fedeleto
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lunedì 12 dicembre 2011
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effetto truffaut
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Dopo l'ingiusto insuccesso di MICA SCEMA LA RAGAZZA,Truffaut dirige un film autentico e originale incentrato sul tema del metacinema.Una troupe dirige un film,e durante le riprese si susseguono varie situazioni e problematiche che portano a determinate conseguenze,ma il film del resto deve andare avanti e non c'e' niente da fare se non sorridere,in fondo il cinema e' meglio della vita perche' come dice lo stesso truffaut(qui anche protagonista) nella vita reale non va mai tutto regolare,invece nel cinema tutto scorre tranquillo e non ci sono mai intoppi.Effetto notte e' un film sul metacinema e suila documentazione di cosa accade dietro le riprese di un film ,la storia non e'che un piacevole pretesto per poter creare un film nel film,ma l'esperimento e' riuscito e procede senza problemi regalando al pubblico la soddisfazione di assistere alla realizzazione del film.
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Dopo l'ingiusto insuccesso di MICA SCEMA LA RAGAZZA,Truffaut dirige un film autentico e originale incentrato sul tema del metacinema.Una troupe dirige un film,e durante le riprese si susseguono varie situazioni e problematiche che portano a determinate conseguenze,ma il film del resto deve andare avanti e non c'e' niente da fare se non sorridere,in fondo il cinema e' meglio della vita perche' come dice lo stesso truffaut(qui anche protagonista) nella vita reale non va mai tutto regolare,invece nel cinema tutto scorre tranquillo e non ci sono mai intoppi.Effetto notte e' un film sul metacinema e suila documentazione di cosa accade dietro le riprese di un film ,la storia non e'che un piacevole pretesto per poter creare un film nel film,ma l'esperimento e' riuscito e procede senza problemi regalando al pubblico la soddisfazione di assistere alla realizzazione del film.Un truffaut senza precedenti,e una bisset troppo bella.
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elizabeth 91
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sabato 23 luglio 2011
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il cinema per il cinema
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Impossibile per gli amanti del cinema non apprezzare un film come ' Effetto Notte' del grande Truffaut che stavolta interpreta se stesso nei panni del regista Ferrand intento a girare il film 'Vi presento Pamela'. Truffaut ci accompagna dietro le quinte del film mostrandoci trucchi ed espedienti che da soli forse non sapremmo immaginare, ma non solo, infatti ci troviamo dietro le quinte della vita di persone vere che ci mostrano quello che c'è dietro tutto quel recitare, la vita con le sue passioni esplode dietro un sipario di finzione. Fare del cinema una cosa complessa, soprattutto se fatto con sentimento e Truffaut ce lo mostra chiaramente, senza nascondere gli stati d'anmo e quelle difficoltà che possono presentarsi una dietro l'altra ma come dice lui stesso <<Il lavoro viene prima.
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Impossibile per gli amanti del cinema non apprezzare un film come ' Effetto Notte' del grande Truffaut che stavolta interpreta se stesso nei panni del regista Ferrand intento a girare il film 'Vi presento Pamela'. Truffaut ci accompagna dietro le quinte del film mostrandoci trucchi ed espedienti che da soli forse non sapremmo immaginare, ma non solo, infatti ci troviamo dietro le quinte della vita di persone vere che ci mostrano quello che c'è dietro tutto quel recitare, la vita con le sue passioni esplode dietro un sipario di finzione. Fare del cinema una cosa complessa, soprattutto se fatto con sentimento e Truffaut ce lo mostra chiaramente, senza nascondere gli stati d'anmo e quelle difficoltà che possono presentarsi una dietro l'altra ma come dice lui stesso <<Il lavoro viene prima..>> Insomma the show must go on.
