Titolo originale | As You Like It |
Anno | 2006 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA, Gran Bretagna |
Durata | 127 minuti |
Regia di | Kenneth Branagh |
Attori | Romola Garai, Bryce Dallas Howard, Kevin Kline, Adrian Lester, Janet McTeer Alfred Molina, David Oyelowo, Sacha Bennett, Brian Blessed, Jonathan Broadbent, Takuya Shimada, Richard Clifford, Patrick Doyle, Gerard Horan, Richard Briers, Nobuyuki Takano, Paul Chan. |
Uscita | venerdì 1 settembre 2006 |
Distribuzione | Medusa |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,60 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 1 ottobre 2014
Kenneth Branagh torna ad adattare Shakespeare. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Golden Globes, ha vinto un premio ai SAG Awards, In Italia al Box Office As You Like It (Come vi piace) ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 280 mila euro e 97,8 mila euro nel primo weekend.
As You Like It (Come vi piace) è disponibile a Noleggio e in Digital Download
su TROVA STREAMING
Compra subito
CONSIGLIATO NÌ
|
Dopo aver esiliato il legittimo regnante, suo fratello, il duca Federico bandisce da corte anche la nipote Rosalinda, che s'inoltra nella foresta di Arden, sulle tracce del padre e dei suoi fedeli. La scortano la cugina affezionata, Celia, e il buffone di corte. Nel bosco, intanto, ha trovato rifugio anche il suo innamorato Orlando, in fuga dall'odio che gli riserva il fratello minore. Travestita da ragazzo per prudenza, Rosalinda, sotto il falso nome di Ganimede, ha così l'opportunità di mettere alla prova l'amore di Orlando, scatenando equivoci brillanti e romantiche reazioni a catena.
Kenneth Branagh, che si è da tempo prefisso la missione di far rivivere l'opera Shakespeare con i mezzi della cinematografia nella probabile convinzione che questa rappresenti il suo luogo naturale, con As You Like It (Come Vi Piace) si confronta con una commedia di ambientazione bucolica, un balletto di personaggi sul tema dell'amore romantico e, in particolare, della coppia.
Spostando l'azione dalla Francia del Seicento al Giappone dell'Ottocento, Branagh ottiene un risultato visivo superbo, che perfeziona colorando anche i protagonisti, chi color dell'Africa e chi d'Oriente. Come in un dipinto ispirato all'Arcadia, ogni cosa è elegante, armonica, musicale. Sfortunatamente, ad un incipit folgorante e dinamico, segue uno sviluppo meno ritmato, quasi esclusivamente affidato alla garanzia del dialogo.
Pièce di difficile trasposizione, concepita su commissione (as you like it) e meno ispirata di altre, ha dato comunque vita ad una delle parti femminili più ambite, quella di Rosalinda/Ganimede, che il regista consegna, con la miglior intuizione, all'ottima Bryce Dallas Howard, rivelandone il coté brillante, che fino ad ora ci ha tenuto nascosto. Il viaggio nel regno del cinema, non giova, invece, altrettanto ai personaggi di Jacques e del clown, nonostante Kevin Kline e Alfred Molina facciano del loro meglio per conferire personalità a due figure molto "scritte", portatrici di idee più che di azione.
L'epilogo, che segue Rosalinda fino alla roulotte sede del suo camerino, tra cineprese e uomini della troupe, mette in scena uno dei versi più noti della commedia, secondo cui tutto il mondo è teatro e tutti gli uomini e le donne non sono che attori, nel grande spettacolo della vita.
Il duca Federigo, dopo aver usurpato il trono del fratello, lo confina, assieme alla sua corte, nella foresta di Arden. Rosalinda, figlia dell'ex-duca, che segue la sorte del padre, assieme alla devota cugina Celia, figlia di Federigo, è innamorata di Orlando, un nobile giovane vessato dal fratello maggiore, che scappa anch'esso nella foresta dove la comunità si ritrova e dà vita ad una serie di romantici e bizzarri equivoci.
Adattamento decisamente "libero" dell'omonima commedia di Schakespeare, As you like it (Come vi piace) lascia in parte delusi e in parte esterrefatti dall'incredibile spreco di talenti attuato da un regista sul quale, fino a ieri, quasi tutti avrebbero invece messo la mano sul fuoco.
Branagh, a suo dire per omaggiarne la cultura, ambienta la storia in Giappone, tra combattimenti di sumo, attacchi di ninja, giardini zen e protagoniste in kimono: la mossa, senza dubbio originale, avrebbe però riscontrato maggior successo se questi momenti fossero stati almeno minimamente contestualizzati nel film, cosa che invece non accade, trasformando queste "cartoline dall'Oriente" in inutili orpelli che appesantiscono una sceneggiatura già discutibile. Lo script, peraltro anch'esso parzialmente rimaneggiato rispetto all'originale, non aiuta il film a decollare e il ritmo rimane basso e lento, spesso in maniera esasperante. Amleto è lontano anni luce. Il cast, ottimo in potenza, si rivela poco incisivo all'atto pratico, e, se da un lato fa piacere scoprire che la bella Bryce Dallas Howard sa anche sorridere, dall'altro è inevitabile notare un senso di smarrimento e incompiutezza nella messa in scena che incatena sequenze su sequenze, senza curarsi di creare gangli narrativi degni di tenerle assieme. Da trash d'annata il finale "metacinematografico". Sicuramente la volontà di Kenneth Branagh era di stupire e innovare ma, come si suol dire "La strada che porta all'inferno è lastricata di buone intenzioni": un tassello potrebbe essere questo film.
È quasi impossibile al giorno d'oggi vedere un testo di Shakespeare com'è stato scritto; e Kenneth Branagh, il più assiduo e fortunato divulgatore cinematografico del Bardo, non sfugge al costume corrente di ambientare i testi in cornici estravaganti. Vero è che As You Like It è una favola metastorica che non pone limiti alla fantasia; e infatti Luchino Visconti, quando la mise in scena nel dopoguerra, [...] Vai alla recensione »
Di tutti i personaggi femminili delle commedie shakespeariane, quello di Rosalinda in As You Like It è certamente uno dei più amati e ambiti. Rosalinda, che per scongiurare i pericoli di una corte ostile (suo zio Frederick ha assalito e sbaragliato suo padre Senior, esiliandolo) fugge nella foresta di Arden travestita da uomo, nel frattempo si è innamorata e ad Arden incontra l'oggetto del suo amore [...] Vai alla recensione »
È possibile trasportare un classico di William Shakespeare, Come vi pare, dall'Inghilterra del Cinquecento al Giappone dell'Ottocento? La domanda naturalmente è retorica perché la grandezza delle opere degli artisti come il Bardo si misurano proprio nella loro capacità di resistere ai maltrattamenti, alle modifiche, ai cambi per mantenere sempre vivo il loro nocciolo fondante e vero che qui, ancora [...] Vai alla recensione »
Su Shakespeare corre una voce. Che gli si possa fare di tutto, ma proprio tutto, senza guastarlo o renderlo indigesto. I registi hanno infierito, forti anche del fatto che il vecchio William, come sceneggiatore, è l'ideale: non percepisce diritti, e non viene a ficcare il naso sul set. Abbiamo avuto amleti drogati, giuliette zoccole, dodicesime notti ambientate in ogni luogo della terra, tempeste e [...] Vai alla recensione »