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IL Mito di Faust ambientato nella Parigi notturna degli Anni '30. Tratto da un romanzo di P.Orlan, traspone la nota storia fondata sul mito dell'eterna giovinezza in un contesto edonistico e frivolo, prendendo in prestito anche alcuni elementi tratti da " L' Angelo Azzurro" . Il Professor Faust, P.Palau, è ormai anziano e rimpiange la sua gioventù, anche perchè è invaghito di MArgherita M.Morgan, star di un locale notturno della Ville lumiere e vorrebbe tanto corteggiarla, ma sa già non avrebbe alcuna chance. Leon, il proprietario del locale,un magnifico ed elegantissimo Y.Montand, gli fa capire che , grazie ad un accordo con lui, potrebbe ripercorrere quei sentieri che crede di aver perso, in cambio di ciò che molti ritengono non esista, la parte più immateriale della MAteria, l'Anima. Faust accetta e torna alla sua gioventù e corre da lei, che lo ricambia con gioia. Ma la Gioia non appartiene ai doni del Principe delle Tenebre e quindi arriverà un evento che cambierà le cose in peggio. Margherita, intercede per il suo amato, chiede ottiene di prendere il suo posto. Leon accetta pur disprezzando profondamente il suo nuovo adepto e proponendogli in extremis di prendersi le sue responsabiltà, cosa che lui rifiuterà , rivelndosi più vile che mai. Vicenda ben orchestrata e portata a termine con garbo e maestria. Elegante e malinconica vicenda. Ottime le scenografie dell'epoca.
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