vale '93
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martedì 31 marzo 2009
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the passion,un'altra versione della storia di gesù
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Ho dato tre stelle al film,e non meno come volevo fare inizialmente,per due motivi:uno,apprezzo davvero tanto l'immane sforzo che hanno fatto tutti gli attori per recitare in aramaico antico e in alcune parti anche in latino,perchè al giorno d'oggi è già difficile vedere un attore che sappia parlare la sua lingua(non tutti ovviamente)..Due,alcune parti sono prese passo passo dalla Bibbia,come l'episodio nel giardino delgi ulivi in cui mentre Gesù parla col Demonio,compare un serpente che viene successivamente calpestato da Gesù.L'uso dei simboli viene molto valorizzato,si rappresentano alcuni concetti con simboli e metafore,che però devono essere interpretate correttamente dal pubblico...Il diavolo poi viene rappresentato con il volto nè da uomo nè da donna,questo per dire che il "male" non ha sesso.
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Ho dato tre stelle al film,e non meno come volevo fare inizialmente,per due motivi:uno,apprezzo davvero tanto l'immane sforzo che hanno fatto tutti gli attori per recitare in aramaico antico e in alcune parti anche in latino,perchè al giorno d'oggi è già difficile vedere un attore che sappia parlare la sua lingua(non tutti ovviamente)..Due,alcune parti sono prese passo passo dalla Bibbia,come l'episodio nel giardino delgi ulivi in cui mentre Gesù parla col Demonio,compare un serpente che viene successivamente calpestato da Gesù.L'uso dei simboli viene molto valorizzato,si rappresentano alcuni concetti con simboli e metafore,che però devono essere interpretate correttamente dal pubblico...Il diavolo poi viene rappresentato con il volto nè da uomo nè da donna,questo per dire che il "male" non ha sesso.L'unica cosa che fa perdere qualche stella al film è l'eccessiva presenza della violenza,specialmente nella scena della flagllazione di Gesù.Credo che così molta gente si sia resa conto di cosa voglia veramente dire sopportare un tale supplizio,ma comunque nn credo fosse necessario essere così crudi nella rappresentazione di certe scene.Per il resto,come ho già detto,recitazione ottima e bei paesaggi,ma rimane comunque un film da interpretare e capire...Io preferisco il film Jesus,un film tranquillo e ben realizzato che nn ha bisogno di esagerare con le torture per trasmettere il messaggio di Gesù.Nel complesso un film sufficente,ma nn ottimo...
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joker 91
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lunedì 30 settembre 2013
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il cristo di gibson
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Mel Gibson ci presenta le ultime ore di vita di gesù di Nazareth con un realismo che soltanto una mente come quella del regista premio oscar di Braveheart poteva concepire. Jim Caviezel interpreta alla perfezione la sofferenza del cristo addossatosi tutte le colpe di una umanità malata e meschina che ancora oggi lo tradisce senza ritegno,la scelta dell'aramaico non è casuale in quanto Gibson ci vuole portare in quell'epoca cruda spietata e violenta con un realismo ripeto di tutto rispetto.
Il film è una parabola sulla sofferenza rappresentata in modo straziante,i pareri discordanti dimostrano lo spessore di questa pellicola,un cast di tutto rispetto con una Rosalinda Celentano superlativa e una ambientazione perfetta dove l'epoca antica è rappresentata nel dettaglio senza errori-dalle ambientazione ai comportamenti umani.
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Mel Gibson ci presenta le ultime ore di vita di gesù di Nazareth con un realismo che soltanto una mente come quella del regista premio oscar di Braveheart poteva concepire. Jim Caviezel interpreta alla perfezione la sofferenza del cristo addossatosi tutte le colpe di una umanità malata e meschina che ancora oggi lo tradisce senza ritegno,la scelta dell'aramaico non è casuale in quanto Gibson ci vuole portare in quell'epoca cruda spietata e violenta con un realismo ripeto di tutto rispetto.
