figliounico
|
domenica 10 dicembre 2023
|
horror femminista e sentimentale
|
|
|
|
Ingiustamente maltrattato dalla critica, questo sequel del ’99 del più famoso ed acclamato Carrie di De Palma del ’76, tratto da un racconto di King e diretto da Katt Shea, che compare nel film in un cameo, è un discreto horror sentimentale, di certo non inferiore al remake del 2013 con la regia di un’altra regista donna, Kimberly Ane Peirce. Non a caso il soggetto è piaciuto a due donne registe, considerata la tematica femminista nemmeno tanto implicita contenuta nel romanzo di King. L’orrore della sanguinosa e terribile vendetta telecinetica con la lunghissima sequenza splatter del finale è la risposta, forse un po’ eccessiva se presa alla lettera e non metaforicamente, della giovane protagonista, interpretata da Emily Bergl, oppressa e umiliata dalla mentalità grettamente maschilista e fascista comune non soltanto alla maggior parte dei ragazzi ma anche delle ragazze del campus universitario.
|
|
[+] lascia un commento a figliounico »
[ - ] lascia un commento a figliounico »
|
|
d'accordo? |
|
nerazzurro
|
lunedì 25 aprile 2011
|
carrie 2....la furia???
|
|
|
|
Questo è un film decisamente loffio. A tratti monotono che più che un sequel sa più di remake visto che come sceneggiatura e praticamente uguale al film di de Palma. Il punto è che a tratti è monotono, lungo ed inconsistente. Davvero uno sproposito per un film che porta un nome di questo spessore.
|
|
[+] lascia un commento a nerazzurro »
[ - ] lascia un commento a nerazzurro »
|
|
d'accordo? |
|
nick castle
|
venerdì 20 novembre 2009
|
seguito discreto e dalle buone intenzioni...
|
|
|
|
Seguito del fortunato horror "Carrie: Lo sguardo di Satana", che fu il primo film tratto da un romanzo di Stephen King. Questo successore di buona fattura, si ricollega cronologicamente e riprende le atmosfere del primo film. La spaiente regia della regista Katt Shea, mischia omogeneamente piani sequenza ben studiati e inquadrature fugaci montate a colpi di mannaja in stile "Assassini nati". Un buon uso del bianco e nero nelle scene in cui la protagonista manifesta i suoi poteri telecinetici, ma se la fotografia dà il meglio nel bianco e nero, i colori sono freddi, spenti, quasi televisivi, e come accennato, il montaggio è calibrato al meglio nelle scene dialogate, quanto nelle scene di tensione.
[+]
Seguito del fortunato horror "Carrie: Lo sguardo di Satana", che fu il primo film tratto da un romanzo di Stephen King. Questo successore di buona fattura, si ricollega cronologicamente e riprende le atmosfere del primo film. La spaiente regia della regista Katt Shea, mischia omogeneamente piani sequenza ben studiati e inquadrature fugaci montate a colpi di mannaja in stile "Assassini nati". Un buon uso del bianco e nero nelle scene in cui la protagonista manifesta i suoi poteri telecinetici, ma se la fotografia dà il meglio nel bianco e nero, i colori sono freddi, spenti, quasi televisivi, e come accennato, il montaggio è calibrato al meglio nelle scene dialogate, quanto nelle scene di tensione. Persino gli effetti ottici, di pura semplicità, sono ammirevoli. Come in altri film, pur rimanendo un seguito vero e proprio(cronologicamente parlando), la storia si ripete di capitolo in capitolo, ma in questo caso, si sta al gioco come se fosse la prima volta. E' un azzardo, ma, facendo un confronto, Katt Shea sembra dirigere, in questo caso, meglio di Brian De Palma.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nick castle »
[ - ] lascia un commento a nick castle »
|
|
d'accordo? |
|
|