www.filmcounseling.com
|
lunedì 19 settembre 2005
|
brava cristina!!!
|
|
|
|
Cara Cristina [Comencini], ho visto il tuo film e le recensioni piu’ aggressive. Quando Freud aveva presentato alla Commissione Scientifica dell’Università di Vienna la sua teoria sessuale delle nevrosi, tutti i cattedrattici viennesi non lo presero sul serio e per il Neuropatologo viennese fu uno smacco. Così lo stesso fu’ per la “l’Interpretazione de sogni” del 1899. Dovette scrivere un altro libretto, .. “il sogno” nel 1900, per spiegare che cosa voleva dire nel libro dell’anno precedente. Il successo per Freud venne dopo. Come credo per il tuo film.
Stai tranquilla, queste cose vanno digerite.
Infatti Freud aveva cercato di parlare loro con un linguaggio forbito: ecco quindi le ragioni di parlar di Edipo! Vedi, in qualche recensione ho visto parlare di “Incesto” e non di “pedofilia”.
[+]
Cara Cristina [Comencini], ho visto il tuo film e le recensioni piu’ aggressive. Quando Freud aveva presentato alla Commissione Scientifica dell’Università di Vienna la sua teoria sessuale delle nevrosi, tutti i cattedrattici viennesi non lo presero sul serio e per il Neuropatologo viennese fu uno smacco. Così lo stesso fu’ per la “l’Interpretazione de sogni” del 1899. Dovette scrivere un altro libretto, .. “il sogno” nel 1900, per spiegare che cosa voleva dire nel libro dell’anno precedente. Il successo per Freud venne dopo. Come credo per il tuo film.
Stai tranquilla, queste cose vanno digerite.
Infatti Freud aveva cercato di parlare loro con un linguaggio forbito: ecco quindi le ragioni di parlar di Edipo! Vedi, in qualche recensione ho visto parlare di “Incesto” e non di “pedofilia”. Perché quando questi drammi accadono, .. per raccontare i contenuti emotivi e i sentimenti, .. Freud ha abituato la Borghesia alla vecchia canzone dell’Edipo. Hanno in mente lo psicologismo da salotto per cui se una persona nella sua infanzia incontra un pedofilo, .. non può avere problemi!! Magari una soluzione al problema sessuale è la relazione omosessuale, non completamente capita e messa in atto. Un'altra può essere a volte la tossicodipendenza! Riguardo all’emersione del problema di Sabina al momento della gravidanza, .. ovviamente riguarda non tanto “il tema edipico” [ci devono essere giornalisti che hanno analisti poco aggiornati!!! ….] ma riguarda invece il tema dell’attaccamento!!
Mi sembra che gli attori abbiano fatto un buon lavoro. Cara Cristina, .. ancora complimenti! Molto struggente questa atmosfera americana, …soprattutto per la lingua americana, .. una lingua diversa che lenisce e rende vivibile, questo dolore, italiano, compostamente rappresentato dal bravo Lo Cascio. Le donne di questo film sono magnifiche, e recitano con grande sensibilità e coinvolgimento.
Credo sia importante sottolineare che più un film mette a nudo problematiche antiche e comuni a molte persone, piu’ il film puo’ essere attaccato da critiche perchè smuove emozioni sopite. Nella storia un altro film aveva suscitato critiche forti: “Arancia Meccanica”. Era stato ritirato dalla distribuzione su espressa richiesta di S. Kubrick. Era subissato da proteste per aver istigato bande di giovani a violentare persone in giro come nel film.
Qui il film spinge a ricordare, un po’ come il sogno di Sabina … e non tutte le Sabine e i Daniele vogliono ricordare! www.marcolongofabrizio.it
[-]
|
|
[+] lascia un commento a www.filmcounseling.com »
[ - ] lascia un commento a www.filmcounseling.com »
|
|
d'accordo? |
|
pulcia
|
domenica 18 settembre 2005
|
niente di speciale
|
|
|
|
Come al solito vado al cinema e ne esco senza entusiasmo. Certo, qualche colpo di scena, come la relazione lesbica tra la Finocchiaro e la Rocca (sono le due che ho apprezzato di più), ma per il resto sapevo esattamente che cosa aspettarmi dalla Mezzogiorno. Le solitw scenate drammatiche che si concludono con una gravidanza problematica ed il tradimento del compagno, il quale, poi, ho trovato proprio poco espressivo in proporzione inversa con l'essere palestrato... Il dramma dell'incesto non fa piangere, anzi, peggio ancora, non mi ha suscitato alcuna emozione, se non quella di aspettare di vedere che cosa succedeva alle due lesbiche. Doveva essere un intermezzo comico per esorcizzare il tragico.
