Non siamo molto distanti dalle tematiche di 'The Beach': tolta la religione, cosa ne facciamo di questa nostra vita? Con Di Caprio sembrava essersi trovato il paradiso nella natura incontaminata, nel ritorno alle regole primitive, all'essenza 'animale' dell'uomo. Tutte le deformazioni e costrizioni, prodotte da secoli di civilizzazione e educazione morale ereditata, vengono rimosse, ma ciò nonostante, alla fine, la lezione che se ne ricava è molto semplice: il mondo in cui viviamo non è altro che l'espressione di ciò che siamo. Forse non sarà l'unico dei mondi possibili, ma in fondo è ciò che ci meritiamo.
Trainspotting invece non cerca vie d'uscita, si ferma sul posto e il peso delle domande senza risposte viene sopportato con robuste iniezioni di oblio sintetico. Il perchè si droghino viene urlato dal protagonista nel suo discorso della montagna, quando giustifica la sua nullità come normale conseguenza di una società malata e senza senso. E per questo risulterà smaccatamente ironico il finale.
Il film parte forte, disturbante ma divertente nello stesso tempo. Notevole davvero. Grande merito va agli attori caratteristi, i cui eccessi danno luogo a siparietti esileranti. Avrei però calcato meno la mano sulla parodia della 'gente per bene', che gira intorno alla banda di scalcinati: la famiglia, ebete quando non addirittura rimbambita, la studentessa, ipocrita e mignotta, i 'normali', troppo stupidi anche solo per rendersene conto. E grave, secondo me, in questa commedia della vita, l'assenza della religione, della Chiesa. Perchè Boyle rinuncia a completare il suo schema di denuncia?
Insomma, il messaggio è chiaro: chi sono i veri drogati? Le vittime dell'eroina o le vittime del consumismo? I drogati dalla siringa o i drogati dalla televisione? Ma soprattutto, Danny Boyle, perchè non ci hai aggiunto le vittime delle religioni e i drogati dalle promesse di vita eterna?
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luc
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giovedì 27 dicembre 2007
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a ognuno il suo oppio
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d'accordo con te. non ho visto il film ma ho letto di welsh "tolleranza zero" (rigorosamente regalatomi, spendo soldi solo per libri scientifici): un hooligan in coma, e precedentemente stuprato dallo zio (l'uccello marabù tanto odiato, immagine psicoanalitica), ucciso da una ragazza, stuprata dal suo gruppo, in vena di vendetta. il male, lo schifo fanno successo, era già così nella tragedia greca. perchè? la vita normale non soddisfa, abbiamo creato una società troppo lontana dai bisogni naturali, ci hanno fottuto il cervello con la ricerca di ideali di perfezione, tutto è evasione (oppio) da una realtà che poi non può corrispondere a quegli ideali. e qual'è la più grande multinazionale produttrice di ideali? la religione.
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d'accordo con te. non ho visto il film ma ho letto di welsh "tolleranza zero" (rigorosamente regalatomi, spendo soldi solo per libri scientifici): un hooligan in coma, e precedentemente stuprato dallo zio (l'uccello marabù tanto odiato, immagine psicoanalitica), ucciso da una ragazza, stuprata dal suo gruppo, in vena di vendetta. il male, lo schifo fanno successo, era già così nella tragedia greca. perchè? la vita normale non soddisfa, abbiamo creato una società troppo lontana dai bisogni naturali, ci hanno fottuto il cervello con la ricerca di ideali di perfezione, tutto è evasione (oppio) da una realtà che poi non può corrispondere a quegli ideali. e qual'è la più grande multinazionale produttrice di ideali? la religione. io, tra l'autodistruzione masochista della droga e l'adattamento masochista dell'agente immobiliare, ho scelto il sole sudamericano. e forse il vecchietto che vende giaccioli in spiaggia non si è mai fatto tutte 'ste pippe mentali.
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luc
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giovedì 27 dicembre 2007
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welsh, il maggior scrittore britannico...
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..contemporaneo! ho finito di leggere un fantathriller(prestato) di m.m.smith (altro "grande" scrittore inglese) in cui i ricchi allevano cloni per stuprarli e estirpare organi e i soldati hanno coiti nelle ferite di bambini di 5 anni. un "grande" scrittore italiano si mette nei panni del mostro di firenze...forse non stiamo tanto bene col cervello. interessa solo l'ultraviolenza-ultraschifo. ne ho scritto anche su apocalypto. non lo vedo bene il futuro...
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gianpaolo
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venerdì 28 dicembre 2007
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veramente preoccupante...
