chesko
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martedì 30 settembre 2008
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"in guerra ognuno e’ vittima degli altri"
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Brian De Palma ci illumina con un film sulla guerra del Vietnam, compiendo un opera originale fondata sul disagio interiore all’interno del singolo individuo.
Ad un ex soldato, in viaggio su un autobus, basta osservare il viso di una ragazza orientale per rivivere, e farci vivere a noi in prima persona, il suo triste passato nella guerra del Vietnam.
Il soldato Eriksson, classico “pivellino”, viene spedito nella squadra di fanteria del sergente Meserve, dove aleggiano sentimenti di odio razziale verso i “musi gialli” e dove ci si sente “superblindati” ai pericoli e padroni del proprio destino.
Il gruppo è vittima di una imboscata in un villaggio di contadini dove sbucano alcuni cecchini viet cong che ammazzano il radiotelegrafista Brown, prossimo al congedo e grande amico del sergente.
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Brian De Palma ci illumina con un film sulla guerra del Vietnam, compiendo un opera originale fondata sul disagio interiore all’interno del singolo individuo.
Ad un ex soldato, in viaggio su un autobus, basta osservare il viso di una ragazza orientale per rivivere, e farci vivere a noi in prima persona, il suo triste passato nella guerra del Vietnam.
Il soldato Eriksson, classico “pivellino”, viene spedito nella squadra di fanteria del sergente Meserve, dove aleggiano sentimenti di odio razziale verso i “musi gialli” e dove ci si sente “superblindati” ai pericoli e padroni del proprio destino.
Il gruppo è vittima di una imboscata in un villaggio di contadini dove sbucano alcuni cecchini viet cong che ammazzano il radiotelegrafista Brown, prossimo al congedo e grande amico del sergente.
Questo episodio non fa che aumentare la rabbia di Meserve che accecato dalla vendetta decide, nella missione del giorno seguente, di rapire, stuprare e poi uccidere una giovane ragazza vietnamita.
Il caporale Clarke, i soldati Hatcher e Diaz saranno complici in tutto del sergente Meserve, mentre solo Eriksson si rifiuterà fin dall’inizio e tenterà di salvare la ragazza.
Dopo il gravissimo fatto, a fine missione Eriksson ancora stordito e incredulo dell’accaduto, porterà alla luce tutto quanto, mettendo a repentaglio non solo la carriera militare ma anche la propria vita.
Incredibile sarà scoprire che anche i superiori cercheranno di insabbiare il fatto che comunque arriverà davanti alla corte marziale.
Da un episodio realmente accaduto, De Palma affronta il tema della morale di un uomo pervaso dal conflitto interno provocato dalla scelta di essere un disertore e traditore dei propri compagni o di salvare la vita innocente di una “nemica”.
Un ragazzo abbandonato a se stesso, la cui personalità però si ribella di fronte alla disumanità e agli atteggiamenti psicopatici degli altri soldati, ormai esaltati dalla guerra, dal potere delle armi.
Salvare se stesso e gli altri, la propria umanità in condizioni estreme, diventa impossibile in guerra dove tutti sono vittime delle scelte degli altri, condizionati inevitabilmente da un ambiente crudo, senza pietà, senza giustizia dove il sangue copre la verità.
Il tema dell’impotenza di fronte alla perdita della ragione degli uomini divenuti bestie assetate di sangue, privi di qualsiasi sentimento, che isolano dal branco l’elemento più debole sopprimendolo prima dal punto di vista psicologico e poi da quello fisico.
Nel cast oltre a Michael J. Fox (Eriksson) che interpreta finalmente un ruolo drammatico dimostrando grande bravura, e al giovane Sean Penn (Meserve) memorabile nelle smorfie provocate dall’incessante masticazione e dalle folle urla durante i conflitti a fuoco, è da segnalare John Leguizamo (Diaz) che rappresenta in pieno lo sdoppiamento di personalità, la paura e la debolezza di fronte agli abusi di potere.
La colonna sonora è stata firmata dal grande Ennio Morricone. Ottima la regia di De Palma, uno dei migliori registi che ci siano in giro che in vita sua ha raccolto meno di quanto seminato.
Considero il film interessante ed originale, all’altezza degli altri costruiti sul tema della guerra del Vietnam. Auguro a tutti una buona visione.
Una vittima di Brian, Francesco Ciabatti.
