a chiedere assurdità
pensando di essere insindacabili, per poi far
fallire squadre e partiti, coi supernalotti ecc, ricordiamoci
che le casse dello stato hanno vinto... sempre, ok? è lo stato a
decidere cosa dare e soprattutto cosa avere,
però, non puoi dire allo stato che...
non gli si può dare sempre quel che vuole... ok?
sennò non hai compreso cos'è la democrazia e in testa c'hai
qualche dittatura... sbilenca, non la democrazia,
cosa sperano tali persone, di giocare sempre lo
stesso numerino, e che a ottenere
senza neanche metterci niente di niente se non due soldi, siano
loro...? ma di cosa parlano... quelli,
del Cavaliere...? Sicuri...? Mi pare non abbiano
compreso che, o rischi e perdi e che per costruire... serve... fare grandi
sacrifici..., non come quelli che
pensano di avere capitali e case, senza... avere
mai messo un bel niente, ok? Lo chiedano a quelli che hanno
visto espandersi la nomea di un movimento, cosa vuol dire,
forse... anche loro l'hanno una risposta adesso,
quel che col sorrisino c'ha fatto solo qualche metro..., sennò,
lasciate perdere..., hanno vinto...
le casse quelle dello stato, perchè è così,
le bische... ecc ecc, sono vietate e fuorilegge..., ok?
quando qualcuno è
pronto... per mettersi al posto di questo stato, coi suoi
di numerini..., lo faccia..., e forse potranno dire che hanno vinto..., sennò
tal gente dovrebbe vergognarsi, togliersi il cappello, e dire
prego... a chi è più signore di loro, il caimano, raccontato da
coccodrilli..., non è spettacolo se non comico
e di loro burlesque da vergognosi, non più idonei,
si concentrino a quantificare i numerini che mettono
loro... se non vogliono essere come il cav,
e che ha avuto anch'egli i suoi problemini
quando non s'è comportato da cav, imparando che e meglio combattere
una letterina dell'europa che voltare le spalle al suo popolo,
senza trovare un modo per proseguire... meglio con esso il cammino,
(orlando che sparla di silvio... con quale numerino? e allora...
sanno dove mettersi l'argomento e il
loro patetico film pro migrantes della tv?)
e solo per ciò di divertimento,
quando parlano di qualcuno che ha
avuto... nell'imaginario, avuto? è rimpiatto e comicità, perchè non mettono
i loro... numerini, oppure questo Cav ha pure ora, e di diritto, ok?
niente vitalizio e qualche senatore a vita... ecco, la politica moderna,
delle loro... nuove proposte, non comunque a
livello dello spettacolo del circo, però abbiamo un film.
ci si sente per il prossimo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gnegrntfovol »
[ - ] lascia un commento a gnegrntfovol »
|
|
d'accordo? |
|
zenos
|
sabato 28 ottobre 2017
|
un film coraggioso
|
|
|
|
Un film originale. Intelligente. Frizzante. Che non cade e non cede alla retorica. Rivederlo dopo 11 anni appaiono dettagli e particolari che non possono fare a meno di far riflettere. Uno stile geniale, che coniuga commedia e visioni drammatiche. Sicuramente da vedere per comprendere in parte i riflessi che la figura di Berlusconi ha avuto nell’immaginario italiano. Moretti dice e non dice. Bello. Un bel film. Perché fa comprendere la distanza tra la figura Berlusconi e una famiglia media borghese. Davvero potrei annoverarlo tra i miei film preferiti. Rivederlo a distanza di anni si apprezzano molte più cose. Con il senno di poi non si può che apprezzare il coraggio di aver fatto un film del genere in un tale contesto politico.