Se è vero che il cinema 'mente 24 volte al secondo' probabilmente per Truffaut 'esprime amore 24 volte al secondo'
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dounia
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domenica 3 luglio 2011
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una notte "particolare"
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Il film racconta le storie vissute e le personalità dei protagonisti e del regista durante la realizzazione del film "Vi presento Pamela". Gli attori acquistano un'immagine particolare durante la regia del film e dimostrano un loro carattere e un loro modo di vivere che il regista vuole presentare. E' vivo nel film l'ascolto, da parte del regista, degli attori e dell'aiuto regia. Appare l'immagine di libri scritti su cineasti famosi con la presenza del regista. François Truffaut, in questo modo, sembra voler ringraziare il cinema a cui ha sempre rivelato un profomndo e costante interesse. La scena, oltre a tante altre, arricchisce il film che, anche se è del 1973, rimane attuale e sempre significativo da vedere.
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Il film racconta le storie vissute e le personalità dei protagonisti e del regista durante la realizzazione del film "Vi presento Pamela". Gli attori acquistano un'immagine particolare durante la regia del film e dimostrano un loro carattere e un loro modo di vivere che il regista vuole presentare. E' vivo nel film l'ascolto, da parte del regista, degli attori e dell'aiuto regia. Appare l'immagine di libri scritti su cineasti famosi con la presenza del regista. François Truffaut, in questo modo, sembra voler ringraziare il cinema a cui ha sempre rivelato un profomndo e costante interesse. La scena, oltre a tante altre, arricchisce il film che, anche se è del 1973, rimane attuale e sempre significativo da vedere. Il titolo del film "Effetto notte" risulta per la realizzazione nel film "Vi presento Pamela" di una scena notturna che si svolge durante il giorno. La musica classica presente nel film è molto bella e incisiva.
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marvelman
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giovedì 25 novembre 2010
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carino ma niente di che
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è un film carino ma non è affatto un capolavoro...mi sembra giusto mettere una stella per mediare il voto esageratamente alto
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sinkro
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sabato 31 luglio 2010
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visione obbligata
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Ogni tanto film come questi sono indispensabili per pulirsi gli occhi da tutte quelle "cosacce" che passano al cinema.
Seduti nella propria poltrona possiamo avere la possibilità di gustarci questa chicca così bella da lasciare commossi.
La trama è una non-trama. C'è un film, c'è il regista, il produttori e gli attori. Quì si vede tutto quello che ci sta dietro e cosa crea la magia. Un fantastico cerchio di Crono che si chiude. Il cinema che parla di se stesso. E che cinema ragazzi miei!
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roberto bacis
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martedì 21 ottobre 2008
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un capolavoro vero, un vero capolavoro!
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Cosa dire di questo film che altri non abbiano ancora detto?
Se chiedete a 10 registi la loro classifica dei film, tutti pongono questo capolavoro fra i cinque migliori mai girati. Naturalmente un po' dipende dal fatto di essere un giudizio da addetti ai lavori, ma soprattutto per l'atmosfera che si respira durante la visione. Musica perfetta, luce dolce e nello stesso tempo intensa, calma ma mai noia, anzi attesa degli eventi. Che dire? dopo mille volte lo vedo sempre come se fosse la prima volta, con qualcoa ancora da scoprire.
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nudles
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martedì 9 settembre 2008
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films come treni della notte ( parte 2 )
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La psicologia del personaggio interpretato dalla Bisset è molto complesso, due sono i motivi che l'hanno indotta al suo gesto consolatorio, in primo luogo la sua conoscenza e la percezione della sofferenza; Julie non riesce a sopportare che Alphonse soffra a causa della fuga di Liliane, solo una persona che ha superato un esaurimento nervoso riesce a comprendere la forza del dolore e della sofferenza e provarne totale repulsione,in secondo luogo il suo totale coinvolgimento alla lavorazione del film,Julie professionalmente è un attrice impeccabile.
Altro protagonista bravissimo è jean Pierre Aumont, che interpreta il ruolo di Alexandre, attore stagionato, vecchio "tombeur de femmes", ora maliconicamente omosessuale.
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La psicologia del personaggio interpretato dalla Bisset è molto complesso, due sono i motivi che l'hanno indotta al suo gesto consolatorio, in primo luogo la sua conoscenza e la percezione della sofferenza; Julie non riesce a sopportare che Alphonse soffra a causa della fuga di Liliane, solo una persona che ha superato un esaurimento nervoso riesce a comprendere la forza del dolore e della sofferenza e provarne totale repulsione,in secondo luogo il suo totale coinvolgimento alla lavorazione del film,Julie professionalmente è un attrice impeccabile.
