Cose da pazzi

Film 2005 | Commedia 90 min.

Regia di Vincenzo Salemme. Un film con Vincenzo Salemme, Maurizio Casagrande, Biagio Izzo, Lidia Vitale, Teresa Del Vecchio. Cast completo Genere Commedia - Italia, 2005, durata 90 minuti. Uscita cinema venerdì 25 marzo 2005 - MYmonetro 2,56 su 10 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento lunedì 2 luglio 2018

Giuseppe Cocuzza è un funzionario statale. Tornato dalle ferie, riceve misteriosi pacchetti contenenti denaro ed è incoraggiato dall'ambiziosa moglie Francesca e dalla figlia Giulietta a tenerli e a spenderli al più presto. In Italia al Box Office Cose da pazzi ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 1,9 milioni di euro e 639 mila euro nel primo weekend.

Consigliato nì!
2,56/5
MYMOVIES 2,00
CRITICA
PUBBLICO 3,12
CONSIGLIATO NÌ
Ne succedono, ogni giorno, di cose da pazzi!
Recensione di Davide Morena
Recensione di Davide Morena

Giuseppe Cocuzza è un funzionario statale. Tornato dalle ferie, riceve misteriosi pacchetti contenenti denaro ed è incoraggiato dall'ambiziosa moglie Francesca e dalla figlia Giulietta,a tenerli e a spenderli al più presto. Interviene anche la sorella di Giuseppe, la petulante Livia, sedotta e abbandonata da un trapezista di origini ungheresi, Fedor, che l'ha lasciata senza soldi e con un figlio un po' ritardato, Renatino. Fedor, con cui Livia ha tenuto un saltuario contatto, appena sentita la novità del misterioso pacchetto, torna da Livia e si unisce al già variopinto ménage familiare.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
sabato 21 marzo 2015
Luigi Chierico

Ridentem dicere verum: quid vetat? Cosa proibisce di dire la verità scherzando? No questo film concepito dal napoletano Vincenzo Salemme non è un film per far ridere ma per far riflettere, come tanti film del grande artista,anche egli napoletano,Antonio de Curtis che sotto il nome di Totò,suo diminutivo, manteneva spesso il suo nome nei film (es. vedi “vota Antonio, vota Antonio,vota Antonio”), o come [...] Vai alla recensione »

domenica 23 luglio 2017
ARISTOTELES

Di questo film di Salemme va indubbiamente premiata l'idea di base,in una commedia che non si può certo dire manchi di originalità. Di fronte a molti soldi,trovati in maniera legale o meno, poco importa,trema la morale di ognuno di noi. Questo il destino del signor Cucuzza vittima di uno strano gioco di buste piene di denaro,che metterà a dura prova la sua serenità [...] Vai alla recensione »

lunedì 21 dicembre 2015
ARISTOTELES

Una commedia simpatica e tratti divertente. C'è anche un'ideologia di fondo che non dispiace,purtroppo poteva essere sviscerata in maniera migliore. Ottime gag napoletane e personaggi abbastanza divertenti. Personalmente non ho gradito molto Salemme nelle interpretazioni "Pre-Finale",trovandolo eccessivo e a tratti snervante,nei panni della suora,del postino,del funzionario [...] Vai alla recensione »

domenica 4 settembre 2011
lucass

Il miglior film di Salemme. Il monologo in cui dice che se la sua ideologia è fallita, e non quella della gente comune (arrivista, ruffiana, osservante dei precetti cattolici ma al tempo stesso peccatori all'ennesima potenza), "è stato solo un caso", costituisce l'apoteosi del film. Grande Salemme, grande Casagrande (scusate il gioco di parole). E che dire di più? Ragionate gente, ragionate.

domenica 9 gennaio 2011
Salemme

grande salemme

giovedì 16 dicembre 2010
lollixo

[ATTENZIONE PUò CONTENERE SPOILER] un film semplicemente stupendo incredibile. Certo all'inizio può un pò far storciere il naso dato ke si susseguono gag abbastanza particolari ke non a tutti potrebbero piacere, anche se personalmente le ho amate tutte perchè sono geniali! Non c'è niente da fare salemme è un grande sa destreggiarsi tra il comico e il drammatico in una maniera impressionante! Questo [...] Vai alla recensione »

lunedì 22 marzo 2010
dario

Una gran confusione di idee e qualche pessimo escamotage per far ridere (Salemme ispettore dell'Inps è insopportabile), una regia traballante, tanta carne al fuoco, tolta neanche a metà cottura. Peccato. Salemme ha doti maggiori, ma non se ne avvale, rimane allo sketch, alla barzelletta. Dignitosa la recitazione degli altri, tranne Izzo che va continuamente fuori giri.

