| Titolo originale | Aparajito |
| Anno | 1957 |
| Genere | Drammatico |
| Produzione | India |
| Durata | 110 minuti |
| Regia di | Satyajit Ray |
| Attori | Karna Banerjee, Kanu Bannerjee . |
| Tag | Da vedere 1957 |
| Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
| MYmonetro | 3,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 3 febbraio 2023
Dal romanzo di B. Bandappadhy. Storia di Apu, ragazzo indiano che vorrebbe diventare sacerdote. Quando il padre muore, decide di andarsene a Calcutta,... Il film è stato premiato a Venezia,
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CONSIGLIATO SÌ
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Dal romanzo di B. Bandappadhy. Storia di Apu, ragazzo indiano che vorrebbe diventare sacerdote. Quando il padre muore, decide di andarsene a Calcutta, dove lavora, studia e riesce a laurearsi all'università. Nella sua lotta quotidiana si dimentica della madre che vive solo attendendo il suo ritorno. Apu un giorno torna, ma è troppo tardi. La madre è morta poco prima del suo arrivo. Il film, che impose Satyajit Ray come regista internazionale, vinse il Leone d'oro a Venezia nel 1957 (suscitando le ire di Luchino Visconti che era in lizza con Le notti bianche e che si lanciò in astiosi giochi di parole: "Mi conviene fare l'indiano").
Il decenne Apu va a vivere nella Città santa di Benares, dove il padre, che si è fatto sacerdote, muore poco dopo il suo arrivo. Madre e figlio vanno a vivere in un villaggio presso uno zio (K. Bannerjee), ma poi il ragazzo, divenuto ormai un giovanotto (Subodh Ganguly) va a studiare a Calcutta. Dopo qualche tempo muore la madre.
Da Dizionario dei film, Firenze, Sansoni, 1968
film di una bellezza rara,ci fa calare in un mondo a noi così lontano e mi ha interessato molto pur nella sua semplicità