Titolo originale | Avaze Gonjeshk-ha |
Anno | 2007 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Iran |
Durata | 96 minuti |
Regia di | Majid Majidi |
Attori | Mohammad Amir Naji, Maryam Akbari, Kamran Dehghan, Hossein Aghazi . |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,50 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 4 aprile 2009
Karim perde il lavoro e deve cercarlo in città. Diventerà avaro e insensibile ai veri bisogni di chi gli vuole bene. Il film è stato premiato al Festival di Berlino, Al Box Office Usa The Song of Sparrows ha incassato 26,5 mila dollari .
CONSIGLIATO NÌ
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Karim lavora in un allevamento di struzzi. Un giorno uno di essi sfugge al suo controllo e, nonostante le ricerche, non viene più trovato. L'uomo (che ha tre figli) viene licenziato proprio mentre deve affrontare una spesa per lui ingente per ricomprare alla figlia più grande (che è sorda) l'apparecchio uditivo che si è rotto. Si reca in città con la sua moto e viene scambiato per un mototaxi. Comprende allora che può cercare di guadagnare con quel lavoro. Ma il contatto con la città lo muta profondamente, lo rende avaro e lo distacca dalla famiglia. Solo un incidente gli permetterà di riprendere contatto con il mondo rurale che coqtituisce le sue radici.
Il cinema iraniano ha rappresentato, tra gli anni Ottanta e Novanta, una ventata di aria fresca rispetto alla cinematografia occidentale sempre più legata alla tecnologia digitale. Ora però quella ventata si è esaurita e i soggetti dei film provenienti da Teheran si ripetono senza soluzione di continuità. I festival però non smettono di accoglierli in competizione e così fa anche la Berlinale che ci propone l'ennesima storia che sembra ispirata a uno Zavattini tradotto in lingua farsi.
Ciò che più colpisce dinanzi a questi film ben fatti ma irrimediabilmente 'old fashion' è buona parte della critica internazionale. La quale applaude estasiata storie che, se le venissero proposte da un regista europeo verrebbero segnate a fuoco col marchio d'infamia del 'buonismo'. È come se il cinema iraniano godesse di una sorta di salvacondotto per film in costante bilico tra il neorealismo e Matarazzo. Finchè dura...
The Song of Sparrows" is a fitting name for the new film from Iranian writer-director Majid Majidi. Sparrows are, after all, the most ordinary of birds: small, brown, common. The overlooked and the ordinary is exactly the terrain Majidi loves to walk, and we see again in this film his deep affection for his country's common folk -- with their meager resources, menial jobs and yet surprisingly fulfilled [...] Vai alla recensione »
The first and last images in “The Song of Sparrows,” the Iranian filmmaker Majid Majidi’s dogmatic spiritual fable, show a single ostrich, which as the tale unfolds becomes a symbol of the majesty and mystery of the natural world. Over the course of the story Karim (Reza Naji), an impoverished farmer who lives in a rural village with his wife, Narges (Maryam Akbari), and three children, loses his [...] Vai alla recensione »