Quale amore

Dalla Russia alla Svizzera, dalla nobiltà terriera all'alta finanza, dal 1889 al 2006. E dalla pagina, muta, al cinema, che di musica è invece impastato. Adattando (con Claudio Piersanti) La sonata a Kreutzer di Tolstoj, Maurizio Sciarra opera una serie di slittamenti significativi, come a dire che è cambiato tutto e non è cambiato nulla. Così la musica, che in Tolstoj veicolava passioni ineffabili [...] Vai alla recensione »

Già vincitore del Pardo d'oro per "Alla rivoluzione sulla due cavalli", quest'anno Maurizio Sciarra è tornato a Locarno dove ha presentato, fuori concorso, Quale amore, variazione sul lato oscuro dei rapporti d'amore ispirata al romanzo di Tolstoj "La sonata a Kreutzer". Ne ha cambiato il contesto, spostandolo in Svizzera, e l'epoca, ambientando la vicenda ai giorni nostri nella convinzione che il [...] Vai alla recensione »

Dalla Russia dell'Ottocento alla Svizzera di oggi, da una nobiltà terriera al mondo dell'alta finanza e dei banchieri. È la trasposizione tentata da Maurizio Sciarra, dopo aver esordito con La Stanza dello Scirocco seguito da La rivoluzione sulla due cavalli, alle prese con quel romanzo di Lev Tolstoj, «La sonata a Kreutzer», in cui l'autore sembrava aver accolto la lezione del naturalismo, quasi apparentan [...] Vai alla recensione »

Al violinista Rudolf Kreutzer, cui Beethoven la dedicò, la meravigliosa sonata in la maggiore opera 47 (1803) non piacque; e miglior sorte non toccò al romanzo breve di Lev Tolstoj, denigrato da molti come un «pamphlet medievale antifemminista» e da lui stesso considerato artisticamente fallito, tanto che ci ritornò sopra più volte. Nonostante ciò il libro ha continuato a esercitare un'inquietante [...] Vai alla recensione »

Della «sonata a Kreutzer» di Beethoven, virtuosistico concertaato dl pianoforte e violino che arditamente si inseguono, provocano e frantumano guizzi con impetuosa energia, Lev Tolstoj s'era servito, campandolo sin dal titolo di un suo breve romanzo, anche per fame occasione galeotta dell'adulterina accensione d'amore di una pianista. Soprattutto, raccontando del protagonista che durante un viaggio [...] Vai alla recensione »

Maurizio Sciarra è un autore a cui interessa indagare l'animo umano. Dopo La stanza dello scirocco (buone intenzioni, scarsi risultati) e Alla rivoluzione sulla due cavalli (sopravvalutato e stucchevole), per il suo terzo lungometraggio si ispira liberamente (e niente di meno) che alla Sonata a Kreutzer di Tolstoj. La storia viene spostata e violentata ai giorni nostri, con Andrea (un Giorgio Pasotti [...] Vai alla recensione »

Una storia d'amore, di passione, di gelosia. Ma soprattutto la storia di un amore che diventa possesso distruttivo, di un delitto che scaturisce dalla necessità di certezze assolute. Per raccontare tutto questo forse non c'era bisogno di attingere al romanzo di Tolstoj «Sonata a Kreutzer» come ha fatto Maurizio Sciarra per il suo Quale amore, presentato in anteprima all'ultimo festival di Locarno. Vai alla recensione »

L'idea che si potesse trarre qualcosa di utile da un racconto classico come La sonata a Kreutzer di Tolstoj non era peregrina, ma nelle mani di Cukor, di Minnelli se non paradossalmente in quelle dei nostri Matarazzo o Brignone. Purtroppo anni di minimalismo e di soap opere hanno modificato gli stili di scrittura in una sorta di imbarbarimento che rende impossibile l'attualizzazione di un melodramma [...] Vai alla recensione »

Maurizio Sciarra, che nel suo secondo, fortunato, lungometraggio, andava «alla rivoluzione sulla due cavalli» e vi andava bene, in souplesse e simpatia, compie, per il suo terzo film, Quale amore, un gesto coraggioso e si lancia nella riduzione cinematografica di «Sonata a Kreutzer», il celeberrimo racconto di Tolstoi. Onore al merito: purtroppo non sempre la fortuna aiuta gli audaci.