Il film è una parabola sulla sofferenza rappresentata in modo straziante,i pareri discordanti dimostrano lo spessore di questa pellicola,un cast di tutto rispetto con una Rosalinda Celentano superlativa e una ambientazione perfetta dove l'epoca antica è rappresentata nel dettaglio senza errori-dalle ambientazione ai comportamenti umani. L'unica pecca del film che toglie il capolavoro pieno a mio parere è il finale con una resurrezzione troppo sbrigativa e senza vere emozioni. Un film crudo e reale-da far girare a scuola
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riccardo76
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giovedì 22 settembre 2011
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la passione condivisa dallo spettatore
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Uno dei film che ha fatto più discutere nella storia del cinema, tanto amato, quanto odiato dal pubblico e dalla critica, La Passione di Cristo è senza dubbio il capolavoro di Mel Gibson, la sua opera più complessa e ambiziosa, in cui ha messo veramente l'anima. L'intento del regista è quello di riprodurre in tempo reale la Passione di Gesù con una ricerca maniacale del realismo. A tal proposito l'elemento che risalta maggiormente è l'idea di utilizzare la lingua autoctona dell'epoca, girando l'intero film in aramaico e latino, e costringendo così sceneggiatore ed attori ad un duro lavoro di preparazione; un'operazione mai vista prima nella storia del cinema, finora ripetuta soltanto dallo stesso Gibson in Apocalypto, con l'utilizzo della lingua Maya.
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Uno dei film che ha fatto più discutere nella storia del cinema, tanto amato, quanto odiato dal pubblico e dalla critica, La Passione di Cristo è senza dubbio il capolavoro di Mel Gibson, la sua opera più complessa e ambiziosa, in cui ha messo veramente l'anima. L'intento del regista è quello di riprodurre in tempo reale la Passione di Gesù con una ricerca maniacale del realismo. A tal proposito l'elemento che risalta maggiormente è l'idea di utilizzare la lingua autoctona dell'epoca, girando l'intero film in aramaico e latino, e costringendo così sceneggiatore ed attori ad un duro lavoro di preparazione; un'operazione mai vista prima nella storia del cinema, finora ripetuta soltanto dallo stesso Gibson in Apocalypto, con l'utilizzo della lingua Maya. Ma la ricerca del realismo è soprattutto nella rappresentazione della passione stessa, caratterizzata da scene di violenza esplicita inaudita, mai apparse prima in un film drammatico. Il regista riprende con insistenza ogni singola percossa da frusta o flagello sul corpo inerme di Gesù ed ogni singola goccia di sangue versata. Questo fatto ha portato alcuni critici a considerare il film come un horror; si è parlato addirittura di pornografia della violenza, della quale il regista si compiacerebbe. Che Gibson sia sempre stato propenso alla rappresentazione della violenza è un dato di fatto, ma questo non implica che qui essa sia fine a se stessa. Attraverso questo stratagemma egli infatti riesce a trasferire sullo spettatore il dolore provato da Cristo minuto dopo minuto, rendendolo partecipe delle inaudite e interminabili sofferenze.Tanto più il dolore è atroce e perpetrato, tanto più lo spettatore si rende conto della forza e della grandezza di Gesù, che si fa carico di tutti i peccati dell'umanità al fine di redimerla Sta proprio in ciò la straordinarietà del film: mai un regista era riuscito a far immedesimare così tanto lo spettatore in un personaggio, rendendolo partecipe delle proprie emozioni. Uscendo dal cinema il pubblico è sconvolto e provato, poiché ha vissuto sulla propria carne la Passione di Cristo.
La raffigurazione di Satana, poi, interpretato da una bravissima Rosalinda Celentano, è una delle migliori che siano mai apparse sul grande schermo. Davvero inquietante, grazie soprattutto al suo sguardo penetrante, e al "bambino" dai tratti di un vecchio che tiene in braccio. Spettacolare è la scena del grido, appena Cristo muore, simbolo di una sconfitta di gigantesche proporzioni, che determina la vittoria definitiva del bene sul male.Peccato invece per la scelta delle altre attrici italiane, che a mio avviso non sono all'altezza del resto del cast, soprattutto Monica Bellucci - che comunque qui dà il meglio di sé (che è ben poco) - e in parte anche Claudia Gerini, che non rende totalmente giustizia al suo personaggio (la moglie di Pilato). Comunque queste piccolissime pecche sono granelli di sabbia in un mare di bellezza e potenza, quale è questo film.