[+]
Come al solito vado al cinema e ne esco senza entusiasmo. Certo, qualche colpo di scena, come la relazione lesbica tra la Finocchiaro e la Rocca (sono le due che ho apprezzato di più), ma per il resto sapevo esattamente che cosa aspettarmi dalla Mezzogiorno. Le solitw scenate drammatiche che si concludono con una gravidanza problematica ed il tradimento del compagno, il quale, poi, ho trovato proprio poco espressivo in proporzione inversa con l'essere palestrato... Il dramma dell'incesto non fa piangere, anzi, peggio ancora, non mi ha suscitato alcuna emozione, se non quella di aspettare di vedere che cosa succedeva alle due lesbiche. Doveva essere un intermezzo comico per esorcizzare il tragico..ma perchè? Alla fine, devo dire, che è stata una scelta azzeccata, dal momento che era la parte più interessante...ma allora sembra quasi che l'argomento centrale, il fulcro, si sia perso da qualche parte. Troppo ovvio il tradimento, dal momento in cui appare la ragazza che saluta Franco. Troppo ovvie le reazioni della Mezzogiorno, consolidate ormai dall'Ultimo Bacio (il fatto poi del tradimento e della gravidanza quasi non cambia tra i due film). Alla fine, diciamo che il messaggio è che la vta va avanti...ma a giudicare dalla faccia della protagonista, sebbene a parole il messaggio voglia essere positivo, le immagini danno tutt'altra impressione...
No, non mi ha emozionata. Il tragicomico per eccellenza è quello che è riuscito a creare Benigni ne La vita è bella. Lì aveva un senso, una continuità. Qui, a mio parere, no.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pulcia »
[ - ] lascia un commento a pulcia »
|
|
d'accordo? |
|
kalina
|
venerdì 16 settembre 2005
|
andate a vederlo!
|
|
|
|
Il dubbio sorge: la Gandolfi ha visto il film fino alla fine? La frase finale merita di essere tenuta a mente: "le cicatrici non sono una malattia". Non bisogna lasciarsi distruggere dal passato, bisogna guardare avanti. Film delicato, costruito bene, bella foto. L'incubo non è originale, il corpo che si ricorda di quanto è stato dimenticato, invece, sì. Per quanto riguarda l'abitudine di mescolare due o più intrecci (uno tragico e un altro comico), ci avevano già pensato tra gli altri anche i classici inglesi e spagnoli. L'effetto ottenuto è quello di rendere meno opprimente la tragedia. Perché voler stroncare ad ogni costo un film così bello?
[+] basta
(di spillo71)
[ - ] basta
|
|
[+] lascia un commento a kalina »
[ - ] lascia un commento a kalina »
|
|
d'accordo? |
|
mbiri
|
venerdì 16 settembre 2005
|
mhhh
|
|
|
|
ciao,ho visto il film ieri e ke delusione...nn ho trovato una della migliori G.Mezzogiorno...ma una grande finocchiaro e un ottimo lo cascio e boni...
|
|
[+] lascia un commento a mbiri »
[ - ] lascia un commento a mbiri »
|
|
d'accordo? |
|
babi
|
venerdì 16 settembre 2005
|
controcorrente..
|
|
|
|
Ho deciso di scrivere dopo aver letto la recensione di questo film,valutato con un "assolutamente no"...
ritengo che sia un film non molto semplice per la difficoltà nel rappresentare il problema dell'abuso dei minori ma ritengo se la siano cavata bene gli attori in questo film,un premio come interpretazione al fratello Daniele,buona parte anche del regista (intendo quello che recita nel film) e buona anche la parte ironica della Finocchiaro che spezzava la serietà e la profondità di questo film.
