mk
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lunedì 31 dicembre 2007
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molto forte, molto bello
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mi è piaciuto molto. tema forte, affrontanto con coraggio.molto bello.
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il fede
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venerdì 9 novembre 2007
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da buttare
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ma imparare a parlare prima di fare gli attori/attrici?
solito film italiano da buttare al macero.
Ma i soldi delle mie tasse sono serviti a fare questo film?
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cris
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giovedì 11 ottobre 2007
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w fellini
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vEDI COSA GLI FAREI AI fottuti critici? ricordate fellini...chi non ha avuto niente nell'arte dovrebbe semplicemente tacere...feccia!
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fra
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venerdì 14 settembre 2007
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...
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Molto commovente, ben costruito, EMOZIONANTE.
Bravissima la Mezzogiorno!!
Incredibile
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gk
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lunedì 27 agosto 2007
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uno dei film più belli
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un film intenso, pieno di significati per la famiglia, per i ricordi,
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flavio 86
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lunedì 2 luglio 2007
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il dramma del passato
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Tratto dall'omonimo romanzo della stessa comencini,la bestia nel cuore racconta la drammatica vicenda della violenza sessuale minorile,già forte di suo,ma ancor più drammatica se è il proprio padre a fare abuso sessualmente dei figli.Il film sembra già dall'inizio mettere in chiaro le cose..La mezzogiorno(ottima la sua interpretazione)a distanza di anni dalla morte dei genitori sente di esserne rimasta indifferente,di non sentire la mancanza dei genitori,fa sogni strani,e cerca di ricordare cose che ha rimosso dalla sua testa,per chiarire questo suo problema và dal fratello in inghilterra e li' verrà a galla la traumatica vicenda.Promuovo il film della comencini perchè ha trattato tematiche forti con dei pesonaggi psicologicamente molto strani(un lo cascio ancora sotto choc a distanza di anni),da notare che il film non si basa solo sulla storia dello stupro,anche se è quella principale)ma approfondisce anche l'omosessualità(la coppia rocca-finocchiaro)il tradimento(più di uno in questo film) e il perdono del tradimento.
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Tratto dall'omonimo romanzo della stessa comencini,la bestia nel cuore racconta la drammatica vicenda della violenza sessuale minorile,già forte di suo,ma ancor più drammatica se è il proprio padre a fare abuso sessualmente dei figli.Il film sembra già dall'inizio mettere in chiaro le cose..La mezzogiorno(ottima la sua interpretazione)a distanza di anni dalla morte dei genitori sente di esserne rimasta indifferente,di non sentire la mancanza dei genitori,fa sogni strani,e cerca di ricordare cose che ha rimosso dalla sua testa,per chiarire questo suo problema và dal fratello in inghilterra e li' verrà a galla la traumatica vicenda.Promuovo il film della comencini perchè ha trattato tematiche forti con dei pesonaggi psicologicamente molto strani(un lo cascio ancora sotto choc a distanza di anni),da notare che il film non si basa solo sulla storia dello stupro,anche se è quella principale)ma approfondisce anche l'omosessualità(la coppia rocca-finocchiaro)il tradimento(più di uno in questo film) e il perdono del tradimento..insomma temi forti
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peppe
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domenica 1 luglio 2007
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un film di grandi pretese e pochi risultati
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La regista Comencini, probabilmente inspirata da alcuni fatti di cronaca, decide di mettersi alla prova in una pellicola dalla temetica difficile, ostica da trattare, dai toni cupi: la pedofilia incestuosa. Nel farlo, però, ben presto dimentica la delicatezza dell'argomento e con sommario approfondimento psicologico confeziona un irreale e meccanico film pseudo-drammatico che si allontana parecchio dallo scrutare intelligentemente l'animo umano, trasformandosi in un mix di fredde emozioni stereotipate. Non vi è profondità nei personaggi, che sembrano tutti dover recitare un ruolo ben definito, schematico, studiato a tavolino. Sabina, la protagonista, è ossessionata dal suo passato, ma di un'ossesione finta, poco credibile, che sin dall'inizio del film appare forzata, come lo è anche lo svilupparsi della storia, prevedibile e decisamente superficiale.