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piernelweb
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sabato 20 ottobre 2007
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il cristo di gibson
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Probabilmente il film più controverso dell'ultimo decennio, un pò per il soggetto così sacro per l'umanità intera che solo a pensare di farne un film inevitabilmente si sconfina nella blasfemia, un pò per i modi, così ineditamente gore e violenti, che Gibson utilizza per la sua rappresentazione. Si può obbiettare su tutto ciò che "La Passione di Cristo" contiene, ma la simbiosi tra il martirio fisico e l'integgerimità ad una fede divina è un atto cinematografico straordinariamente riuscito e simbolicamente con pochi precedenti. Il sangue, il dolore, la preghiera ripetutamente reiterati divengono un linguaggio espressivo che travalica l'importanza della narrazione e delle sue regole, arrivando direttamente al significato più intimo del sacrificio di Cristo.
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Probabilmente il film più controverso dell'ultimo decennio, un pò per il soggetto così sacro per l'umanità intera che solo a pensare di farne un film inevitabilmente si sconfina nella blasfemia, un pò per i modi, così ineditamente gore e violenti, che Gibson utilizza per la sua rappresentazione. Si può obbiettare su tutto ciò che "La Passione di Cristo" contiene, ma la simbiosi tra il martirio fisico e l'integgerimità ad una fede divina è un atto cinematografico straordinariamente riuscito e simbolicamente con pochi precedenti. Il sangue, il dolore, la preghiera ripetutamente reiterati divengono un linguaggio espressivo che travalica l'importanza della narrazione e delle sue regole, arrivando direttamente al significato più intimo del sacrificio di Cristo. Le brevi sequenze che si alternano all'interminabile via crucis riacquistano così il vigore e la verginità dispersa da secolari e asettiche ripetizioni evangeliche: squarci memorabili di cinema e di passione per lo stesso. La scelta dell'aramaico si coniuga perfettamente alle ideee di Gibson e Caviezel è la perfetta icona del martirio. Credenti o meno, un film incredibilmente importante.
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paolo ciarpaglini
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giovedì 27 dicembre 2007
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la passione di cristo.
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Non sono un credente, ci tengo a precisarlo, ma Gesù è storia. Se giudichiamo l'opera di Gibson da un punto di vista artistico, è ineccepibile. Fotografia, montaggio, regia, cast niente da dire. Caviezal è poi uno dei miei preferiti. Quando lo vidi per la prima volta in 'Frequency', pensai immediatamente:"questo ragazzo farà strada". Come si può giudicare violento il film davanti a ciò che ogni giorno accade nella realtà?. Se poi preferite non vedere, perchè "occhio non vede, cuore non duole" allora appartenete alla categoria dei menefreghisti o peggio dei parac...., che magari parlano dei malanni del mondo ma che appena vi si trovano faccia a faccia, fuggono o storgono la bocca. Personalmente credo a poco di ciò che i quattro vangeli 'riconosciuti', riportano.
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Non sono un credente, ci tengo a precisarlo, ma Gesù è storia. Se giudichiamo l'opera di Gibson da un punto di vista artistico, è ineccepibile. Fotografia, montaggio, regia, cast niente da dire. Caviezal è poi uno dei miei preferiti. Quando lo vidi per la prima volta in 'Frequency', pensai immediatamente:"questo ragazzo farà strada". Come si può giudicare violento il film davanti a ciò che ogni giorno accade nella realtà?. Se poi preferite non vedere, perchè "occhio non vede, cuore non duole" allora appartenete alla categoria dei menefreghisti o peggio dei parac...., che magari parlano dei malanni del mondo ma che appena vi si trovano faccia a faccia, fuggono o storgono la bocca. Personalmente credo a poco di ciò che i quattro vangeli 'riconosciuti', riportano. Ciò che è certo è che Gesù fù ucciso perchè un 'uomo', politicamente scomodo. Rabbrividite davanti alle sferzate che lo scarnificano, però c'è chì non pensa alle migliaia di bimbi che ogni giorno, muoiono di fame e sete. Vi assicuro che quella è un tipo di morte che non ha 'eguali' in natura, molto, molto peggiore di ciò che neppure riusciamo ad immaginare. Quando qualcuno salta fuori con le stigmate alle mani!! (Gesù fù inchiodato ai polsi!!!!), tutti gridano 'al miracolo, è un santo!'