Altro protagonista bravissimo è jean Pierre Aumont, che interpreta il ruolo di Alexandre, attore stagionato, vecchio "tombeur de femmes", ora maliconicamente omosessuale. Alexandre è il corrispondente maschile di Severine, attore anche lui ancorato ad un passato che non c'è più, quasi pedante nei suoi racconti di aneddoti ed episodi del tempo trascorso. Si può certamente affermare che questo film trasuda di tutto l'amore che Truffaut aveva per il cinema e come il regista ritenesse la settima arte essenziale e formativa all'esperienza umana. A questo proposito è il regista Ferrand (Truffaut), che rivolto ad Alphonse (Jean Pierre Leaud), attore dotato ma umanamente immaturo, cerca di distoglierlo dall'idea di lasciare il set per una delusione sentimentale, con un discorso appassionato che è una vera e propria dichiarazione d'amore per il cinema.La voglio citare integralmente:
" Su Alphonse, vieni: ora te ne torni in camera, ti rileggi il copione e ti metti a lavorare un pò e poi cerchi di dormire. Domani si lavora, e il lavoro è più importante. Non fare il cretino, Alphonse: sei un bravissimo attore, il lavoro va a gonfio vele.Lo sò, c'è la vita privata, ma la vita privata zoppica per tutti.I film sono più armoniosi della vita.Alphonse, non ci sono intoppi nei film, non ci sono rallentamenti.I film vanno avanti come i treni, capisci? Come i treni nella notte. La gente come me e come te, lo sai bene, siamo fatti per essere felici nel nosto lavoro del cinema."
Intorno ai personaggi principali del film, operano una quantità di tecnici, attrezzisti, truccatrici, assistenti alla produzione e alla regia tutti compenetrati al massimo alla realizzazione e alla riuscita del film,in ossequio alla filosofia di Truffaut. Felice a questo proposito è la battuta di Joelle(Nathalie Bahie), assistente del regista Ferrand, che così commenta la fuga di Liliane dal set : " Io per un film potrei piantare un uomo, ma per un uomo non pianterei mai un film". Il film è finito, tutti gli addetti ai lavori si salutano con affetto, pronti a ripartire per un altro film; amori finiti, nuove relazioni sentimentali,nuovi impegni professionali, la tragica fine di Alexandre, il cinema non ha pause,i film continuano a correre come treni nella notte.
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[+] cinema...grazie di esistere!!!
(di andy dufresne)
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nudles
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venerdì 5 settembre 2008
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films come treni nella notte ( parte 1)
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Nella piazza di una imprecisata città la vita scorre come sempre, la gente passeggia, si reca al lavuro, il traffico scorre tranquillo, da un sottopasso del metrò emerge un giovane uomo che a passo svelto raggiunge uno più anziano e lo schiaffeggia. Lo stop del regista, ci fa capire che ci troviamo sul set di " Vi presento Pamela",film il cui regista Ferrand ha appena iniziato la lavorazione.
Sono queste le prime immagini di "Effetto notte", quattordi-
cesimo lungometraggio di Truffaut, impegnato come regista e come attore nel ruolo del regista Ferrand.Qualche critico riduttivanente ha affermato che in questo fllm si racconta della lavorazione e delle difficoltà che si incontrano nella realizzazione di un opera cinematografica, ma non è proprio così; in Effetto notte si racconta del cinema di Truffaut, del suo modo di fare cinema, il film rispecchia tutta la sua personalità, il suo fascino, il carattere,la sua sensibilità capace di provare compassione per le debolezze umane, non trascurando il suo elevato spessore di uomo, non a caso durante la lavorazione dei suoi film si instaurava un clima di stretta collaborazione, i suoi modi gentili, il suo fascino conquistava gli attori ma soprattutto le maestranze quali tecnici e attrezzisti; tutti davano il loro meglio, collaborazione e interazione erano al massimo.
