Il caimano

In realtà i pezzi su Berlusconi sono banali e scontati, serviti solo da "contentino" a quella parte della sinistra che dopo Piazza Navona e i Girotondi lo aveva eletto suo paladino. Il film (quello vero) si reggerebbe tranquillamente senza di questi. Credo che Nanni Moretti abbia volutamente rendere estremamente grottesco il personaggio di Berlusconi, abbia voluto agire di scimitarra e non di fioretto. Il suo vero pensiero lo manifesta nell'unica scena in cui interpreta se stesso e dice che ormai chi vuole sapere, già sa e all'incalzare della regista lesbica (che rappresenta la sinistra) che gli spiega quanto ci sia bisogno di un film su Berlusconi, risponde: adesso fammi cantare... ed alza il volume dello stereo per non ascoltarla più. Moretti sembra relazionarsi al popolo della sinistra come un bambino che svolge svogliatamente il compitino che la maestra gli assegna (la scena del Kapò è troppo scontata per uno che si è inventato "D'alema dì qualcosa di sinistra!"). Nel complesso però il film è gradevole, e ben girato, con delle scene tipicamente morettiane (il bimbo ossessionato dalle LEGO). Deliziosa la scena della Buy che descrive al telefono la partita del figlio "al campo grande"