Un melò che non ha nulla di complesso, ma poi diventa esplosivo. Il penultimo film del regista francese, da oggi in sala in versione restaurata, tra lettura critica e immaginazione.
di Francesca Bea Sentieri Selvaggi
Abbiamo incontrato Odile Jouve, al suo circolo di tennis, vicino a Grenoble. Non è affatto cambiata, ha sempre dei bei fili argentei che le danno luce ai capelli, sicuramente un tempo corvini, come quelli di Mathilde, e sulla sua gamba, con la protesi di metallo che l'aiuta a camminare, porta ancora scritte le immagini di una drammatica storia d'amore, che risuona nella sua vita ad ogni suo passo. Proprio come allora, a Madame Jouve bastano poche parole per dare una consistenza quasi materica ai suoi ricordi. [...]
di Francesca Bea, articolo completo (5551 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 5 febbraio 2024