fedeleto
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domenica 1 marzo 2015
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oberwald:tra misteri e colori..
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A Oberwald una regina si ritrova nel castello uno sconosciuto ferito identico al marito che perse anni prima poco dopo io matrimonio.Egli è venuto in realtà per ucciderla, ma cambia i suoi propositi non appena la conosce.Peccato che il conte di Fohn , capo della polizia, ricatta il giovane dicendogli di plagiare la regina per renderla succube, ma quest'ultimo si rifiutera' preferendo la morte e costringendo la regina a provocarlo per farsi uccidere, un triste destino incombe che chiude con lo stringersi la mano a vicenda.Antonioni (la notte, zabriskie point, il grido) dopo anni di assenza torna a dirigere un buon film fondamentalmente sperimentale.Firmato da Antonioni e Guerra nella sceneggiatura, la pellicola si inspira al dramma di Cocteau (l'aquila a due teste) e il regista ferrarese si diverte a mettere effetti speciali non indifferenti con simbologie evidenti (il colore verde che irrompe nella stanza della regina appena apre la finestra, come se la natura entrasse nel castello, il conte Fohn e la sua luce oscura e malefica, la notte che diventa giorno, lo sdoppiamento della madamigella, che manifesta la sua interiorità da una parte e l'esteriore dall'altra, la scena iniziale del temporale rosso fuoco).
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A Oberwald una regina si ritrova nel castello uno sconosciuto ferito identico al marito che perse anni prima poco dopo io matrimonio.Egli è venuto in realtà per ucciderla, ma cambia i suoi propositi non appena la conosce.Peccato che il conte di Fohn , capo della polizia, ricatta il giovane dicendogli di plagiare la regina per renderla succube, ma quest'ultimo si rifiutera' preferendo la morte e costringendo la regina a provocarlo per farsi uccidere, un triste destino incombe che chiude con lo stringersi la mano a vicenda.Antonioni (la notte, zabriskie point, il grido) dopo anni di assenza torna a dirigere un buon film fondamentalmente sperimentale.Firmato da Antonioni e Guerra nella sceneggiatura, la pellicola si inspira al dramma di Cocteau (l'aquila a due teste) e il regista ferrarese si diverte a mettere effetti speciali non indifferenti con simbologie evidenti (il colore verde che irrompe nella stanza della regina appena apre la finestra, come se la natura entrasse nel castello, il conte Fohn e la sua luce oscura e malefica, la notte che diventa giorno, lo sdoppiamento della madamigella, che manifesta la sua interiorità da una parte e l'esteriore dall'altra, la scena iniziale del temporale rosso fuoco).Tutto questo non puo che manifestare una vera e propria arte figurativa, quasi lo schermo venisse dipinto.Monica Vitti straordinaria e sublime che dopo anni torna al cinema drammatico e dimostra il.suo eclettismo ancora una volta.Bellissima e suggestiva la scena del dialogo nel bosco dove i colori si schiariscono come la luce dell'anima prevalga in quella spazio naturale.Forse non il miglior Antonioni, ma senza dubbio ottimo.
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paride86
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martedì 23 dicembre 2008
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pessimo
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Davvero un passo falso per Antonioni "Il Mistero di Oberwald". Una trama insulsa e soporifera, attori sottotono, ambientazioni di serie B: sembra impossibile che si tratti dello stesso regista che qualche anno prima aveva girato "Professione Reporter".
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ubaldo
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giovedì 30 ottobre 2008
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la sperimentazione incompresa di un genio
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Un buon film di uno dei più grandi registi che il cinema italiano ha potuto vantare tra le sue schiere. Si astengano i ridicoli commenti degli ignoranti e gli "sproloqui" pietosi, che olezzano di politica, di gente squallida come nicoletta...
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pietosa
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sabato 5 luglio 2008
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penoso
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arlecchino
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giovedì 24 aprile 2008
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cuore e colore
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Si esplorano dunque i cromatismi della tastiera elettronica,ma con tocco sapiente.Per esplorarli cosa si adopera? Ma il mistero di Oberwald! Lì il tema era chiaro, bisognava renderlo incomunicabile, e con che cosa? Ma con la tastiera elettronica! La Vitti "ammirevolmente sotto le righe?" La poveretta dormiva proprio!Faceva solo il suo dovere di musa.A proposito, che colore adottare per la faccia degli spettatori? I critici non hanno dato consigli.
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nicoletta
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mercoledì 23 aprile 2008
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oberwald:il mistero svelato
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Leggendo fra le tortuosità dei critici, viene da pensare che molti siano influenzati dal "Sovietcolor" che il regista rappresenta. Non sarebbe più semplice dire che il film è inguardabile, mentre le altre opere di questo regista sono per lo più di un'evidente mediocre livello,adatte a far sproloquiare intellettuali estraniati dalla realtà?
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thérèse
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mercoledì 23 aprile 2008
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quando il regista accosta il romantico
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La profluvie di spiegazioni intellettuali sui films di questo tanto osannato regista genera,se non diffidenza,almeno qualche sospetto.Forse sa raccontare, ma cosa racconta? E se il re fosse nudo?
Quanto al Mistero di Oberwald, limitiamoci a dire che la signora Vitti è romantica e convinta del ruolo come quando il povero Sordi fu costretto dagli americani a fare il prete. Tale mancata convinzione forse traboccava dal regista...non era stata, del resto, la sua musa?
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