La bella mugnaia

Da un romanzo di Pedro Antonio de Alarcòn, grande scrittore e polemista del 1800, questo film, "La bella mugnaia"(Mario Camerini, 1955) che è una stampa secentesca, forse più dei"Promessi Sposi"manzoniani. C'è il tema del travestimento(il mugnaio che si traveste da gobernador, la mugnaia che dà al fedifragoo gobernador un sonnifero ma anche un pigiama del marito(ovviamnete gobernador), in modo che lo scambio sia perfetto e c'è lo"sbugiardamento"finale. Mario Camerini, anche cosceneggiatore con Augusto Camerini(il fratello, presumo), Continenza, De Concini, ha fatto veramente una stampa secentesca, con la ricostruzione dei costumi e della scenografia d'epoca, appunto come quella che c'è nel romanzo"Il Capprello a tre punte"di De Alarcòn, ma anche nei"Promessi Sposi"di Manzoni, solo che il cinema(l'ambientazione qui è nel Napoletano, dominazione ovviamente spagnola), sa rendere i colori e le forme della festa che diventa rissa, del racconto tipo"cantastorie"e le vicenda, dove si ha, conformemente al volere di De Alarcòn, spirito libertario, il rovescimanto di situazione soicale, con i popolani/le popolante che irridono ai potenti, sbugiardandoli(appunto)quali rapaci percettori di ingiuste gabelle. [+]

Da un romanzo di Pedro Antonio de Alarcòn, grande scrittore e polemista del 1800, questo film, "La bella mugnaia"(Mario Camerini, 1955) che è una stampa secentesca, forse più dei"Promessi Sposi"manzoniani. C'è il tema del travestimento(il mugnaio che si traveste da gobernador, la mugnaia che dà al fedifragoo gobernador un sonnifero ma anche un pigiama del marito(ovviamnete gobernador), in modo che lo scambio sia perfetto e c'è lo"sbugiardamento"finale. Mario Camerini, anche cosceneggiatore con Augusto Camerini(il fratello, presumo), Continenza, De Concini, ha fatto veramente una stampa secentesca, con la ricostruzione dei costumi e della scenografia d'epoca, appunto come quella che c'è nel romanzo"Il Capprello a tre punte"di De Alarcòn, ma anche nei"Promessi Sposi"di Manzoni, solo che il cinema(l'ambientazione qui è nel Napoletano, dominazione ovviamente spagnola), sa rendere i colori e le forme della festa che diventa rissa, del racconto tipo"cantastorie"e le vicenda, dove si ha, conformemente al volere di De Alarcòn, spirito libertario, il rovescimanto di situazione soicale, con i popolani/le popolante che irridono ai potenti, sbugiardandoli(appunto)quali rapaci percettori di ingiuste gabelle... Ottimo Vittorio De Sica, quale gobernadòr vorace e imbelle, Marcello Mastroianni quale mugnaio e assertore dei diritti del popolo, discreta, ma non eccelsa la Loren quale mugnaia(più che altro impegnata nel produrre le proprie grazie), bene come sempre Paolo Stoppa, Guardunia, l'assistente del govenratore, altri ancora, compresa Yvonne Sanson, la moglie del governatore e Giancarlo Cobelli, ancora non famoso, all'epoca quale regista teatrale di prim'ordine. El Gato [-]