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Nella piazza di una imprecisata città la vita scorre come sempre, la gente passeggia, si reca al lavuro, il traffico scorre tranquillo, da un sottopasso del metrò emerge un giovane uomo che a passo svelto raggiunge uno più anziano e lo schiaffeggia. Lo stop del regista, ci fa capire che ci troviamo sul set di " Vi presento Pamela",film il cui regista Ferrand ha appena iniziato la lavorazione.
Sono queste le prime immagini di "Effetto notte", quattordi-
cesimo lungometraggio di Truffaut, impegnato come regista e come attore nel ruolo del regista Ferrand.Qualche critico riduttivanente ha affermato che in questo fllm si racconta della lavorazione e delle difficoltà che si incontrano nella realizzazione di un opera cinematografica, ma non è proprio così; in Effetto notte si racconta del cinema di Truffaut, del suo modo di fare cinema, il film rispecchia tutta la sua personalità, il suo fascino, il carattere,la sua sensibilità capace di provare compassione per le debolezze umane, non trascurando il suo elevato spessore di uomo, non a caso durante la lavorazione dei suoi film si instaurava un clima di stretta collaborazione, i suoi modi gentili, il suo fascino conquistava gli attori ma soprattutto le maestranze quali tecnici e attrezzisti; tutti davano il loro meglio, collaborazione e interazione erano al massimo.
Ebbenne Effetto notte é tutto questo e anche di più, infatti mai come in quest'opera possiamo capire quanto il regista amasse il cinema, ma non solo, si percepisce la concezione che il compianto regista aveva del cinema come riflesso della vita, cinema e vita reale due mondi diversi(finzione e verità) che si intrecciano,si arricchiscono e si migliorano reciprocamente.Quindi anche se è vero che il cinema potrebbe rappresentare una sorta di rifugio,mai viene visto come rifiuto totale della vita che anche se noiosa e frustrante può essere migliorata e arricchita dall'assimilazione di quanto scorre sullo schermo.In questo film abbiamo un proffluvio di autocitazioni (nomi e situazioni ricorenti in altri film di Truffaut)e citazioni dedicate agli autori preferiti del regista.Il film si avvale della partecipazione di attori non francesi,questo è un fatto abbastanza raro nella produzione del regista.Comunque abbiamo Valentina Cortese(italiana) e Jacqueline Bisset(inglese).La prima nel ruolo di Severine,attrice avanti con gli anni, che vive del suo passato,dei suoi ricordi ora con grossi problemi personali e di famiglia,dedita all'alcool e incapace di ricordare le battute.Valentina Cortese rende al massimo l'idea del personaggio0 in decadenza con una interpretazione drammatica dai risvolti nervosi,in lei ravvisiamo tratti della Norma Desmond di Wilder.Ottima anche la Bisset nel ruolo di Julie Baker,star hollywoodiana emersa con notevoli sforzi da un esaurimento nervoso,grazie all'aiuto del marito neurologo; la Bisset interpreta il ruolo di un'attrice molto professionale che viene coinvolta appieno nella lavorazione del film, tanto che per consolare Alphonse e indurlo a rinunciare al proposito di lasciare il set dopo una delusione amorosa,va a letto con lui, provocando altre complicazioni.
continua......
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lorenzo ciofani
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sabato 23 agosto 2008
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quando il cinema è vita
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La vita, il cinema. Ogni Autore che si rispetti ha cercato di riflettere sull'affascinante tema. Come non poteva François Truffaut realizzare anche lui il proprio film a riguardo? E alla fine "Effetto notte" risulta il migliore del genere. La storia è ambientata su un set, il regista Ferrond (ossia François, nelle vesti di attore) sta girando "Vi presento Pamela" con un eterogeneo gruppo: attori (tra cui il feticcio Jean-Pierre Leaud), macchinisti, operatori, produttori le cui esistenze si articolano intorno alle riprese. Il mondo cinematografico sembra vacuo ed ipocrita. Truffaut si schiera contro questa tesi con quest'opera felice e finanche tenerissima, un atto d'amore verso la Settima Arte che contiene tutte le cifre caratteristiche della circostanza.