. Questa contraddizione a mio avviso colossale, ma chissà per quale motivo 'ignorata completamente', fa decadere ogni teoria religiosa, che lega le due piaghe alla figura di Gesù. In chiesa la domenica vi inchinate davanti al simulacro che lo ritrae crocifisso, INCHIODATO!, con una corona in fil di ferro conficcata a forza sulla testa. Ma nessuno sembra scandalizzarsi. Non è forse un modo questo per ricordare la violenza, il disprezzo con cui venne ucciso?. I soldati romani, come ogni soldato dell'epoca, state pur certi non aveva lo stomaco debole. Non si domina e conquista mezzo mondo per sei secoli, donando fiorellini, ma con la sola, pura forza e spietatezza. Sopprimendo sistematicamente (come è accaduto per millenni in tutti gli imperi) i ribelli, senza tanti scrupoli, ne riguardo. Non condivido alcune scelte fatte dal regista, troppo irreali per essere ipotizzabili. L'effetto 'attack' dell'orecchio al romano è un tantino troppo. Ma ammiro il coraggio di Gibson che si è spinto, la dove nessuno osava, calato nella vicenda in tutte le sue sfumature anche le più crudeli. Un film da vedere, le imprecisioni e discrepanze puramente politiche non mi interessano, sono stupidate. Le stesse che vedono i popoli ancora oggi scannarsi per motivi religiosi, o peggio per interessi. Roba da manicomio, ma il mondo va così... tutti mormorano ma quando passa il 'principale' la maggioranza si ammutisce e china la testa. Mhà..che dire se non povero mondo.
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(di fra)
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cinedax4
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venerdì 17 aprile 2009
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film decisamente brutto ed inutile
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La domanda è: perchè " La passione di Cristo" è un brutto film? Perchè Gibson dimostra ancora una volta di non avere uno sguardo nè tantomeno una personalità registica, perchè è un film inutile in cui l'unica ossessione del regista è mostrare il martirio in carne e sangue (non facciamo poi i moralisti con i vari saw ed hostel)e perchè soprattutto non c'è pathos e non ci si emoziona davanti ai tormenti del Cristo.E' un film vuoto, privo di un qualsiasi spunto visivo o guizzo narrativo nonchè un calco vergognoso delle Sacre Scritture (la sceneggiatura scritta dallo stesso Gibson con Benedict Fitzgerald è pressochè inesistente). In America ha incassato oltre 400 milioni ed in Italia oltre 20 su un costo di 25 , a dimostrazione del fatto che i brutti film se ben pubblicizzati fanno soldi.
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La domanda è: perchè " La passione di Cristo" è un brutto film? Perchè Gibson dimostra ancora una volta di non avere uno sguardo nè tantomeno una personalità registica, perchè è un film inutile in cui l'unica ossessione del regista è mostrare il martirio in carne e sangue (non facciamo poi i moralisti con i vari saw ed hostel)e perchè soprattutto non c'è pathos e non ci si emoziona davanti ai tormenti del Cristo.E' un film vuoto, privo di un qualsiasi spunto visivo o guizzo narrativo nonchè un calco vergognoso delle Sacre Scritture (la sceneggiatura scritta dallo stesso Gibson con Benedict Fitzgerald è pressochè inesistente). In America ha incassato oltre 400 milioni ed in Italia oltre 20 su un costo di 25 , a dimostrazione del fatto che i brutti film se ben pubblicizzati fanno soldi.
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[+] non paragonabile
(di stewhite)
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alex41
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venerdì 20 dicembre 2013
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bellissimo, senza parole!
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Splendido film che rappresenta le ultime terribili ore della vita di Cristo. Regia eccelsa, ricca di dettagli e sequenze memorabili (su tutti la angosciante via Crucis), scenografie perfette, ottimi costumi, colonna sonora meravigliosa e....tanto sadismo, ma di un realismo impeccabile. Che voi ci crediate o no queste erano le torture che i soldati romani influggevano alle loro vittime, umiliandoli in tutti i modi, Mel Gibson non si è inventato niente per questo film. Un merito va anche comunque al cast composto principalmente da attori italiani: Monica Bellucci, che per la prima volta fa una recitazione quasi buona nel ruolo di Maria, Claudia Gerini nel ruolo della moglie di Pilato e Sergio Rubini nel ruolo di Disma; degno di nota anche un buffo e inquietante Barabba interpretato da Pietro Sarubbi.
