luna
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sabato 1 novembre 2008
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viva i pompieri
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mi e piaciuto molto scorrevole e frizzante.la protagonista risolveva i suoi problemi damore in modo incantato.una specie di favola dei nostri tempi.
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giuseppe acciaro
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venerdì 10 ottobre 2008
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"un tremendo miscuglio"
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Un film senza costrutto,che tratta tanti temi senza approfondirne nessuno, indeciso tra dramma e commedia, senza mai sfociare in uno o nell'altra. La sceneggiatura palesa diverse incongruenze, il ritmo non è sostenuto, ma nevrotico, affannoso, con delle scene che sembrano mozzate,rabberciate.Mancano dei punti di raccordo, dei passaggi logici.Le situazioni sono mescolate alla rinfusa, soltanto abbozzate. Peccato per Bebo Storti, il cui talento comico non è stato certamente valorizzato, mentre Stefania Rocca ribadisce i suoi enormi limiti recitativi.Un prodotto irritante e velleitario.
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dario adamo
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lunedì 1 settembre 2008
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in principio erano le mutande, dopo fu amore
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Chiamatela fissazione, ossessione, tormento. Chiamatela, se volete, costruzione sociale, invenzione culturale, impressione individuale. Se credete, potete spingervi a classificarlo come razionale progetto comune o contrariamente, come infatuazione del tutto istintiva temporanea o duratura che sia. Potete crederci o non crederci, crticarlo o esaltarlo. In tutti i casi, l'Amore è stato e continua a essere preoccupazione di tutti. Esiste o no? E tutti, almeno una volta, lo hanno cercato.
C'è chi poi si dispera e ne fa davvero una questione di vita o di morte, come se fosse la scommessa più grande a cui si possa partecipare. Irma (Teresa Saponangelo), per esempio, napoletana di nascita e genovese d'adozione ne fa quasi un obiettivo professionale e si ostina a cercarlo ovunque, dentro un bar o all'uscita dell'acquario, le circostanze sono solo un dettaglio di poco conto.
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Chiamatela fissazione, ossessione, tormento. Chiamatela, se volete, costruzione sociale, invenzione culturale, impressione individuale. Se credete, potete spingervi a classificarlo come razionale progetto comune o contrariamente, come infatuazione del tutto istintiva temporanea o duratura che sia. Potete crederci o non crederci, crticarlo o esaltarlo. In tutti i casi, l'Amore è stato e continua a essere preoccupazione di tutti. Esiste o no? E tutti, almeno una volta, lo hanno cercato.
C'è chi poi si dispera e ne fa davvero una questione di vita o di morte, come se fosse la scommessa più grande a cui si possa partecipare. Irma (Teresa Saponangelo), per esempio, napoletana di nascita e genovese d'adozione ne fa quasi un obiettivo professionale e si ostina a cercarlo ovunque, dentro un bar o all'uscita dell'acquario, le circostanze sono solo un dettaglio di poco conto. Non è da meno la sua migliore amica Gina (Stefania Rocca), compagna di sventure e sopravvivenza, che inizia la sua ricerca da un'improbabile star della musica e la finisce con uno spigoloso, seppur dolce e onesto camionista. Insomma il motto è "I soldi non fanno la felicità (tra un lavoro e un altro le due amiche si accontentano di quello che passa l'ufficio di collocamento), ma l'Amore si!"E se poi sto benedetto amore entra dalla finestra con una divisa da pompiere, non c'è che accoglierlo e credere in lui, fino in fondo.
Il primo lungometraggio di Anna Negri, sorella del noto filosofo marxista Toni Negri, diverte e appassiona, giocando maliziosamente con le sue due protagoniste, belle e brave in maniera differente. L'una, l'esile e un po' più incerta Stefania Rocca, resta defilata e offre una spalla di conforto e d'appoggio alla verace e appassionata Teresa Saponangelo, che tra un involtario tentato suicidio e un incerto incendio doloso, soffre, si dispera, sorride e si fa amare in un solo abbraccio dal suo pompiere e dal suo pubblico.
Una regia che predilige le inquadrature ravvicinate, medi e primi piani, in comunicazione costante con i volti delle sventurate nelle loro espressioni ora ingenue, ora appassionate, umanamente sofferenti e realisticamente trasognanti. Una storia che barcolla tra vita reale e sogni rincorsi, ma senza scadere mai nelle imprecisioni delle favole raccontate male, sempre ben tenuta a galla dalla bravura degli attori e dalla coerenza delle parti.
So per certo che qualcuno parlerebbe senza troppi indugi di bella favoletta moderna sull'amore, ma non renderebbe merito a quello che questo film possiede in più: una giusta commistione tra dramma e commedia, il sorriso compiaciuto per le storie di vita quotidiana raccontate a colori. Certo, c'è l'Amore e non è sempre vero che chi lo cerca (come fa Irma) poi alla fine lo debba per forza trovare. Sarebbe troppo facile così, ma può pur sempre funzionare.
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