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... questa ricerca ossessiva di evasione da una realtà totalmente insoddisfacente. Prova ne sono, come avevamo già detto, le numerose sette tanto alla moda al giorno d'oggi: le fedi si aggiornano allo stesso ritmo delle droghe sintetiche! A proposito: ho letto oggi della "chiesa" brasiliana che ha rintriciullito il famoso Kakà del Milan (vabbè, non ci voleva molto...). La conosci tu la «Renascer em Cristo»? Ma davvero smuove 3 milioni di brasiliani in un colpo?
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luc
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sabato 29 dicembre 2007
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renascer em cristo
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la coppia fondatrice di questa "religione" sta in galera in usa per truffa. purtroppo quando i fedeli sono milioni non si può parlare di setta. secondo lo stile usa chiunque può fondare una denominazione nuova, fa parte della tradizione protestante, falsamente libertaria, in realtà le migliaia di denominazioni sono come migliaia di aziende in concorrenza. c'è la "chiesa universale del regno di dio" che in 10 anni ha fatto 100milioni di fedeli! la città è piena di tipi biondi, capelli a spazzola e giacca e cravatta, missionari statunitensi (sembrano agenti cia). quel grullo di kakà ha aspettato il matrimonio per perdere la verginità rispettando alla lettera i dettami della chiesa! questi sò puritani sul serio, le pischelle non la smollano più e io rimpiango benedetto16 (detto da un ateo.
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la coppia fondatrice di questa "religione" sta in galera in usa per truffa. purtroppo quando i fedeli sono milioni non si può parlare di setta. secondo lo stile usa chiunque può fondare una denominazione nuova, fa parte della tradizione protestante, falsamente libertaria, in realtà le migliaia di denominazioni sono come migliaia di aziende in concorrenza. c'è la "chiesa universale del regno di dio" che in 10 anni ha fatto 100milioni di fedeli! la città è piena di tipi biondi, capelli a spazzola e giacca e cravatta, missionari statunitensi (sembrano agenti cia). quel grullo di kakà ha aspettato il matrimonio per perdere la verginità rispettando alla lettera i dettami della chiesa! questi sò puritani sul serio, le pischelle non la smollano più e io rimpiango benedetto16 (detto da un ateo...).
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reiver
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sabato 29 dicembre 2007
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pessimo film
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Trainspotting non è,come erroneamente sostiene il Morandini,il 1° film che parla della droga prendendo il punto di vista dei drogati.C'erano stati prima lo splendido "L'uomo dal braccio d'oro" di Preminger con Sinatra e l'ottimo "Panico a Needle Park",il film che segnalò il talento di Al Pacino.Trainspotting secondo me è un film meno che mediocre.Le recensioni mi hanno fatto morire dal ridere:"critica alla borghesia","schiaffo alla morale comune"...Ma di che?Qual'è sta morale comune,se anche i deputati si drogano?E poi,nella mia vita ho conosciuto drogati di tutti i tipi,di "ceti sociali" tutti diversi...Qualcuno con problemi familiari,altri invece solo alla ricerca dello "sballo".Il tono del film ,da commedia grottesca,non mi ha convinto:se questo è il "disincanto giovanile" che ho letto in una recensione allora stiamo freschi.
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Trainspotting non è,come erroneamente sostiene il Morandini,il 1° film che parla della droga prendendo il punto di vista dei drogati.C'erano stati prima lo splendido "L'uomo dal braccio d'oro" di Preminger con Sinatra e l'ottimo "Panico a Needle Park",il film che segnalò il talento di Al Pacino.Trainspotting secondo me è un film meno che mediocre.Le recensioni mi hanno fatto morire dal ridere:"critica alla borghesia","schiaffo alla morale comune"...Ma di che?Qual'è sta morale comune,se anche i deputati si drogano?E poi,nella mia vita ho conosciuto drogati di tutti i tipi,di "ceti sociali" tutti diversi...Qualcuno con problemi familiari,altri invece solo alla ricerca dello "sballo".Il tono del film ,da commedia grottesca,non mi ha convinto:se questo è il "disincanto giovanile" che ho letto in una recensione allora stiamo freschi...
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gianpaolo
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lunedì 31 dicembre 2007
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d'accordo con te...
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... Reiver. Non è sicuramente un film sulla droga e il mondo dei drogati. Il tono da commedia grottesca, come tu stesso dici, non si addice a questa piaga sociale. Che poi è la diretta conseguenza di mille altre piaghe sociali, sia chiaro. Ho trovato anch'io il film, diciamo, poco 'intonato', nè carne e nè pesce. Forse l'aggettivo più centrato è proprio grottesco. Ma forse Boyle voleva trasmetterci questa sua idea della realtà che viviamo. Tanto prendersi sul serio quando in fondo stiamo solo partecipando ad un enorme 'reality'... Buon anno a tutti!
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reiver
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lunedì 31 dicembre 2007
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x tutti
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Auguri di un felice 2008!
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