Il film del 1947 è una commedia drammatica con la regia di Stuart Heisler discreto artigiano di Hollywood, molto interessato alle tematiche femminili (Tulsa) e che diresse vari generi: commedie, noir e anche western (Le colline bruciano).
Il film ha come protagonista (il sottotitolo è Storia di una donna) Angie (Susan Hayward) cantante di successo nei locali notturni e che ha un avvenire brillante, è innamorata di un giovane e povero cantante Ken Conway (Lee Bowman modesto attore anni '40: Delitto al microscopio) che cerca di sfondare, inutilmente, nel mondo della musica aiutato dall'amico compositore e pianista Steve (Eddie Albert noto caratterista: Vacanze Romane, Missione in Manciuria). Angie lo sposa, contrariamente ai consigli del suo agente e amico, lo mantiene, a sua insaputa gli fa avere un posto di cantante alla radio dove Ken sfonda e in poco tempo diventa un divo. Angie si ritira dalla musica, vive in una casa in campagna e hanno una figlia, da entrambi adorata. Angie però soffre per la lontananza di Ken diventato un idolo delle donne, Ken la ricopre di regali comprandole anche un lussuoso superattico a New York, ma Angie diventa gelosa specie dell'onnipresente Martha l'efficiente e bella segretataria di Ken segretamente innamorata di lui, che lo consiglia in tutto, compresi i regali alla moglie e l'arredamento dela casa. Angie, trascurata, con il rimpianto della sua passata attività di cantante, poco alla volta diventa un alcolizzata, crescono le incomprensioni del marito, fino al litigio finale quando lui le da il compito di organizzare un party (prima organizzati da Martha), però Angie non solo si ubriaca ma aggredisce la segretaria in presenza di tutti allibiti. E' la separazione , Ken concede tutto alla moglie casa e soldi, meno l'affidamento del figlio. Angie disperata rapisce il figlio e lo porta nella casa in campagna, nella notte ubriaca lascia cadere una sigaretta accesa e la casa brucia, Angie salva la figlia incolume, ma rimane ustionata. In ospedale Ken capisce i suoi errori e si riconcilia con la moglie che questa volta si impegna a non più bere.
Il film più che rispecchiare la vicenda che legò Bing Crosby alla sua prima moglie Dixie Lee, riflette al maschile la vicenda di E' nata una stella (l'originale è del 1937 con Fredric March), il protagonista affronta la stessa problematica: il coniuge affermato lancia quello meno fortunato che consegue il successo che oscura l'altro o l'altra che sprofondando nella solitudine affoga il dispiacere bevendo alcol. La vicenda di Bing Crosby può avere dato uno spunto, ma il suo matrimonio fu fin dall'inizio in crisi, ebbe 4 figli e la moglie alcolizzata morì di cancro nel 1952, inoltre Bing era un padre assente ed un marito infedele.
Il film che recensiamo ha una solida struttura e una trama convincente e scorrevole, siamo soprattutto in presenza di una notevole performance interpretativa e artistica di Susan Haywoord (conseguì la prima di 5 nomination all'Oscar che vinse nel 1957 con Non voglio morire). L'attrice esprime con naturalezza e sofferenza l'angoscia di essere sola, una donna che dalla vita ha materialmente tutto ma in realtà niente, perché non ha potuto realizzare le doti naturali che possedeva, nel suo volto traspaiono i vari sentimenti: il dolore, l'angoscia della solitudine, la gelosia verso Martha, l'irrefrenabile desiderio di alcol che serve a mitigare, per poco tempo, la sofferenza. Il film è diretto con autorevolezza, lo spettatore è avvinto dalla storia, la fotografia è ottima, come la colonna sonora tra cui la bella canzone "When love is Young". Buona la recitazione dei comprimari salvo quella di Lee Bowman che mi è sembrata amorfa.
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