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freaks
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lunedì 29 settembre 2008
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bravo morandini
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Mi dispiace ma occorre pur dire qualche verità ogni tanto. Morandini ha perfettamente ragione: questo è un film insincero, retorico, ma quel che è più grave risulta costantemente falso. De Palma è un regista sopravvalutato e Morandini fa bene a ridimensionarlo. Non si discute il talento di De Palma (notevole), ma la sua idea di cinema, la sensazione che il cinema ha detto tutto e che oggi non si può fare altro che ripetere ciò che si è già fatto. Quello di De Palma è un cinema manieristico, citazionistico, quindi spesso inutile. Certo molti suoi film sono godibili e spettacolari ma non basta. Che talento sprecato. Tuttavia proprio di recente e senza che potessi aspettarmelo, De Palma ha fatto centro con un grande film REDACTED: questo film, troppo scomodo, in Italia non si è visto (se non su SKY)riflette sulla cultura delle immagini e sulla possibilità di raccontare la guerra al tempo di Internet.
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Mi dispiace ma occorre pur dire qualche verità ogni tanto. Morandini ha perfettamente ragione: questo è un film insincero, retorico, ma quel che è più grave risulta costantemente falso. De Palma è un regista sopravvalutato e Morandini fa bene a ridimensionarlo. Non si discute il talento di De Palma (notevole), ma la sua idea di cinema, la sensazione che il cinema ha detto tutto e che oggi non si può fare altro che ripetere ciò che si è già fatto. Quello di De Palma è un cinema manieristico, citazionistico, quindi spesso inutile. Certo molti suoi film sono godibili e spettacolari ma non basta. Che talento sprecato. Tuttavia proprio di recente e senza che potessi aspettarmelo, De Palma ha fatto centro con un grande film REDACTED: questo film, troppo scomodo, in Italia non si è visto (se non su SKY)riflette sulla cultura delle immagini e sulla possibilità di raccontare la guerra al tempo di Internet. La storia è praticamente la stessa di Vittime di guerra ma è ambientato in Iraq. La distanza tra questi due film è notevole, il secondo in particolare è uno dei più importanti ed originali film americani degli ultimi anni. Ormai alla fine della carriera De Palma trova il coraggio di mettersi in discussione e in gioco firmando un autentico, coraggioso gioiello.
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itf
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lunedì 29 settembre 2008
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accordo :-)
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in nessun film la maggioranza dà ragione alla recensione!!!!
;-)
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r.a.m.o.n.e.s.
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martedì 2 settembre 2008
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bel film ma non un capolavoro
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la storia è validissima.........peccato per la non perfetta ambientazione riuscita..........comunque si colloca al 4 posto dopo FULL METAL JACKET, PLATOON e APOCALYPSE
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raf
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domenica 8 giugno 2008
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morandini, che fai???
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in effetti morandini non è obiettivo con de palma..strano perchè mi pare un ottimo critico e de palma è indiscutibilmente un grande regista..vittime di guerra è veramente un film splendido...
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serpico!
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venerdì 20 luglio 2007
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assurdo morandini!
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il migliore film sulla guerra del vietnam realizzato sempre dal migliore ovvero De Palma. Morandini con De Palma nn capisce niente. allora a Scarface che meriterebbe 5 stelle ne da 2 e mezzo (ridicolo!) a gli intoccabili pure quello sulle 5 ne da 3! a vestito per uccidere, blow out, carrie solo 3. invece con kubrick sono sempre esagerati. esempio Full Metal Jacket che è il peggior film sul vietnam ne da 5! e ne meriterebbe a mala pena 3. Vittime di guerra meriterebbe assolutamente 4 stelle ma io ne do 5 per aumentare la media del giudizio del pubblico. ridicolo darne 2!
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(di alessandro)
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noodles
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lunedì 28 maggio 2007
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recensioni penose...
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Io vorrei tanto sapere perchè su MyMovies si prendono come riferimento le recensioni del Morandini.Sono tutte penose,ipercritiche con filmoni come questo,mentre piene di elogi per film del cazzo come ad esempio "A History of violence" (Ho preso due e sempi ma lista è davvero lunga..)Su questo sito si elogiano i film commerciali,mentre i film d'autore che vogliono lasciar davvero qualcosa nello spettatore vengono sistematicamente troncati.Proprio non capisco questo servilismo verso il botteghino.
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germinal
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mercoledì 11 aprile 2007
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corretto ma enfatico
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Cronaca nera dal Vietnam pesantuccia.
Il finale è imbarazzante ma l'ambientazione regge e soprattutto le storie secondarie, i particolari, funzionano.
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dante
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giovedì 30 marzo 2006
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niente di speciale
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non è sicuramente riuscito bene a De palma questo film: è troppo insincero,Fox non è il massimo e Morricone ha fatto di meglio.Mediocre
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(di raf)
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raf
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mercoledì 20 luglio 2005
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vietnam
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uno dei più bei film sul vietnam. Spiazzante, con un gran cast (soprattutto sean penn) e una bellissima colonna sonora firmata morricone. secondo me sottovalutato. Tre stelle e 1/2.
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