[+]
Un film originale. Intelligente. Frizzante. Che non cade e non cede alla retorica. Rivederlo dopo 11 anni appaiono dettagli e particolari che non possono fare a meno di far riflettere. Uno stile geniale, che coniuga commedia e visioni drammatiche. Sicuramente da vedere per comprendere in parte i riflessi che la figura di Berlusconi ha avuto nell’immaginario italiano. Moretti dice e non dice. Bello. Un bel film. Perché fa comprendere la distanza tra la figura Berlusconi e una famiglia media borghese. Davvero potrei annoverarlo tra i miei film preferiti. Rivederlo a distanza di anni si apprezzano molte più cose. Con il senno di poi non si può che apprezzare il coraggio di aver fatto un film del genere in un tale contesto politico. È un film che va al di là e ci regala un bellissimo e degno spaccato di Italia. Massimo dei voti. Branvo Nanni. Un capolavoro.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a zenos »
[ - ] lascia un commento a zenos »
|
|
d'accordo? |
|
gerryloragno
|
martedì 14 febbraio 2017
|
un fim politico, ma non solo...
|
|
|
|
Il caimano di Nanni Moretti è un film che racconta in gran parte le vicende di Silvio Berlusconi, mettendo in chiara evidenza il pensiero del regista toscano (dichiaratamente di sinistra) sulla figura dell’imprenditore e politico milanese. Per quanto da una parte sia da elogiare l’intuizione geniale nel raccontare le vicende dell’ex Presidente del Consiglio italiano tramite una sceneggiatura proposta per la creazione di un film su di lui all’interno della stessa pellicola, dall’altra la narrazione sembra quasi assecondare i pregiudizi esagerati e folcloristici del pensiero medio su Silvio Berlusconi (era un mafioso, andava a prostitute, era un bugiardo ecc.
[+]
Il caimano di Nanni Moretti è un film che racconta in gran parte le vicende di Silvio Berlusconi, mettendo in chiara evidenza il pensiero del regista toscano (dichiaratamente di sinistra) sulla figura dell’imprenditore e politico milanese. Per quanto da una parte sia da elogiare l’intuizione geniale nel raccontare le vicende dell’ex Presidente del Consiglio italiano tramite una sceneggiatura proposta per la creazione di un film su di lui all’interno della stessa pellicola, dall’altra la narrazione sembra quasi assecondare i pregiudizi esagerati e folcloristici del pensiero medio su Silvio Berlusconi (era un mafioso, andava a prostitute, era un bugiardo ecc.), e ciò si ripercuote per tutto il film, andando a scovare solo gli aspetti negativi della sua figura. Nonostante ciò, il lungometraggio ha il pregio di essere un “film denuncia” che si espande e fa riflettere anche su altri temi, come il divorzio, l’opinione caricaturale del nostro Paese all’estero, e le pressioni politiche attuate sulla creazione di un’opera cinematografica a tema politico, avute probabilmente dallo stesso Nanni Moretti su questo film. Da elogiare inoltre la grande prova dell’attore Silvio Orlando nelle vesti del protagonista, il quale riveste sia un ruolo comico e macchiettistico che drammatico. Il caimano, infine, è un film che aldilà dell’opinione politica possono apprezzare tutti, in quanto seppur vuol dare un messaggio politico ben preciso ha la “bravura” di non limitarsi a voler dare uno spunto riflessivo solo politico, ma anche emotivo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gerryloragno »
[ - ] lascia un commento a gerryloragno »
|
|
d'accordo? |
|
gerryloragno
|
domenica 12 febbraio 2017
|
un bel fim politico, ma non solo...
|
|
|
|
Il caimano di Nanni Moretti è un film che racconta in gran parte le vicende di Silvio Berlusconi, mettendo in chiara evidenza il pensiero del regista toscano (dichiaratamente di sinistra) sulla figura dell’imprenditore e politico milanese. Per quanto da una parte sia da elogiare l’intuizione geniale nel raccontare le vicende dell’ex Presidente del Consiglio italiano tramite una sceneggiatura proposta per la creazione di un film su di lui all’interno della stessa pellicola, dall’altra la narrazione sembra quasi assecondare i pregiudizi esagerati e folcloristici del pensiero medio su Silvio Berlusconi (era un mafioso, andava a prostitute, era un bugiardo ecc.
