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Dacia MAraini si cimenta con la regia cinematografica, narrando le vicende di due coniugi ,immersi fin troppo nel loro rapporto. I protagonisti sono Silvio Pantaleo(T.Milian) e sua moglie Leda ( La splendida Macha Meril) che vivono nella loro villa nobiliare di BAgheria , essenso Silvio uno degli ultimi discendenti di una famglia aristocratica del luogo. Ha bbandonato la sua precedente professione, il giornalista , per scrivere il suo primo romanzo, al quale lavora alacremente senza giungere al risultato desiderato. Questo crea dei contrasti tra i coniugi, che iniziano a vedere il loro rapporto in una chiave differente. Nel frattempo , i potenti consanguinei di Silvio ,cercano in tutti i modi di convincerlo a cedere le sue proprietà, per trasformare i terreni agricoli in terreni pronti per la lottizzazione edilizia. Non riuscendoci con le buone , proveranno con metodi ben più sbrigativi e non certo leciti. Leda si accorge di ciò che sta accadendo e tenta di spronare Silvio a concludere il prima possibile il suo romanzo. La comunicazione tra loro diventa sempre più difficile, sino a quando Silvio non decide di abbandonare la terra natia, poichè giunge lla conclusione che il suo idealismo non potrà mai cambiare la realtà che lo circonda , immutabile da secoli. Tempi di narrazione deciasamente lunghi, impianto narrativo squisitamente teatrale . il film risente indubbiamente dei canoni estetici e delle tematiche del tempo in cui è stato realizzato, con la crisi della coppia onnipresente. Nonostante ciò , resta indubbiamente un'importante testimonianza d'epoca, con tutti gli annessi e connessi.
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