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Realizzato da B. Dearden nel 1961, costutisce il primo esempio cinematografico, di profondo impegno, sulla lotta di liberazione della Comunità Gay. All'epoca l'omosessualità era , a tutti gli effetti, un reato per il quale venivano comminate pene carcerarie. Un giovane operaio commette un furto, al fine di pagare la somma ai ricattatori che lo tengono sotto scacco. Viene scoperto dalla Polizia, confessa il furto ma non le ragione per cui lo ha commesso. Preso dai rimorsi e dalla paura, commette il gesto estremo. Il giovane era legato, da una relazione platonica, ad un affermato avvocato interpretato da un immenso Dirk Bogarde. Scosso dall'accaduto e deciso a fare chiarezza, l'avvocato conduce delle indagini in proprio: giunge a contattare personalmente un gruppo di facoltosi notabili, tenuti in pugno dalla banda di ricattatori, Nessuno di loro è disposto a denunciare, per non scalfire la propria immagine e non dover incorrere nelle maglie della giustizia. Faar entrerà nel mirino dei malviventi, ma proseguirà il tortuoso cammino, sino a compromettere il proprio matrimonio , ammettendo la propria omosessualità. I responsabili verranno assicurati alla giustizia e Faar affronterà a testa alta tutte le conseguenze del caso. Film molto articolato, che a tratti sfiora lo psicodramma, ottimamente interpretato da Bogarde, che partecipò anche alla stesura della sceneggiatura. Un vera gemma della Gaia Musa.
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