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La regista Comencini, probabilmente inspirata da alcuni fatti di cronaca, decide di mettersi alla prova in una pellicola dalla temetica difficile, ostica da trattare, dai toni cupi: la pedofilia incestuosa. Nel farlo, però, ben presto dimentica la delicatezza dell'argomento e con sommario approfondimento psicologico confeziona un irreale e meccanico film pseudo-drammatico che si allontana parecchio dallo scrutare intelligentemente l'animo umano, trasformandosi in un mix di fredde emozioni stereotipate. Non vi è profondità nei personaggi, che sembrano tutti dover recitare un ruolo ben definito, schematico, studiato a tavolino. Sabina, la protagonista, è ossessionata dal suo passato, ma di un'ossesione finta, poco credibile, che sin dall'inizio del film appare forzata, come lo è anche lo svilupparsi della storia, prevedibile e decisamente superficiale. Mancando di spessore l'evoluzione e la descrizione dei personaggi, la regista è costretta a dover fronteggiare il problema inserendo dei dialoghi fittizi a scopo esplicativo (come ad esempio quello tra Sabina e il fratello) che danneggiano enormemente il fluire della storia e allo stesso tempo interrompono il ritmo narrativo cha appare già abbastanza lento. Sicuramente è buffo e poco prefessionele l'inserimento, in una pellicola dalla tematica coraggiosa e "aperta", di ripetuti e sciocchi clichè, come quello del "marito traditore", della superiorità emotiva e psicologica della donna, addirittura dell'omosessualità femminile, vista esclusivamente come un ripiego, un rifugio dal cattivo mondo maschile, piuttosto che come una libera scelta sessuale. A questo punto ci si chiede il motivo dell'inserimento del tema "omosessualità" in un contesto che difficilmente si adegua ad esso, causando la compresenza di più argomenti di riflessione, scoordinati tra essi e male concateneti nel corso del film. Il rapporto lesbico tra le due amiche di Sabina appare anche esso fin troppo spicciolo, forzato sin dal suo sbocciare e reso quasi grottesco dall'inserimento di interludi comici che stonano con la drammaticità fin troppo ostentata di alcune scene. Nessun attore riesce a cogliere sino in fondo l'essenza del proprio personaggio, ma forse proprio perchè ogni personaggio manca di quell'essenza, di quella umanità, è nato esclusivamente dalla carta e piatto come la carta recita monotono le sue battute. Date queste premesse è davvero triste che un film venga osannato dalla critica con candidature e premi, esclusivamente per le presumibili buone intenzioni di partenza di cui è frutto, quasi come se questo bastasse a renderlo degno di lode. Ci vuole ben altro per colpire il cuore e la sensibilità di chi va al cinema, ci vuole quel minimo di sana genialità che trasforma un cibo precotto in una specialità culinaria, e questo alla Comencini manca.
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fortunato
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giovedì 28 giugno 2007
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un bel thriller psicologico
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un terribile dramma familiare ben raccontato e rivissuto attraverso i vari flash-back. In parallelo altri temi, come il lesbismo e il tradimento, sono ben trattati. Un film che è un thriller psicologico perchè fa immedesimare lo spettatore nei pensieri e nelle angosce dei protagonisti. Indimenticabile la scena in cui Daniele rivela il suo dramma alla sorella!
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suncrown
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domenica 29 ottobre 2006
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emozioni.
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Intenso ed emozionante....piu' che le azioni e i fatti qui parlano i pensieri nascosti dietro gli sguardi :la "bestia" osservata dall'interno attraverso la psicologia delicata, complessa e dirompente di due fratelli...altro non sono che tutti noi con le nostre rispettive "bestie"...Ma la "bestia" non ti "uccidera'" se vorrai , perche' si puo' sempre guardare oltre senza dimenticare.
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rosbad9
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mercoledì 20 settembre 2006
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la noia nel cuore
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Film assolutamente non riuscito, che non convince per il modo in cui cerca di descrivere un'umanità minata da una violenza terribile. La trama si snoda in modo confuso e frammentario ed il ricorso sistematico al flashback, contribuisce a rendere ulteriormente pesante una storia che appare sin da subito, male strutturata.
Con tali premesse la bestia nel cuore può esser considerata la peggior prova cinematografica di una regista, che si è sempre contraddistinta per intelligenza ed ironia.
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