Il figlio

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Un film di Luc Dardenne, Jean-Pierre Dardenne. Con Olivier Gourmet, Morgan Marinne, Isabella Soupart Titolo originale Le fils. Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 103 min. - Belgio, Francia 2002. MYMONETRO Il figlio * * * - - valutazione media: 3,42 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
guidobaldo maria riccardelli martedì 10 maggio 2016
la tragica ricerca di un segno Valutazione 5 stelle su cinque
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Magnifica pellicola splendidamente essenziale, ennesimo pezzo di bravura dei fratelli Dardenne. Dal soggetto interessante, disvela i suoi cardini con lentezza, invita esplicitamente all'ipotizzare, riversando le risposte con inaudita violenza, improvvise come fendenti alle spalle, dolorose al pari degli eventi tragici di cui tratta. I rumori di fondo, il baccano degli attrezzi da lavoro, si insinuano nella mente, divengono abituali dopo un po', vengono ignorati, è un fenomeno di normale assuefazione cerebrale; è il silenzio a divenire insostenibile, ed è proprio in quei momenti di calma ansiosa che gli ingranaggi della narrazione si incastrano, è allora che la stretta della morsa si fa più serrata e dolorosa. [+]

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conte di bismantova venerdì 20 febbraio 2015
straordinario e sconvolgente. Valutazione 5 stelle su cinque
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A parte la macchina da presa "a spalla" che  mi fa venire il mal di testa (l'avesse usata solo a mirate dosi avrei messo cinque stelle), sono rimasto esterrefatto di fronte ad una pellicola così intensa e tagliente su un argomento così delicato e "forte".  Non è facile da parte dello spettatore calarsi nella parte, ogni sequenza è un impatto d'ansia che va digerito piano piano: per questo il regista - che ha capito che non può farci bere tutto il veleno in un sorso e neanche in due - usa giustamente tempi lunghissimi di cui secondo me "abbiamo bisogno", per smaltire lo choc piano piano e riflettere a fondo, farci un'idea, maturare dentro di noi un'opinione, ovvero un "cosa farei io al posto suo, ce la farei o no??" e farci bollire dentro la ponderatezza necessaria ad una conclusione. [+]

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filippo catani martedì 18 novembre 2014
un padre disperato Valutazione 4 stelle su cinque
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Olivier insegna falegnameria in una scuola di avviamento al lavoro. L'uomo è segnato da un tragico evento del passato; il figlio è stato assassinato da un ragazzino. Quando l'omicida si presenta in officina, per Olivier sarà il momento della verità.
Olivier ha perso tutto e si è attaccato disperatamente al lavoro unica ancora di salvezza per non sprofondare. Il figlio è stato ucciso e la famiglia è conseguentemente andata in pezzi; perdipiù l'ex moglie sta aspettando un figlio dal suo nuovo compagno. L'uomo si prende a cuore i ragazzi che vengono in officina anche perchè sono ragazzi più o meno problematici e bisognosi di aiuto. [+]

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luca scial� martedì 14 gennaio 2014
il coraggio del perdono Valutazione 4 stelle su cinque
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Olivier ha una falegnameria che funge anche da centro di rieducazione sociale per ragazzi "difficili". Un giorno arriva Francis, ragazzino di 16 anni, già con un trascorso in carcere per furto e omicidio. Olivier non lo prende con sé e ha un motivo molto valido: il ragazzino uccise proprio suo figlio. Ma poi decide di imparargli il mestiere, sempre con la tentazione di vendicarsi dietro l'angolo. La moglie non comprende il suo comportamento così remissivo. Riuscirà a far valere il coraggioso perdono?
Terzo film per i fratelli Dardenne, che si occupano ancora di adolescenti dalla vita difficile. La tecnica è ancora quella del Dogma, con telecamera a spalla e priva di musica, in favore di una massima naturalezza delle scene. [+]