Inoltre per persone che possono essere andate incontro a questo problema nella vita reale ,nel momento del racconto dei protagonisti,molto emozionante..
Partenza un pò lenta ma alla fine un buon film profondo.
[+]
Ho deciso di scrivere dopo aver letto la recensione di questo film,valutato con un "assolutamente no"...
ritengo che sia un film non molto semplice per la difficoltà nel rappresentare il problema dell'abuso dei minori ma ritengo se la siano cavata bene gli attori in questo film,un premio come interpretazione al fratello Daniele,buona parte anche del regista (intendo quello che recita nel film) e buona anche la parte ironica della Finocchiaro che spezzava la serietà e la profondità di questo film.
Inoltre per persone che possono essere andate incontro a questo problema nella vita reale ,nel momento del racconto dei protagonisti,molto emozionante..
Partenza un pò lenta ma alla fine un buon film profondo..
consiglio di vederlo..
[-]
|
|
[+] lascia un commento a babi »
[ - ] lascia un commento a babi »
|
|
d'accordo? |
|
ezio99
|
giovedì 15 settembre 2005
|
diseducativo
|
|
|
|
Un passo falso della Mezzogiorno, comunque brava e intensa, malgrado questo film. Film, ad esser gentili, diseducativo. La banalità dei dialoghi e delle situazioni è pari (in negativo), soltanto alla drammaticità, quasi sacralità, del tema affrontato. La psicologia dei personaggi risulta al limite del grottesco, o del farsesco; non a caso, ad un certo punto, si vede il regista di una serie tv interrogarsi sulla credibilità delle battute, e gli attori, appena fuori scena, scoppiare a ridere.
Un tema archetipico come l'incesto meritava scelte stilistiche altrettanto coraggiose, quasi un proprio dominio semantico, entro il quale poter, con difficoltà e umiltà, tratteggiare i vissuti e la fenomenologia di un dramma psicologico.
[+]
Un passo falso della Mezzogiorno, comunque brava e intensa, malgrado questo film. Film, ad esser gentili, diseducativo. La banalità dei dialoghi e delle situazioni è pari (in negativo), soltanto alla drammaticità, quasi sacralità, del tema affrontato. La psicologia dei personaggi risulta al limite del grottesco, o del farsesco; non a caso, ad un certo punto, si vede il regista di una serie tv interrogarsi sulla credibilità delle battute, e gli attori, appena fuori scena, scoppiare a ridere.
Un tema archetipico come l'incesto meritava scelte stilistiche altrettanto coraggiose, quasi un proprio dominio semantico, entro il quale poter, con difficoltà e umiltà, tratteggiare i vissuti e la fenomenologia di un dramma psicologico. La regista sguazza invece con pochezza in storie di infedeltà, separazioni e amori lesbici, che non c'è modo di capire che cosa abbiano a che fare con il dramma raccontato, il quale finisce ovviamente per finire sullo sfondo, tra le risa della sala.
Un'ottima occasione completamente perduta di guardare ad un tema assai complesso, magari trasmettendo la fiducia che ogni dramma personale può essere convertito in tragedia, recuperandone le valenze collettive ed esistenziali.
Infine, una nota di demerito per l'esposizione di tanti stereotipi senza spessore: gli uomini deboli, o incestuosi, o infedeli; le donne impotenti, o infelici, o vittime. Complimenti!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ezio99 »
[ - ] lascia un commento a ezio99 »
|
|
d'accordo? |
|
anonimo
|
martedì 13 settembre 2005
|
ravanare nel torbido??? ma che dici?
|
|
|
|
effettivamente ci pensa già la televisione a "ravanare nel torbido", ma lo fa con piacere, la notizia quanto più è torbida tanto più viene raccontata con gusto.. la televisione racconta il torbido in maniera oscena.. menomale che ogni tanto il cinema affronta con coraggio temi così difficili, ridando dignità agli stessi troppo spesso 'violentati' dal gusto per la notizia torbida. è un film che parla alle coscienze, non condivido nemmeno il commento della Gandolfi, a volte temi così drammatici nella vita di tutti i giorni si intrecciano con la quotidianità, e anche il tradimento che tanto ci sconvolge si ridimensiona di fronte all'enormità di certi drammi. bello quindi l'accostamento dei rispettivi 'drammi quotidiani', le acque torbide si mescolano è inevitabile.