[+]
Il caimano di Nanni Moretti è un film che racconta in gran parte le vicende di Silvio Berlusconi, mettendo in chiara evidenza il pensiero del regista toscano (dichiaratamente di sinistra) sulla figura dell’imprenditore e politico milanese. Per quanto da una parte sia da elogiare l’intuizione geniale nel raccontare le vicende dell’ex Presidente del Consiglio italiano tramite una sceneggiatura proposta per la creazione di un film su di lui all’interno della stessa pellicola, dall’altra la narrazione sembra quasi assecondare i pregiudizi esagerati e folcloristici del pensiero medio su Silvio Berlusconi (era un mafioso, andava a prostitute, era un bugiardo ecc.), e ciò si ripercuote per tutto il film, andando a scovare solo gli aspetti negativi della sua figura. Nonostante ciò, il lungometraggio ha il pregio di essere un “film denuncia” che si espande e fa riflettere anche su altri temi, come il divorzio, l’opinione caricaturale del nostro Paese all’estero, e le pressioni politiche attuate sulla creazione di un’opera cinematografica a tema politico, avute probabilmente dallo stesso Nanni Moretti su questo film. Da elogiare inoltre la grande prova dell’attore Silvio Orlando nelle vesti del protagonista, il quale riveste sia un ruolo comico e macchiettistico che drammatico. Il caimano, infine, è un film che aldilà dell’opinione politica possono apprezzare tutti, in quanto seppur vuol dare un messaggio politico ben preciso ha la “bravura” di non limitarsi a voler dare uno spunto riflessivo solo politico, ma anche emotivo.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gerryloragno »
[ - ] lascia un commento a gerryloragno »
|
|
d'accordo? |
|
fabio57
|
mercoledì 23 dicembre 2015
|
moretti in tono minore
|
|
|
|
Per quanto profetico,soprattutto nell'ultima parte ,questo lavoro di Moretti mi semra un pò disordinato,forse mette troppa carne a cuocere con la conseguenza di lasciare in sospeso alcuni spunti anche interessanti.
|
|
[+] lascia un commento a fabio57 »
[ - ] lascia un commento a fabio57 »
|
|
d'accordo? |
|
great steven
|
giovedì 23 ottobre 2014
|
un rettile s'aggira pel nostro panorama politico.
|
|
|
|
IL CAIMANO (IT, 2006) diretto da NANNI MORETTI. Interpretato da SILVIO ORLANDO – MARGHERITA BUY – MICHELE PLACIDO – JASMINE TRINCA – NANNI MORETTI – ELIIO DE CAPITANI – JERZY STUHR – CARLO MAZZACURATI – TATTI SANGUINETI – MATTEO GARRONE – GIULIANO MONTALDO – CECILIA DAZZI – TONI BERTORELLI – ANDREA TIDONA – ANNA BONAIUTO – PAOLO SORRENTINO § Appassionato di film-spazzatura, il produttore cinematografico Bruno Bonomo è pieno di debiti, ipoteche e in rotta con Paola, moglie amatissima che gli ha dato due figli. Quando riceve da una giovane regista una sceneggiatura su un imprenditore miliardario che fonda un partito e diventa Presidente del Consiglio, lui che "de sinistra" non è, s’affanna a trovare i finanziamenti, ma tutti lo abbandonano.
[+]
IL CAIMANO (IT, 2006) diretto da NANNI MORETTI. Interpretato da SILVIO ORLANDO – MARGHERITA BUY – MICHELE PLACIDO – JASMINE TRINCA – NANNI MORETTI – ELIIO DE CAPITANI – JERZY STUHR – CARLO MAZZACURATI – TATTI SANGUINETI – MATTEO GARRONE – GIULIANO MONTALDO – CECILIA DAZZI – TONI BERTORELLI – ANDREA TIDONA – ANNA BONAIUTO – PAOLO SORRENTINO § Appassionato di film-spazzatura, il produttore cinematografico Bruno Bonomo è pieno di debiti, ipoteche e in rotta con Paola, moglie amatissima che gli ha dato due figli. Quando riceve da una giovane regista una sceneggiatura su un imprenditore miliardario che fonda un partito e diventa Presidente del Consiglio, lui che "de sinistra" non è, s’affanna a trovare i finanziamenti, ma tutti lo abbandonano. Una scena però riesce a girarla: quella del maxiprocesso in cui il plutocrate impegnato nel settore edile, e poi fondatore della Fininvest e del dipartimento televisivo di Mediaset, viene condannato dai giudici per frode fiscale aggravata senza attenuanti, col popolo indignato e stufo che gli lancia dietro le bottiglie molotov mentre lui s’allontana in automobile dal tribunale. Undicesimo lungometraggio in trent’anni, Il caimano – appellativo coniato da Franco Cordero – è anzitutto un film sul cinema, la storia di un film da fare. Disomogeneo fin che si vuole (scritto con Francesco piccolo e Federica Pontremoli), ma è difficile negarne l’originalità. Dopo una mala partenza (col peggio di quella commedia all’italiana che Moretti ha sempre irriso), arriva al bersaglio con un duro finale fantapolitico di anticipazione. Lungo il triplice percorso (cinema, vita