Frasi
Giuseppe: Giulietta vai ad aprire...
Giulietta: Non sono mica la cameriera!
Francesca: Stiamo calmi, ha ragione non è la cameriera, Lidia va ad aprire tu.
Dialogo tra Francesca (Lidia Vitale) - Giulietta (Federica Sbrenna) - Giuseppe Cocuzza (Maurizio Casagrande)
dal film Cose da pazzi
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Fulvia Caprara
La Stampa

Dal teatro al cinema, con la voglia di far ridere, ma anche di far riflettere sui problemi legati alla caduta dei valori: «Ogni persona ha diritto a coltivare un sogno - dice Vincenzo Salemme - è un’esigenza comune a tutti. In “Cose da pazzi” l’utopia di Felice Ci riguarda la politica, mi sono rifatto alla mia esperienza personale. Anche io, negli Anni 70, avevo il sogno del comunismo, ma allora essere [...] Vai alla recensione »

Enrico Magrelli
Film TV

Vincenzo Salemme pratica una forma di cineteatro abbastanza insolito nel cinema italiano contemporaneo. È l’artefice (autore, regista, interprete) di un microgenere che nasce e vive su un repertorio che viaggia nei teatri italiani con un successo notevole e che puntualmente trova la strada del set, della macchina da presa, delle sale di montaggio. Anche questo sesto film della sua carriera ha molti [...] Vai alla recensione »

Antonio Valenzi
L'Indipendente

Chi è il mittente che ogni mese, puntualmente, invia 50mila Euro alla famiglia Cocuzza? Moglie e marito, alle prese con le difficoltà economiche tipiche degli impiegati, reagiscono diversamente: lui ha paura e vorrebbe capire; lei -più ambiziosa- vorrebbe spendere quella pioggia improvvisa di soldi. Adattamento cinematografico dell’opera omonima scritta da Salemme, il film del regista napoletano risente [...] Vai alla recensione »

Paolo D'Agostini
La Repubblica

È un dato di fatto: Cose da pazzi con il cinema c'entra poco. Scrittura, messa in scena, recitazione: tutto è teatrale. Dopodiché complimenti a Vincenzo Salemme e al suo consueto coprotagonista Maurizio Casagrande, due veri mattatori. Non si può dire più di tanto per non guastare la festa agli spettatori. Per un bel pezzo di film seguiamo la vita della famiglia dell'impiegato comunale Giuseppe Cocuzza [...] Vai alla recensione »

Francesco Alò
Il Messaggero

Quattro farse e un funerale, ovvero il sesto film diretto da Vincenzo Salemme Cose da pazzi , da una sua commedia teatrale. Per tre quarti assistiamo a una commedia degli equivoci in cui si scherza su alito cattivo, handicap fisici, veleni familiari e per un quarto ci sorbiamo una tirata enfatica contro i cattolici benpensanti in nome di una delirante rifondazione morale comunista.

Antonello Catacchio
Il Manifesto

Vincenzo Salemme ha lavorato a lungo con la compagnia De Filippo, prima con Eduardo, poi con suo figlio Luca. Da molti anni opera da solo, sia in teatro che al cinema. Ma l'imprinting non si dimentica. Eccolo quindi scodellare Cose da pazzi, l'ennesimo film che potrebbe tranquillamente essere teatro, visto che si svolge quasi esclusivamente in un appartamento.

Dario Zonta
L'Unità

Lo strano caso di Felice Ci' è una piece teatrale scritta da Vincenzo Salemme all'indomani della caduta del muro di Berlino. Messa in scena con successo dopo il Duemila, è diventata oggi un film, Cose da pazzi per la regia dello stesso autore e con il nucleo originario di attori, tra cui spiccano Maurizio Casagrande, spalla fisiologica del Vincenzo «eduardiano», e Carlo Croccolo in una partecipazione [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Di «Cose da pazzi» Vincenzo Salemme, 48 anni, è soggettista, sceneggiatore, regista, interprete di cinque personaggi: un ispettore della Previdenza Sociale, un postino con difetti di pronuncia, un cieco invisibile, una monaca euforica, un lettore di Marx ed Engels. Il film, risalente a un'idea del 1992, è tratto da una commedia di Salemme, «Lo strano caso di Felice C».

Alberto Castellano
Il Mattino

Un passo indietro sul piano stilistico-espressivo e un passo avanti sul piano recitativo. Con «Cose da pazzi» Vincenzo Salemme conferma le sue qualità drammaturgiche, la capacità di costruire un'altra commedia a retrogusto amaro su un'idea originale e l'abilità nell'adattare di volta in volta la sua macchina di «cinema teatrale» alle attese del pubblico.

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