[+]
effettivamente ci pensa già la televisione a "ravanare nel torbido", ma lo fa con piacere, la notizia quanto più è torbida tanto più viene raccontata con gusto.. la televisione racconta il torbido in maniera oscena.. menomale che ogni tanto il cinema affronta con coraggio temi così difficili, ridando dignità agli stessi troppo spesso 'violentati' dal gusto per la notizia torbida. è un film che parla alle coscienze, non condivido nemmeno il commento della Gandolfi, a volte temi così drammatici nella vita di tutti i giorni si intrecciano con la quotidianità, e anche il tradimento che tanto ci sconvolge si ridimensiona di fronte all'enormità di certi drammi. bello quindi l'accostamento dei rispettivi 'drammi quotidiani', le acque torbide si mescolano è inevitabile. grazie a Cristina Comencini per averci regalato un film così umano e ben fatto, finalmente.
[-]
[+] condivido
(di )
[ - ] condivido
|
|
[+] lascia un commento a anonimo »
[ - ] lascia un commento a anonimo »
|
|
d'accordo? |
|
pin
|
martedì 13 settembre 2005
|
emozionante
|
|
|
|
Bello, intenso, drammatico e molto vero, almeno così l'ho trovato. Un po' lento nella parte iniziale, lento in generale direi, narrativo, un film che ti conduce, senza la pretesa di voler essere didascalico. Ê il racconto di una storia, ma più esattamente di un frammento di vita, quasi un modello, un pezzo preso a esempio. Credo che la sintesi della narrazione stia tutta nelle parole di Daniele, il fratello, quando scrive a Sabina dicendole che finalmente ha capito che è ora di vivere la vita: una cicatrice non è una malattia, si continua a vivere. Ê un messaggio positivo, senza voler essere a tutti i costi a lieto fine.
La riconcilizione tra Sabina e Franco è l'accettazione della vita di nuovo, non subita, ma vissuta nella sua realtà, fatta di sbagli, di cadute, di scivoloni, ma nella quale le cose davvero importanti, vengono valutate.
[+]
Bello, intenso, drammatico e molto vero, almeno così l'ho trovato. Un po' lento nella parte iniziale, lento in generale direi, narrativo, un film che ti conduce, senza la pretesa di voler essere didascalico. Ê il racconto di una storia, ma più esattamente di un frammento di vita, quasi un modello, un pezzo preso a esempio. Credo che la sintesi della narrazione stia tutta nelle parole di Daniele, il fratello, quando scrive a Sabina dicendole che finalmente ha capito che è ora di vivere la vita: una cicatrice non è una malattia, si continua a vivere. Ê un messaggio positivo, senza voler essere a tutti i costi a lieto fine.
La riconcilizione tra Sabina e Franco è l'accettazione della vita di nuovo, non subita, ma vissuta nella sua realtà, fatta di sbagli, di cadute, di scivoloni, ma nella quale le cose davvero importanti, vengono valutate.
Brava lei, la Mezzogiorno, bravissima la Rocca e anche la Finocchiaro, sempre troppo svalultata in ruoli marginali, una grande!
Belli anche gli incastri di storie che si intravedono, soprattutto la nascente amicizia tra Franco e Andrea, il regista: rapporto nato dall'ostilità, dal fronteggiarsi di due personalità forti che sanno però dialogare, perchè hanno parole da mettere in un dialogo.
Personalità che escono dalla narrazione, si confondono con la nostra vita quotidiana, con il reale dei sentimenti contrastati che affrontiamo ogni giorno, solo alcuni, tra tanti...