privata, politica) s’incontrano quattro Berlusconi: il caimano di De Capitani (ottimo nell’evitare la facile caricatura); quello di Placido (scontato), quello vero e quello che impersona lo stesso Moretti: tragico e non annunciato, perché troppo spazio s’è dato alla nevrosi dell’abbandono. Film su Berlusconi, ma non ancora sul berlusconismo. Un S. Orlando da premio. M. Buy si distingue come suo solito per l’instancabilità espressiva e per la sua interpretazione che trascende ogni ordinario comune denominatore, regalandoci un personaggio complesso e riccamente sfaccettato, degno del suo repertorio femminile come molti altri che lo precedettero e lo seguirono. Placido è un attore consumato e navigato che decide di prendersi un anno sabbatico per stare vicino ai figli, ma la parte nel film sul Cavaliere (onorificenza a cui ha rinunciato, bontà sua, nel 2014) la assolve egregiamente, senza manicheismi né prediche. La 25enne J. Trinca, già molto brava e collaudata, è una sceneggiatrice e regista alle prime armi che si autoproclama direttrice di un’opera complicata, variegata e sensazionalista che deve ripercorrere il cammino imprenditoriale, l’ascesa politica e la malaugurata conquista del consenso popolare di un uomo che è stato al centro delle vicende e degli scandali italiani per un buon quarantennio. La scena della valigia che sfonda il tetto e disperde i soldi all’interno dell’ufficio è un esempio lampante e calzante di quella ricchezza che viene maldistribuita fra il popolo e va tutta ai rappresentanti della società, che se li intascano allegramente ed egoisticamente per differenziare sempre più il loro tenore di vita da quello dei semplici cittadini. N. Moretti, come sempre, dà il meglio nella duplice veste di regista e attore, interpretando un personaggio secondario nell’area filmica il cui ruolo di attore non è inizialmente al servizio del film da girare, ma che in un secondo momento si mette a disposizione della disperata e sospirata pellicola, fornendo un contributo essenziale e determinante per il suo corretto esito. Il tema della politica marcia e sporca è affrontato con coscienza, lucidità, ardore e puntigliosità che rasenta il perfezionismo, ma la dialettica didattica si dimostra fondamentale e ben funzionante. Due note stonate sono la scena del critico culinario che viene pinzato dalle aragoste vive e infilzato col forcone (con un gusto della violenza sanguinaria e satanica che rimanda ad Almodòvar) e la sequenza notturna del film su Cristoforo Colombo (assolutamente evitabile). Il film uscì proprio nel periodo elettorale e, benché Moretti si prostrasse a ribattere che si trattava di una pellicola con al centro la vita di una famiglia e solo come contorno lo scenario politico che attraversa trent’anni di storia italiana mediante la storia personale di un magnate arricchito e controverso, le critiche piovvero sull’opera, accusata di voler influenzare in una determinata direzione l’orientamento elettorale dei cittadini: e in effetti, dato che uscì vincitore l’Ulivo dopo lo scioglimento delle Camere e venne nominato Prodi capo del governo, probabilmente un effetto in un certo senso lo provocò, senza detrarre nulla a nessuno. Improbabile, ma efficace il faccendiere polacco di J. Stuhr, portaparola dell’autore. Musiche (di fertile complessità): Franco Piersanti, lo stesso compositore che scrive le musiche per i film televisivi del commissario Montalbano, delle quali cura anche l’orchestrazione e la direzione. Fotografia: Arnaldo Catinari. Il DVD contiene molti extra.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a great steven »
[ - ] lascia un commento a great steven »
|
|
d'accordo? |
|
joker 91
|
sabato 5 ottobre 2013
|
il caimano
|
|
|
|
Moretti coraggiosamente decide di affrontare un tema ostico per il nostro paese-ovvero analizzare la figura di Silvio Berlusconi e più propriamente che cosa ha fatto il berlusconismo a questo bel paese. Il regista affronta il personaggio attraverso gli occhi dei protagonisti tutti bravissimi,la parabola di Moretti nel film passa dalla gestione del potere al pensiero dell'uomo medio sul personaggio arrivando poi alla manipolazione della mente della collettività sino alla crisi della famiglia, ci si interroga sul cosa signifa oggi vivere in Italia. Il film vuole rappresentare una Italia totalmemte stravolta,stravolta dal berlusconismo e dalle sue televisione,che nel bene o nel male hanno cambiato il modo di intendere la realtà di tutta la collettività e forse mai più si tornerà indietro.