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La vita, il cinema. Ogni Autore che si rispetti ha cercato di riflettere sull'affascinante tema. Come non poteva François Truffaut realizzare anche lui il proprio film a riguardo? E alla fine "Effetto notte" risulta il migliore del genere. La storia è ambientata su un set, il regista Ferrond (ossia François, nelle vesti di attore) sta girando "Vi presento Pamela" con un eterogeneo gruppo: attori (tra cui il feticcio Jean-Pierre Leaud), macchinisti, operatori, produttori le cui esistenze si articolano intorno alle riprese. Il mondo cinematografico sembra vacuo ed ipocrita. Truffaut si schiera contro questa tesi con quest'opera felice e finanche tenerissima, un atto d'amore verso la Settima Arte che contiene tutte le cifre caratteristiche della circostanza. Ferrond, alter ego spudorato e palese di François, è un uomo che, come l'originale, vive il cinema come esperienza di vita, veicolo su cui muovere le emozioni. Più che un film guida su come girare un film, è un film che rappresenta al meglio il modo con cui lavora il suo autore. Non a caso "Effetto notte" può essere considerato come la summa del pensiero di Truffaut, il cosa intende lui per cinema. Per questo va preso anche come un'opera profondamente personale, intima. Soprattutto sincera. Nonostante funga da vittima delle bizzarrie del cast, François fa la parte del saggio e si mette in bocca delle frasi bellissime: "il cinema impera" grida fiero, ma come dimenticare quel dolce e potente "I film sono più armoniosi della vita, non ci sono intoppi, non ci sono rallentamenti, filano come treni"? E' sì il film di un artista innamorato, in cui si incontrano passioni forti (carrellata di libri di Bunuel, Godard, Rossellini, Bresson, Bergman e, ovviamente, Hitchcock e il sogno del bimbo che ruba le fotobuste di "Quarto potere") e gustosi episodi. E' lecito pensare che molti avvenimenti raccontati in "Effetto notte" siano reali? Chissà se veramente Jean-Pierre Leaud aveva questo bisogno impellente di andare al cinema ogni qualvolta potesse e si andasse a sfogare ai go-kart. E poi, forse, non è casuale che la protagonista di "Vi presento Pamela", la star, si chiami Julie, come il personaggio principale de "La mia droga si chiama Julie", che arriva e scombussola le già irrequiete acque del set. E' pure una riflessione sul mestiere dell'attore. Emblematica, infatti, la frase del crepuscolare Jean-Pierre Aumont (che morirà prima di recitare la propria uccisione per mano del figlio) che, riflettendo su cosa l'attore rappresenti per il pubblico (anzi, per gli altri), dice "Bisogna dimostrare che ci siamo". L'essere prima dell'apparire. Ma allora l'uomo-attore sul set si limita ad apparire? Certo che no, perché, come già detto, la filosofia di Truffaut è che il cinema è in funzione della vita e viceversa. Dunque un individuo non recita, vive il film. Lui vive il film, sempre. Come Valentina Cortese, strepitosa, che sembra davvero recitare la vita dell'attrice (di cui noi ignoriamo il fulcro, possiamo solo immaginarla) che lei stessa interpreta sul viale del tramonto. Come Aumont, elegantissimo, che se ne va via nel momento giusto, lasciando un bel ricordo, e chi se ne frega se non conclude la propria parte. Come Leaud, nevrotico e febbrile, che pende dalle labbra del suo mentore François, di cui stavolta non è alter ego (o così appare...). Probabilmente la troupe di "Effetto notte" (che è un trucco cinematografico per far fungere il giorno notte) si è molta divertita a vedere (o a vedersi?) la finta troupe di "Vi presento Pamela", anche perché si svelano alcuni trucchi del mestiere (quello della candela è una curiosa sopresa). Sì, è palpabile il divertimento provato dal cast, e rasserena, rende ancora più adorabile questa preziosa testimonianza di un amore. François Truffaut, regista che ha indagato in ogni territorio sentimentale, firma (filma) con "Effetto notte" la sua prova più sinceramente affettuosa.
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lino
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giovedì 13 marzo 2008
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io mi chiedo perchè...
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ha vinto un premio oscar come miglior film straniero, è stato co-prodotto dall'Italia e non abbiamo la possibilità di averlo in DVD! E' scandaloso!!!
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(di ofelia)
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(di andrea)
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