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pietro viola mercoledì 6 marzo 2013
una nuova vita, è possibile Valutazione 5 stelle su cinque
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Film ostico, impegnativo, minimale, fatto di rumori e fisicità in movimento, in cui la vita vissuta è il fare, è l'agire, il produrre, il condividere, ben lontana da ogni speculazione. Film splendido. Un uomo cui è stato ucciso il figlio da un ragazzino undicenne durante un banalissimo furto di un'autoradio si ritrova 5 anni dopo l'assassino nel suo laboratorio di falegnameria, in cui insegna il mestiere a ragazzi usciti dal carcere. Nella dedizione assoluta al suo lavoro, nella trasmissione dei mille segreti e sequenze di comportamento da imparare prima che diventino automatismi, trova il senso per rimanere in vita, in uno spazio congelato che attende. [+]

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turkish martedì 2 febbraio 2010
documentarismo muto allo stato puro Valutazione 2 stelle su cinque
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Quando si parla di film come quelli dei fratelli Dardenne si inciampa spesso su temi quali il cinema indipendente, politica del budget zero per la sceneggiatura,attori sconosciuti e tematiche profonde (nonostante l'apparente semplicità), che sommate danno come risultato un attacamento morboso della pellicola con la realtà.Realismo allo stato puro.TS ( tempo della storia) e TR ( tempo del racconto ) sono tutt uno nel film non essendoci salti cronologici.Le riprese hanno le caratteristiche del videomatorismo più sfrenato con primi piani frequentissimi e duraturi sulla faccia (impassibile) del protagonista e dialoghi quasi assenti tra i vari personaggi.Il voler remare contro andando alla ricerca di un nuovo approccio alla macchina da presa, con l'idea di un nuovo cinema in testa, non corrisponde però automaticamente a un risultato apprezzabile e coinvolgente. [+]

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turkish lunedì 25 gennaio 2010
documentarismo muto Valutazione 2 stelle su cinque
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Quando si parla di film come quelli dei fratelli Dardenne si inciampa spesso su temi quali il cinema indipendente, politica del budget zero per la sceneggiatura,attori sconosciuti tematiche profonde nonostante l'apparente semplicità che sommate danno come risultato l'attacamento morboso che la pellicola vuole avere con la realtà.Realismo allo stato puro.TS ( tempo della storia) e TR ( tempo del racconto ) sono tutt uno nel film non ci sono salti cronologici.Le riprese hanno le caratteristiche del videomatorismo più sfrenato con primi piani frequentissimi e duraturi sulla faccia (impassibile) del protagonista e dialoghi quasi assenti tra i vari personaggi.Il voler remare contro andando alla ricerca di un nuovo approccio alla macchina d'appresa e di un nuovo cinema non corrisponde però automaticamente a un risultato apprezzabile e coinvolgente. [+]

[+] abbiamo visto lo stesso film ? (di gioscone)
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fulvia sabato 14 novembre 2009
l'ho trovato molto noioso Valutazione 1 stelle su cinque
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Chiedo venia a chi ha attribuito 5 stelle a questo film. Personalmente l'ho trovato di una noia mortale. Mi ha stancata, ma parecchio! Le riprese continue in primissimo piano, francamente non l'ho capite, nè tanto meno l'uso perpetuo della telecamera a mano, che inquadrava il protagonista sempre dal collo. No, non mi è piaciuto affatto questo film.1 stella, non di più

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paride86 venerdì 5 giugno 2009
bella storia Valutazione 3 stelle su cinque
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"Il figlio", a dispetto del titolo, racconta la storia di un padre tanto disperato quanto generoso. Olivier è il vero homo faber, sia nel lavoro che nei sentimenti. Non condivido lo stile volutamente essenziale dei fratelli Dardenne, che rende la pellicola simile ad un documentario: non mi stancherò mai di dire che secondo me il cinema è anche magia.

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taniamarina giovedì 23 aprile 2009
rumori dentro... Valutazione 5 stelle su cinque
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La convinzione che lui, l'uomo, sia un pedofilo e i bambini le vittime, è talmente forte che la visione del film incomincia a creare un'atmosfera disturbante. In verità è il contrario: lui, l'uomo, è la vittima; il bambino il carnefice. Nessun film potrà più, a mio avviso, regalare lirismo e protezione ai suoni brutali di una falegnameria, quasi a marcare il dolore chiassoso e sistematico di un padre mutilato del figlio. Dialoghi straordinari, silenzi e pause semplicemente perfetti, un autentici capolavoro di lirismo e dolore. Clicca "Taniamarina" su google

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