[+]
Moretti coraggiosamente decide di affrontare un tema ostico per il nostro paese-ovvero analizzare la figura di Silvio Berlusconi e più propriamente che cosa ha fatto il berlusconismo a questo bel paese. Il regista affronta il personaggio attraverso gli occhi dei protagonisti tutti bravissimi,la parabola di Moretti nel film passa dalla gestione del potere al pensiero dell'uomo medio sul personaggio arrivando poi alla manipolazione della mente della collettività sino alla crisi della famiglia, ci si interroga sul cosa signifa oggi vivere in Italia. Il film vuole rappresentare una Italia totalmemte stravolta,stravolta dal berlusconismo e dalle sue televisione,che nel bene o nel male hanno cambiato il modo di intendere la realtà di tutta la collettività e forse mai più si tornerà indietro. il film è ben confezionato,forte e non per tutti.
La pecca più grossa sta nell'assenza di continuità della pellicola che ne fa il suo limite più grande
[-]
|
|
[+] lascia un commento a joker 91 »
[ - ] lascia un commento a joker 91 »
|
|
d'accordo? |
|
brando fioravanti
|
lunedì 26 marzo 2012
|
da vedere
|
|
|
|
Pensare che questo non è un film politico è impossibile. Rappresentare la vita di berlusconi, completamente dalla parte della sinistra, poco prima delle elezioni non è proprio corretto. Accusarlo di vicende che non sono mai state provate, ha dato il via ha molte polemiche. Ma tolte queste faccende penso che rimane un bel film.
Il difficile lavoro del cinema è illustrato benissimo. Moretti ne sa qualcosa in quanto è un grande regista e non fa film per tutti i gusti. Il cinema è un lavoro di squadra e non è facile fare dei film contro corrente. Anche idifficili problemi familiari vengono descritti molto bene. Buone le musiche e lo stile.
[+]
Pensare che questo non è un film politico è impossibile. Rappresentare la vita di berlusconi, completamente dalla parte della sinistra, poco prima delle elezioni non è proprio corretto. Accusarlo di vicende che non sono mai state provate, ha dato il via ha molte polemiche. Ma tolte queste faccende penso che rimane un bel film.
Il difficile lavoro del cinema è illustrato benissimo. Moretti ne sa qualcosa in quanto è un grande regista e non fa film per tutti i gusti. Il cinema è un lavoro di squadra e non è facile fare dei film contro corrente. Anche idifficili problemi familiari vengono descritti molto bene. Buone le musiche e lo stile. Non possiamo snobbare uno dei pochi film italiani d'autore e andare a vedere i cinepanettoni
Brando fioravanti
[-]
|
|
[+] lascia un commento a brando fioravanti »
[ - ] lascia un commento a brando fioravanti »
|
|
d'accordo? |
|
camillatoscani
|
lunedì 11 luglio 2011
|
sottilmente angoscioso
|
|
|
|
Rivedendo il film qualche sera fa in TV, mi è venuta voglia di recensirlo. E proprio come tutti i grandi film, Il Caimano, prende forza col passare degli anni. E' un film precursore degli eventi. E' un film che è stato concepito prima che il premier Berlusconi, diventasse la barzelletta mondiale con i vari casi del Rubygate. Ma la cosa più assurda è che solo noi italiani, non ci accorgiamo dell'assurdità della situazione antropologica che siamo costretti a vivere, nostro malgrado. Moretti è furbo: non mette come protagonista berlusconi, ma finge di voler fare un film su di lui. Con questa arguzia, si tiene al riparo da eventuali querele e nello stesso tempo, affonda il coltello nella piaga.