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Splendido film che rappresenta le ultime terribili ore della vita di Cristo. Regia eccelsa, ricca di dettagli e sequenze memorabili (su tutti la angosciante via Crucis), scenografie perfette, ottimi costumi, colonna sonora meravigliosa e....tanto sadismo, ma di un realismo impeccabile. Che voi ci crediate o no queste erano le torture che i soldati romani influggevano alle loro vittime, umiliandoli in tutti i modi, Mel Gibson non si è inventato niente per questo film. Un merito va anche comunque al cast composto principalmente da attori italiani: Monica Bellucci, che per la prima volta fa una recitazione quasi buona nel ruolo di Maria, Claudia Gerini nel ruolo della moglie di Pilato e Sergio Rubini nel ruolo di Disma; degno di nota anche un buffo e inquietante Barabba interpretato da Pietro Sarubbi. Riguardo il resto Jim Caveziel è eccelso, ancora più di Robert Powell, Jeffrey Hunter e Willem Dafoe nei precedenti famosi film di Gesù, e la scelta di dare al film la lingua aramaica completa il tutto dando all'opera un valore più inestimabile. Okay sarà pure crudo e molti lo hanno classificato come horror per via delle scene di Satana interpretato da una grandissima Rosalinda Celentano, ma io continuo a interpretarlo come un capolavoro, certo non può essere apprezzato da tutti, ma anche a un non credente lascerà comunque il segno, e per chi è amante di pellicole splatter (quanto basta senza cadere nel ridicolo o nella fantascienza) la scena della flagellazione basta e avanza a fare accapponare la pelle chiunque. Grande film, grande Mel Gibson.
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edstc
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martedì 16 dicembre 2014
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la passione di gibson
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Ottima regia di Mel Gibson, ottimi attori, in particolare Rosalinda Celentano. Montaggio sonoro perfetto. Molto violento, ma molto efficace, sia visivamente che emotivamente. Più potente di Braveheart.
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qisoneb
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domenica 24 gennaio 2016
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col 100% jesus non s'offende l'altrui credere cmq
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guardando il film si possono dire molte
cose, partendo dal titolo, sei passionale gesù?
cmq non sembra meritare le 5 stelline..., non che sia
brutto o che cosa, ha quel che di
aramaico che pare dimostri troppo spesso la
passione loro..., e vi accorgete magari
anche che, un 'fratello' che non
paga con le sofferenze, secondo loro..., è buono
e bravo? e cos'avrebbe di buono? quando uno migliore... ha
pagato per quelli..., delinquenti ladroni e anche
finti giudici del caso, ecco perchè a
corto di qualche argomento vi danno del cristo magari, chissà,
relegano a qualche samaritano non il potere d'esere influente e accolto,
quello di prenderele e essere rinnegato, perchè il potere e i soldi
terreni sono il nostro interesse, verità, peccato che parliamo di
due lire.
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guardando il film si possono dire molte
cose, partendo dal titolo, sei passionale gesù?
cmq non sembra meritare le 5 stelline..., non che sia
brutto o che cosa, ha quel che di
aramaico che pare dimostri troppo spesso la
passione loro..., e vi accorgete magari
anche che, un 'fratello' che non
paga con le sofferenze, secondo loro..., è buono
e bravo? e cos'avrebbe di buono? quando uno migliore... ha
pagato per quelli..., delinquenti ladroni e anche
finti giudici del caso, ecco perchè a
corto di qualche argomento vi danno del cristo magari, chissà,
relegano a qualche samaritano non il potere d'esere influente e accolto,
quello di prenderele e essere rinnegato, perchè il potere e i soldi
terreni sono il nostro interesse, verità, peccato che parliamo di
due lire..., ecco cosa non va,
forse non ricordano però che al
fianco di quel miserabile e poverino cristo
'piccolo' e pescato chissà
dove vi erano i due ladroni.... almeno, così è la storia, ora
chi soffre poi di più in croce così è ben difficile dirlo, ovvio
che con quei sensi il signore si sia accorto per primo
delle sofferenze, poi potrebbe aver escalamato,
da chissàdove, non temete... perchè
voi care pecore del gregge sarete in croce con me... forse
con sofferenze peggiori... rispetto al gesù minuto, però
con quel qualcosa di più, tante
persone guardandolo lo vedevano come il
sacrificato... in croce come, un bersaglio e secondo loro, cosa può
guardandoli aver pensato il creatore? quanti bei chiodi?
