kyotrix
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giovedì 24 aprile 2014
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carino
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Ma non esageriamo coi voti... Per i commenti più specifici leggete gli altri.
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alesya
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domenica 27 giugno 2010
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ladies in lavender
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Il debutto dietro la macchina da presa del celebre attore Charles Dance nel 2004 è un’esperienza assolutamente gradita : non solo ci delizia della recitazione di due icone sacre del cinema britannico insieme per la prima volta quali Maggie Smith e Judi Dench , ma soprattutto dischiude silenziosamente per noi una porta su un microcosmo delicato come un ramoscello profumato di lavanda : ” ladies in lavender ” muove i suoi primi passi da un racconto breve di William J. Locke , modificando alcuni punti chiave per esprimere sentimenti ed emozioni nuove e decisamente più pregnanti : la vicenda di due sorelle ultraquarantenni nel 1916 diventa così la storia commovente di due sorelle nubili settantenni nella Cornovaglia degli anni 30′ , donne che vivono in una vecchia casa piena di ricordi nei pressi di una spiaggia dove il tempo sembra essersi fermato e pochissimi sono i riferimenti al concitato momento storico che sempre più si avvicina verso la Seconda Guerra Mondiale .
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Il debutto dietro la macchina da presa del celebre attore Charles Dance nel 2004 è un’esperienza assolutamente gradita : non solo ci delizia della recitazione di due icone sacre del cinema britannico insieme per la prima volta quali Maggie Smith e Judi Dench , ma soprattutto dischiude silenziosamente per noi una porta su un microcosmo delicato come un ramoscello profumato di lavanda : ” ladies in lavender ” muove i suoi primi passi da un racconto breve di William J. Locke , modificando alcuni punti chiave per esprimere sentimenti ed emozioni nuove e decisamente più pregnanti : la vicenda di due sorelle ultraquarantenni nel 1916 diventa così la storia commovente di due sorelle nubili settantenni nella Cornovaglia degli anni 30′ , donne che vivono in una vecchia casa piena di ricordi nei pressi di una spiaggia dove il tempo sembra essersi fermato e pochissimi sono i riferimenti al concitato momento storico che sempre più si avvicina verso la Seconda Guerra Mondiale . Janet , la sorella maggiore , assennata e matura , è rimasta sola dopo la morte del fidanzato nel Primo Conflitto Mondiale e ha vissuto tutta la sua vita vigilando sulla sorella ; Ursula , la minore , ha il cuore e l’animo di una giovinetta che non ha forse mai conosciuto l’amore e lo ha aspettato con pazienza , affacciandosi ogni mattina speranzosa dal balcone che guarda sulla baia come Giulietta che attende il suo Romeo . Finchè , un giorno come tanti , dopo un tremendo temporale la donna scorge qualcosa di diverso sulla spiaggia : Andrea , un giovane violinista polacco che il mare ha risparmiato dalla sua furia . Nulla sappiamo di questo angelo arrivato dall ‘ acqua , se è stato vittima di un naufragio o perchè fosse in viaggio , se per fuggire dal suo paese o perchè colpevole di un crimine , l ‘ unico indizio che viene fornito a noi e alle protagoniste è la destrezza quasi ultraterrena con la quale suona il violino ; forse però , è proprio il mistero che lo avvolge a rendere il personaggio interpretato dalla giovane stella Daniel Brühl così affascinante e irresistibile ,quasi la realizzazione della romantica fantasia che Ursula ha da sempre inseguito . Che sia lui il principe azzurro atteso con tanta costanza per tutta la vita ? La domanda dovrebbe sconvolgerci e scandalizzarci , ma nell ‘ amore platonico ( e ovviamente non corrisposto ) di Ursula per Andrea non c ‘ è altro che malinconia e tenerezza : una casta carezza nella notte sul capo del giovane , una ciocca dei capelli di lui conservata e poi lasciata al vento dopo la sua partenza , una separazione che lascia la donna in un mare di lacrime come una qualsiasi ragazza con cuore spezzato . Andrea e le note magiche del suo violino andranno lontano , il mistero su di lui resterà insoluto e le due anziane sorelle continueranno la loro timida esistenza sulla spiaggia , di nuovo in attesa nella vecchia casa sulla scogliera . Le grandi perfomances regalate dagli attori sarebbero da sole sufficienti per accostarsi a questo film : lo spazio dedicato alla Janet della Smith è putroppo minoritario da copione rispetto alla preminenza che per sentimenti e dolore possiede il personaggio della Dench , ma entrambe danno il meglio di sè lasciando liberi pensieri e rimpianti di un tempo perduto per due sorelle che vivono l ‘ una della forza dell’altra ; Daniel Brühl si conferma ancora una volta un attore in ascesa che merita tutta l ‘ attenzione dell ‘ industria cinematografica e non solo di quella tedesca , come degna di nota è anche la prova di Natasha McElhone nel ruolo della misteriosa Olga , capace di dare ad Andrea il successo che merita portandolo via dalla Cornovaglia , e figurando ovviamente come una strega agli occhi di Ursula ; su tutti trionfa indiscusso il meraviglioso violino di Joshua Bell , che prestando le sue doti autentiche alla prova attoriale di Daniel Brühl , è impossibile da ascoltare senza avere i brividi e le lacrime agli occhi . Tutti insieme , uniti da un film che potrebbe essere tacciato di non aver detto abbastanza , ma che volutamente tace ciò che non è necessario dire . In fondo , il cuore ha ragioni che la ragione non conosce .
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francesca
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domenica 10 agosto 2008
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struggente
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Ho vissuto per anni in Inghilterra è ho rivissuto il clima della bellissima campagna inglese. Tutto un'altra atmosfera. Peccato non fosse in lingua originale. Le due sorelle sono a dr poco, mitiche e poi è tutto un'altro mondo anche se il film era ambientato nel 1939 poco nella campagna inglese è cambiato.
Ho passato un bel pomeriggio.
E, poi questi amori composti e pieni di dignità e come erano profondi.L'amore per la musica che unisce tutti di ogni età e cultura. Bello!!!!!!!!!!!!!
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salvatore
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domenica 7 ottobre 2007
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struggente
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Splendida fotografia,romantica ambientazione x una struggente storia.Un film girato e interpretato in punta di piedi quasi x timore d'infrangere la magica atmosfera ke permea di sè tutta la vicenda.Film coinvolgente,ke esprime nobili sentimenti...l'amore nn ha età.
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(di spirito celtico)
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gianni
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domenica 29 luglio 2007
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a quando un film italiano così bello?
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Straordinario : per la recitazione esssenziale , ma mirabile, per la fotografia, per la leggerezza nell'affrontare l'argomento,per gli scenari poetici.Romantico ,ma non mieloso.Ho visto ieri sera il film italiano "Tutte le donne della mia vita", che mi ha annoiato a morte, mentre "Ladies in lavender" mi ha emozionato.
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cinzia
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venerdì 10 novembre 2006
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l'amore non ha età
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Dolce, delicato, a tratti struggente....un inno alla giovinezza e la tragedia del corpo che invecchia mentre il cuore no. L'inesperienza e il rimpianto, l'esperienza e il disincanto, una miscellanea di dolcezza adatto ad animi sensibili e ancora un pò romantici
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