[+]
Rivedendo il film qualche sera fa in TV, mi è venuta voglia di recensirlo. E proprio come tutti i grandi film, Il Caimano, prende forza col passare degli anni. E' un film precursore degli eventi. E' un film che è stato concepito prima che il premier Berlusconi, diventasse la barzelletta mondiale con i vari casi del Rubygate. Ma la cosa più assurda è che solo noi italiani, non ci accorgiamo dell'assurdità della situazione antropologica che siamo costretti a vivere, nostro malgrado. Moretti è furbo: non mette come protagonista berlusconi, ma finge di voler fare un film su di lui. Con questa arguzia, si tiene al riparo da eventuali querele e nello stesso tempo, affonda il coltello nella piaga. La scena registrata dal vivo che Berlusconi lascia l'aula, perchè impegnato in questioni molto importanti (a suo dire) anticipa il tema del Legittimo Impedimento. Un onorevole, può dunque esularsi dall'essere giudicato, perchè non trova tempo, tra i suoi tanti impegni? Azzeccato il ruolo di Michele Placido, rampante attore, che dice giustamente che il ruolo del caimano, deve essere anche simpatico, altrimenti il film non lo guarda nessuno. Il caimano italiano, infatti è così: è allegro, simpatico, accattivante. E proprio la sentenza del lodo Mondadori di questi giorni, ci intristisce, poichè ci fa capire che Moretti coglie nel segno, descrivendo un personaggio spietatamente lucido e talmente egoista, da voler far passare solo situazioni di propri interessi personali. Nanni Moretti realizza decisamente un capolavoro, un film che resterà una pietra miliare nella storia italiana.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a camillatoscani »
[ - ] lascia un commento a camillatoscani »
|
|
d'accordo? |
|
filippo catani
|
lunedì 20 giugno 2011
|
un inquietante finale
|
|
|
|
Uno sceneggiatore in crisi cerca di rilanciarsi dopo dieci anni di attività attraverso un film in costume sul ritorno di Colombo dall'America. Tutto cambia quando una giovane ragazza gli propone la sceneggiatura del film il Caimano che altro non è se non un indagine sul mito di Berlusconi e sull'Italia berlusconiana. Nel frattempo lo sceneggiature dovrà affrontare anche una crisi coniugale.
Il film era stato preceduto da attese e numerose polemiche ma non fa altro che riprendere le domande che da sempre accompagnano l'ascesa di Silvio Berlusconi dapprima come imprenditore e quindi come politico. Detto questo il messaggio morettiano è piuttosto pessimistico e drammatico come si vede nel terribile finale dove i sostenitori del Caimano vengono incitati a perseguire qualsiasi via per vendicare la condanna del Capo.
[+]
Uno sceneggiatore in crisi cerca di rilanciarsi dopo dieci anni di attività attraverso un film in costume sul ritorno di Colombo dall'America. Tutto cambia quando una giovane ragazza gli propone la sceneggiatura del film il Caimano che altro non è se non un indagine sul mito di Berlusconi e sull'Italia berlusconiana. Nel frattempo lo sceneggiature dovrà affrontare anche una crisi coniugale.
Il film era stato preceduto da attese e numerose polemiche ma non fa altro che riprendere le domande che da sempre accompagnano l'ascesa di Silvio Berlusconi dapprima come imprenditore e quindi come politico. Detto questo il messaggio morettiano è piuttosto pessimistico e drammatico come si vede nel terribile finale dove i sostenitori del Caimano vengono incitati a perseguire qualsiasi via per vendicare la condanna del Capo. La macchina che si allontana con alle spalle il tribunale in fiamme dice più di tante parole. Come sempre superba l'interpretazione di Silvio Orlando che vale sempre ampiamente il prezzo del biglietto.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a filippo catani »
[ - ] lascia un commento a filippo catani »
|
|
d'accordo? |
|
|