fate comodo... e siete simpatici?
se i fratelli ti fanno ciò, il mondo creato non è riuscito
al 100% ma qualcosa sembra mancare, perchè a
far 6 cose per il creatore dev'essere semplice
se poi funzioni in modo perfetto è altra cosa,
d'altra parte se in 6 giorni ha creato il tutto, il settimo mi pare
abbia forse detto andate e fatemi
vedere cose non sapete fare..., comunque,
per dire e sottolineare che,
guardandoli i film in aramaico, oltre che
incomprensibili lasciano al commento et
recensione un notevole spazio alla fantasia,
però ci si potrebbe chiedere, perchè non fa
niente...? per non soffrire, non si poteva evitare
un massacro del genere? le risposte sono
forse nei misteri dove sembra dimorare il redentore,
però forse con tante botte, il significato unico possibile
forse incosapevole è che il signore non comprendendo
cosa volesse dire tutto quell'afetto incomprensibile,
poi vedendo anche due ladroni... di turno che ci mettono del
loro..., abbia interpretato la croce a modo proprio, in effetti
sembra che le sue parole in croce non fosse che un
grozzoviglio di nemeri e parole ai più incomprensibili delle
cui e quale potesse servire oltre duemila... anni, per un significato.
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pietrod_68
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lunedì 4 ottobre 2004
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recensione pietro
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Fra i tanti temi da scegliere quello di rappresentare una parte o un frammento della storia di Cristo è certamente uno dei più difficili.
A priori il compito non sembrerebbe così arduo, il copione è già stato scritto e il almeno quattro versioni, più volte domenicalmente abbiamo ascoltato e riascoltato (ameno una parte di noi) gli episodi a cui fa riferimento il film.
Oltretutto l'affleuenza del prubblico è garantita: se già il 5% di coloro che si professano cristiani vanno a vedere il film allora gli incassi non possono che essere stratosferici.
Qual è allora la difficoltà a cui accennavo prima? E'quella di aggiungere qualcosa di diverso a quello che è già stato visto, o almeno provarci.
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Fra i tanti temi da scegliere quello di rappresentare una parte o un frammento della storia di Cristo è certamente uno dei più difficili.
A priori il compito non sembrerebbe così arduo, il copione è già stato scritto e il almeno quattro versioni, più volte domenicalmente abbiamo ascoltato e riascoltato (ameno una parte di noi) gli episodi a cui fa riferimento il film.
Oltretutto l'affleuenza del prubblico è garantita: se già il 5% di coloro che si professano cristiani vanno a vedere il film allora gli incassi non possono che essere stratosferici.
Qual è allora la difficoltà a cui accennavo prima? E'quella di aggiungere qualcosa di diverso a quello che è già stato visto, o almeno provarci.
Almeno questo Mel Gibson lo fa.
La crudezza e violenza delle immagini che mostrano le varie fasi della passione di Cristo è volta a mio giudizio,a mostrare quelle che possono essere le ultime ore di un condannato a morte, ed in questo caso, di un condannato a morte "volontario".
Le umiliazioni, derisioni, pestaggi, fustigazioni e violenze sono volutamente guardati con una lente di ingrandimento e costituiscono la colonna portante del film laddove la rappresentazione psicologica dei personaggi è stilizzata , abbozzata tramite dei flash back e accessoria alla storia.
Gli stessi dialoghi realizzati in aramaico e latino sono più che altro una sorta di colonna sonora o "rumori di scena" che accompagnano semplicemente lo svolghersi delle immagini.
A volte ci sono degli eccessi gotici, ma in alcuni casi funzionali a non chiudere delle questioni (suicidio di Giuda) con un semplice interrogativo.
Sicuramente non è un film da guardare sgranocchiando del pop corn, ma forse Gibson ci vuole ricordare di cosa devono subire esseri umani in tutte le parti del mondo per "ragion di stato": soprusi, violenze, omicidi: e puntando la lente di ingrandimento su Cristo vuole ricordare a quelli che si professano cristiani o si rifanno al cristianesimo come Cristo, che i cristiani credono Dio, abbia decisoo di mostrare agli uomini, di cosa siano capaci quando scelgono la strada della logica di potere e della violenza, e di cosa potrebbero essere capaci scegliendo quella inidicata nel resto della sua storia, che si è già vista in altri film.
Pietro
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