La bestia nel cuore

Un film che assolutamente non scorre,non appassione,una musica che non si ricorda...se ne rimane sempre al di fuori e pure annoiati.Basta con i 'figli di papà'...la Mezzogiorno ha sempre la stessa espressione !!..e la Comencini che si autoreferenzia girando un tema da un proprio libro....l'unico bravo è Lo Cascio !!

Sull' argomento, risultati decisamente superiori sono stati raggiunti da MYSTERIOUS SKIN presentato a Venezia nel 2004 e purtroppo solo qualche mese fa ha trovato modesta distribuzione nelle nostre sale. Un film crudo, intenso, senza falsi moralismi.

Un bellissimo film molto emozionante.... e poi Giovanna Mezzogiorno è una grande..

musiche perfette che fanno rimanere col fiato sospeso, non che sia un film pieno di colpi di scena, ma un film che coinvolge nell'emozioni dei personaggi. trama molto significativa complimenti al regista e alla scrittrice

e' facile distruggere quello che creano gli altri, bisognerebbe non solo annullare un lavoro ma anche saperne creare un'altro. quale sarebbe la soluzione non trattare per niente l'argomento? o ignorare che le brutte cose esistono? meglio sensibilizzare rischiando di non essere troppo chiari piuttosto che tenere la testa nella terra come gli struzzi.

lo consiglio a tutti......

La Comencini sembra faccia film soprattutto perchè ama stare tra amici. Tutti di ambito familiare, i protagonisti sono sempre belli, carini, educati, consapevoli, posseduti da infelicità controllata che non li pirta mai alla depressione o alla disperazione. Non sta bene, perderebbero la loro gradevolezzache piace tanto al pubblico per bene. La Comencini è scivolata verso problematiche sempre più inquietanti (l'omosessualità nascosta) per arrivare ora all'incesto e alle molestie in famiglia. Si affrontano problemi pesanti come macigni , ma per carità, nulla che non si possa superare con un dialogo sapiente e un franco scambio di idee. Il prossimo sarà un padre pedofilo o un fratello travestito? In un film sgangherato come questo senza baricentro come si faccia a dare la coppa Volpi alla Mezzogiorno è un mistero che si spiega solo con l'impellenza di dare un premio a qualcosa del cinema italiano così come successe qualche anno fa alla Ceccarelli e a Lo Cascio. [+]

La Comencini sembra faccia film soprattutto perchè ama stare tra amici. Tutti di ambito familiare, i protagonisti sono sempre belli, carini, educati, consapevoli, posseduti da infelicità controllata che non li pirta mai alla depressione o alla disperazione. Non sta bene, perderebbero la loro gradevolezzache piace tanto al pubblico per bene. La Comencini è scivolata verso problematiche sempre più inquietanti (l'omosessualità nascosta) per arrivare ora all'incesto e alle molestie in famiglia. Si affrontano problemi pesanti come macigni , ma per carità, nulla che non si possa superare con un dialogo sapiente e un franco scambio di idee. Il prossimo sarà un padre pedofilo o un fratello travestito? In un film sgangherato come questo senza baricentro come si faccia a dare la coppa Volpi alla Mezzogiorno è un mistero che si spiega solo con l'impellenza di dare un premio a qualcosa del cinema italiano così come successe qualche anno fa alla Ceccarelli e a Lo Cascio. Per giustificare le solite tronfie dichiarazioni televisive del direttore di Rai Cinema che non sa come contenere l'orgoglio per aver prodotto un film come questo che puntualmente nessun membro della giuria nemmeno prende in considerazione. Allora che premio avrebbero dovuto dare alla Finocchiaro, l'unico poersonaggio credibile in un film che non fa mai i conti con la plausibilità. Una per tutte. Ma lei signora Comencini hai mai preso un treno delle ferrovie del Sud-Est nel Salento?. Un discreto affollamento mi ha impedito più volte di riuscire a trovare un posto a sedere. Davvero improbabile trovare il deserto assoluto. Meno male che non ha pensato alla Circumvesuviana! [-]

Peccato perchè la trama era interessante ma la scarsa interpretazione della Mezzoggiorno non ha aiutato a far decollare il film. nonostante la Mezzoggiorno sia stata accompagnata da due fantastiche attrici (Finocchiaro e Rocca) non è riuscita a dare spessore emotivo al suo presonaggio brava a mostrare un viso sofferente, ma per il resto nulla. molti scivoloni della regia hanno fanno si che il film diventasse in alcuni momenti ridicolo ed involontariamente comico. peccato perchè la storia era molto bella. Un casta sprecato per un film deludente.

Probabilmente, chi stronca "La Bestia nel Cuore" ha dei grandi pregiudizi o non ha capito bene il film. Tutte le vicende narrate poggiano l'una sull'altra, in perfetto equilibrio. Sul finale, il parto libera Sabina da ogni dolore, compreso quello dovuto al tradimento del suo compagno. La storia "saffica" (ma io preferisco dire lesbica) è la vicenda d'amore più dolce raccontata dal film. Personalmente, trovo "La Bestia nel Cuore" il più bel film italiano degli ultimi tempi.

Ad una prima lettura, sembrerebbe proprio che un tema così delicato sia stato reso con troppa leggerezza ...ma non bisogna dimenticare che si tratta di un film. Pensare di poter rendere la sensazione straziante e totalmente sconvolgente di chi ha vissuto una situazione di questo genere è impensabile e forse sarebbe presuntuoso. La scelta migliore è quella della Comencini: non si esce dal cinema con un senso di angoscia, ma ci viene data la possibilità di riflettere, di capire come nella normalità della vita di alcuni di noi si possano nascondere problemi più comuni (tradimento e abbandono) ed altri più profondi ed indecifrabili. Si divebta più consapevoli....