The Blair Witch Project

è un ottimo film fatto con quattro soldi ..caso unico in tutta la storia del cinema.....geniale sopettacolare fantastico unico...da vedere!

Bah! Un mattone impressionante, forse uno dei film più sopravvalutati nella storia del cinema. Come cinema realtà questo non lega nemmeno le scarpe al ben più terrificante "Cannibal Holocaust".

Il film, che di film in effetti non si tratta, ha avuto il successo che ha avuto grazie alla furbizia dei registi/produttori, cosa c'e' di più spaventoso(in termini cinematografici) di un film horror? Un film "horror" spacciato per realtà. Grandi film horror come "Psycho" "Non Aprite quella Porta" e "Il silenzio degli innocenti" sono stati ispirati da un vero serial killer Edward Gein che verso la fine degli anni 50 suscitò scalpore e sconvolse l'America. Ed è questo il punto, LA REALTA'. Vivere questa storia "reale" guardandola con gli occhi di chi l'ha vissuta. Se l'avessero girato come un vero film non avrebbe avuto lo stesso effetto. Mettetevi nei panni degli studenti americani, che si trovano appesi per le loro scuole, manifesti con la scritta MISSING(scomparsi)e le foto dei tre ragazzi Heather, Josh e Mike. [+]

Il film, che di film in effetti non si tratta, ha avuto il successo che ha avuto grazie alla furbizia dei registi/produttori, cosa c'e' di più spaventoso(in termini cinematografici) di un film horror? Un film "horror" spacciato per realtà. Grandi film horror come "Psycho" "Non Aprite quella Porta" e "Il silenzio degli innocenti" sono stati ispirati da un vero serial killer Edward Gein che verso la fine degli anni 50 suscitò scalpore e sconvolse l'America. Ed è questo il punto, LA REALTA'. Vivere questa storia "reale" guardandola con gli occhi di chi l'ha vissuta. Se l'avessero girato come un vero film non avrebbe avuto lo stesso effetto. Mettetevi nei panni degli studenti americani, che si trovano appesi per le loro scuole, manifesti con la scritta MISSING(scomparsi)e le foto dei tre ragazzi Heather, Josh e Mike. Una volta presentato il film/documentario con la dicitura di lancio: "Nell'ottobre del 1994 tre studenti videoamatori scomparvero in un bosco nei pressi di Burkittsville nel Maryland mentre stavano girando un documentario. Un anno dopo fu ritrovato il loro filmato..." che razza di desiderio mista a paura avrà suscitato in quei ragazzi. Ricordo che mio fratello tornò a casa dopo averlo visto, e la mattina si svegliò tutto sudato, aveva il terrore di sentire i bambini...In conclusione per vedere questo "documentario amatoriale" e rimanere attonici dalla paura per così dire, bisognava essere americani ^__^ o crederci un pochino, non tanto al film ma a quel bosco in se stesso...Personalmente non ci andrei mai a dormire in tenda in quel bosco del Maryland...BYE BYE! [-]

Ma la critica come può dire che è un super film??? Come si può come??? Un film innovativo??? Ma se io con il cellulare la domenica sera giro filmati più sensazionali di questo....

FILM PIU' CHE DISCRETO CON QUALCHE ERRORE NELLA SCELTA DEGLI ATTORI .GUARDABILE

"Finto" documentario fatto con le immagini girate da 3 videoamatori scomparsi nel 1994 nel bosco di Blair dove erano andati per girare un filmato su quello che era famoso come “posto maledetto”. Un terribile fatto inventato per un documentario che sembra più vero del vero e che riesce a trasmettere ansia e malessere solo con inquadrature sconnesse e col buio. Girato da 2 registi dilettanti abili soprattutto a promuovere tramite Internet questo che tutto sommato resta un filmetto dal quale è meglio non aspettarsi quel “masterpiece of terror”, promesso appunto nella scaltra pubblicità.

Ottima e furba campagna pubblicitaria svoltasi su internet. Filmato amatoriale spacciato come evento reale, tutte le premesse iniziali non sono mantenute. Chi lo considera un capolavoro, le consiglio di vedersi "Cannibal Holocaust".

non vi è nulla che faccia paura davvero, niente facce mostruose, niente sangue, nessuna colonna sonora in tensione crescente, nessun colpo di scena raggelante. L'esperimento intelligente dei due registi (non propriamente tali, in quanto hanno solo suggerito direttive ai veri registi, i protagonisti, lasciandoli più volte davvero soli) è toccare le corde della vera paura, la paura dell'ignoto, di ciò che non si vede.