Titolo originale | Prey |
Anno | 2007 |
Genere | Horror |
Produzione | USA, Sudafrica |
Durata | 92 minuti |
Regia di | Darrell Roodt |
Attori | Bridget Moynahan, Peter Weller, Carly Schroeder, Jamie Bartlett, Connor Dowds Marius Roberts, Muso Sefatsa, Jacob Makgoba, Ashley Taylor, Tumisho Masha. |
Uscita | venerdì 18 maggio 2007 |
MYmonetro | 1,82 su 7 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 1 dicembre 2017
Un uomo cerca di far instaurare un buon rapporto tra la nuova moglie e i suoi figli portando tutti in un safari in Africa. La vacanza si trasformerà in un incubo. In Italia al Box Office Prey - La caccia è aperta ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 243 mila euro e 21 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NO
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La famiglia di Tom Newman non sta passando un bel momento. L'uomo, sposatosi di recente con la giovane e bellissima Emy, non riesce a far accettare la donna ai due figli, David e Jessica. Un safari potrebbe essere l'occasione giusta per la riappacificazione: durante una escursione però Emy e i due figli di Tom sono oggetto di un agguato da parte di un branco di leoni che uccidono la loro guida. Barricati nella jeep, i protagonisti si trovano a dover fronteggiare non solo gli attacchi degli affamati felini, ma anche la scarsità di cibo ed acqua. Riusciranno a salvarsi?
Prey - La caccia è aperta, mix tra Cujo e Open Water (con i leoni al posto degli squali), è una pellicola senza particolari pretese, se non quelle di far sobbalzare il proprio pubblico un paio di volte sulla poltrona, magnificare le straordinarie bellezze naturali offerte dal panorama africano, offrire colpi di scena un po' troppo "telefonati" e garantire una veloce ora e mezza di intrattenimento "a cervello spento". Nella norma il cast, che vede la presenza di un invecchiato Peter "Robocop" Weller, qui decisamente non al top della forma, e di una magrissima ma volitiva Bridget Moynahan, che dimostra invece una certa personalità.
Nonostante una sceneggiatura poco fantasiosa, visto che tutti gli snodi narrativi, finale compreso, sono ampiamente prevedibili e una realizzazione tecnica a volte troppo approssimativa (il sangue sembra sugo all'amatriciana...), il risultato finale non è del tutto disprezzabile, anche se da una storia del genere ci si sarebbe potuti aspettare una suspance ben maggiore. Parafrasando una vecchia canzone si potrebbe dire che "il leone si è addormentato..." e anche gli spettatori sono a rischio.
Il vedovo Tom Newman decide di far partecipare la propria famiglia ad un Safari, per far sì che i due figli, soprattutto la più grande Jessica, conoscano meglio e trovino affiatamento con la sua nuova compagna Emy. Partono questi ultimi tre con la jeep, ma la guida decide di effettuare un percorso alternativo. Il piccolo David deve però fare un bisogno fisiologico e dunque si [...] Vai alla recensione »
Questo film ha avuto il merito di avermi tenuto sveglio dopo giorni di sonno alla tv.Mi ha fatto incavolare e mi ha tenuto incollato alla tv quando ho visto il deficiente di ranger che voleva fare fuoristrada vero nella savana con la responsabilità che aveva.Hanno fatto bene i leoni a sbranarlo.Buon film
Film che avrebbe avuto bisogno di qualche buona idea per essere guardabile e invece ripropone tutti i cliché del genere: problemi familiari, figlia ribelle, disperazione e paura iniziale che divengono poi determinazione e coraggio alla fine del film che si chiude con la riappacificazione della famiglia. Insopportabile il bambino che prima con la sua incontinenza inopportuna provoca l'uccisione della [...] Vai alla recensione »
Film che non lascia da parte nessuno dei triti cliché che caratterizzano il genere "animali assassini".
Quante lamentele. Il sangue sembra sugo? In certi films sembra ketchup in altri ancora salsa tabasco, insomma sempre meglio all'amatriciana che panna e piselli no? E poi quelli che si lamenteno del paesaggio sempre uguale. Ma che vi aspettavate, igloo a nord e templi buddisti a oriente? Toh mi pare di vedere un pinguino arrivare da sud. Cmq nn ci si poteva certo aspettare una pellicola migliore con [...] Vai alla recensione »
Difficile trovare un film più inutile, sciapo e scontato, anche se nella stagione si è visto di peggio. L'ermetico titolo originale (Prey) arriva accompagnato da un chiarificatore, ma non troppo, La caccia è aperta. I fatti, all'osso. La famiglia Newman è in Sudafrica al seguito di papà ingegnere Tom (l'incartapecorito Peter Weller di Robocop) che lavora a una diga.
Il sudafricano Darrell James Roodt è una specie di mistero dell'universo (per fortuna rimasto inesplorato). Negli anni dell'exploit gore internazionale, cioè gli 80, si parlò un po' del suo esordio, City of Blood(che era pessimo e tutt'altro che gory). Poi, un sacco di prodotti scioltisi come neve al sole; fino al 2005, con la candidatura di Yesterday all'Oscar per il miglior film straniero.
II metodo per creare una relazione armonica fra i figli di primo letto di un divorziato e la sua nuova moglie lo illustra Prey: è un po’ pericoloso, ma pare che funzioni. Siamo in Sudafrica dove l'ingegnere Peter Weller, impegnato nel lavoro, organizza un safari per la famigliola che l’ha raggiunto in vacanza. Il panorama è affascinante, ma a bordo della jeep l’atmosfera è tesa: se il fratellino appare [...] Vai alla recensione »
Il clima è impazzito, la gente anche, stiamo crescendo mostri. Per fare qualche buh! di paura a un pubblico affatto esigente, si mette una famiglia con qualche problema di relazione (una matrigna e una figliastra) su un'allegra jeep zebrata di bianco e nero bloccata in mezzo alla savana e si chiamano tanti leoni cattivi, addestrati da un maestro di HoIlywood e tenuti dal montaggio accuratamente fuori [...] Vai alla recensione »
Il sottotitolo di Prey. La- caccia è aperta va inteso dal punto di vista dei leoni. Sono i grossi felini, infatti, i cacciatori; mentre una "famigliastra" di umani dovrebbe costituire la preda. Si tratta di Amy, fresca sposa di un ingegnere, e dei due figli di primo letto di questi, la quattordicenne Jessica e David, dieci anni. Durante una gita in Sudafrica, incontrano le fiere; che, mangiato il ranger [...] Vai alla recensione »
Avevamo appena fatto in tempo a dimenticare The Breed che ora ci pensa questo Prey a ricordarci quanto possono essere brutti di questi tempi i film sugli animali assassini. Sostanzialmente un remake di Cujo con i leoni al posto del San Bernardo, il film del sudafricano Darrell Roodt (Yesterday) dopo appena 15 minuti abbandona un terzetto di personaggi - sorella adolescente, fratellino e giovane matrigna [...] Vai alla recensione »