Davvero bello...nessun agettivo potrebbe essere più adatto!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a pin »
[ - ] lascia un commento a pin »
|
|
d'accordo? |
|
liberato russo
|
lunedì 12 settembre 2005
|
mezzogiorno...di fuoco!
|
|
|
|
BEN RIUSCITO IL FILM DELLA COMENCINI "LA BESTIA NEL CUORE", CON UN OTTIMA INTERPRETAZIONE DI GIOVANNA MEZZOGIORNO CHE MERITA TUTTO IL SUCCESSO CHE HA AVUTO IN QUESTI GIORNI ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA. TUTTO IL CAST, IN REALTA', MERITA UN PLAUSO, IN PARTICOLAR MODO LA "TRAGICOMICA" ANGELA FINOCCHIARO CHE E' RIUSCITA NELL'INTENTO DI FAR RIDERE E SUBITO DOPO PIANGERE IL PUBBLICO... ECCELLENTE, DIREI, LA NON FACILE PARTE ASSEGNATA ALLA ROCCA, CHE CON CAPACITA' ISTRIONICHE DAVVERO PARTICOLARI, SI è CALATA A PIENO NEL PERSONAGGIO ASSEGNATOLE.
LA REGIA DELLA COMENCINI MERITA UN 9 PIENO, SIA PER LA SCELTA DEGLI ATTORI, CHE PER LA SCELTA DEGLI AMBIENTI IN CUI ESSI SI MUOVONO! CHE DIRE... SENZA DUBBIO IL LIBRO RIESCE MEGLIO ANCORA DEL FILM A DESCRIVERE SITUAZIONI APPARTENENTI AD UN DRAMMA INTERIORE A DIR POCO IMBARAZZANTE, MA NON CREDO CHE DIETRO LA MACCHINA CINEMATOGRAFICA SI SAREBBE RISUCITO A FAR DI MEGLIO.
[+]
BEN RIUSCITO IL FILM DELLA COMENCINI "LA BESTIA NEL CUORE", CON UN OTTIMA INTERPRETAZIONE DI GIOVANNA MEZZOGIORNO CHE MERITA TUTTO IL SUCCESSO CHE HA AVUTO IN QUESTI GIORNI ALLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA. TUTTO IL CAST, IN REALTA', MERITA UN PLAUSO, IN PARTICOLAR MODO LA "TRAGICOMICA" ANGELA FINOCCHIARO CHE E' RIUSCITA NELL'INTENTO DI FAR RIDERE E SUBITO DOPO PIANGERE IL PUBBLICO... ECCELLENTE, DIREI, LA NON FACILE PARTE ASSEGNATA ALLA ROCCA, CHE CON CAPACITA' ISTRIONICHE DAVVERO PARTICOLARI, SI è CALATA A PIENO NEL PERSONAGGIO ASSEGNATOLE.
LA REGIA DELLA COMENCINI MERITA UN 9 PIENO, SIA PER LA SCELTA DEGLI ATTORI, CHE PER LA SCELTA DEGLI AMBIENTI IN CUI ESSI SI MUOVONO! CHE DIRE... SENZA DUBBIO IL LIBRO RIESCE MEGLIO ANCORA DEL FILM A DESCRIVERE SITUAZIONI APPARTENENTI AD UN DRAMMA INTERIORE A DIR POCO IMBARAZZANTE, MA NON CREDO CHE DIETRO LA MACCHINA CINEMATOGRAFICA SI SAREBBE RISUCITO A FAR DI MEGLIO.
COMPLIMENTI! E COMPLIMENTI AL NOSTRO CINEMA ITALIANO CHE QUANDO VUOLE SA STARE TRA LE "ECCELLENZE"!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a liberato russo »
[ - ] lascia un commento a liberato russo »
|
|
d'accordo? |
|
adorino
|
lunedì 12 settembre 2005
|
mancava un asino che vola
|
|
|
|
L'abuso di due figli da parte del padre. Una madre sottomessa. L'amica cieca e lesbica. L'altra amica abbandonata dal marito per una graziosa e sexy ventenne. L'attore di teatro che cede alle lusinghe della tv. Il regista fallito. Un tradimento a capodanno.
Dimentico qualcosa?
Volpi alla Mezzogiorno ingiustificabile se non per motivi politici.
La Finocchiaro é sempre brava.
|
|
[+] lascia un commento a adorino »
[ - ] lascia un commento a adorino »
|
|
d'accordo? |
|
|