Titolo originale | Bride and Prejudice |
Anno | 2004 |
Genere | Commedia, |
Produzione | USA, India |
Durata | 105 minuti |
Regia di | Gurinder Chadha |
Attori | Aishwarya Rai Bachchan, Martin Henderson, Daniel Gillies, Naveen Andrews, Nitin Ganatra Namrata Shirodkar, Indira Varma, Anupam Kher, Ashanti, Sonali Kulkarni, Marsha Mason. |
Uscita | venerdì 10 dicembre 2004 |
Distribuzione | Bim Distribuzione |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,52 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 3 aprile 2019
Spicca la bellezza da infarto di Aishwarya Rai, superdiva bollywoodiana che si appresta ad invadere il West, in un film che solo chi è alla disperata ricerca del principe azzurro troverebbe coinvolgente. In Italia al Box Office Matrimoni e pregiudizi ha incassato 928 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
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La trama di Matrimoni e Pregiudizi è una raffica di mitra sulla Croce Rossa, poiché trattasi dell'ennesima riduzione di Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen, canovaccio sentimentale col quale è davvero difficile non colpire al cuore. La retorica imporrebbe di aggiungere "...in salsa curry", se non fosse che il quarto lungometraggio di Chadha ha un retrogusto difficilmente individuabile: denuncia sociale, polpettone amoroso, balletti bollywoodiani, commedia anglosassone e tanto altro si spiaccicano uno sull'altro, finendo per confondere non poco il gusto di chi guarda. Il limite del film è che la sua denuncia sociale è retorica, la storia d'amore posticcia, i balletti ben lontani dai fasti degli originali di Mumbay, l'umorismo non abbastanza "humour", e via discorrendo. Troppi temi e nessuno veramente convincente. Senza contare che la regista calca spesso la mano sullo sguardo "da turista" che gli occidentali hanno sull'India di oggi, mentre è proprio il suo film a guardare a Bollywood con occhi "da turista".
Spicca la bellezza da infarto di Aishwarya Rai, superdiva bollywoodiana che si appresta ad invadere il West, in un film che solo chi è alla disperata ricerca del principe azzurro troverebbe coinvolgente.
Orgoglio e pregiudizio (1813), capolavoro di Jane Austen, ha ispirato, direttamente o non, decine di film. Quest’ultimo, della fortunata regista di Sognando Beckham, è una divertita, divertente e acuta trasposizione di storia e personaggi, orgogli e pregiudizi, dalla provincia inglese del ‘700 all’India di oggi. Dove la bellissima Aishwarya Rai ( con le sue tre sorelle destinate a nozze dall’ansiosa [...] Vai alla recensione »
Dopo Beckham, Jane Austen: Gurinder Chadha (la regista di Sognando Beckham, enorme successo di pubblico nel 2002) trasporta Orgoglio e pregiudizio dall’Inghilterra del XVIII secolo all’india di oggi (più tradizionalista dell’Occidente e più segnata dalle caste), trasforma il contegnoso Darcy in un giovane albergatore di Los Angeles che medita di aprire un hotel in India, il suo amico Bingley in un [...] Vai alla recensione »
Il cinema odierno è pieno di storie sulle difficoltà dell'amore interrazziale; incluso "Un bacio appassionato" di Ken Loach, che vedremo dopo Natale. La via scelta da Gurinder Chadha, la regista del fortunato "Sognando Beckham", comporta un doppio meticciato. Da una parte il soggetto (riusciranno la bella indiana e il ricco americano a convolare, malgrado i pregiudizi dei relativi famigliari?); dall'altra [...] Vai alla recensione »
Jane Austen in India. Con il suo romanzo più celebre, «Orgoglio e pregiudizio», pubblicato a Londra nel 1813. La cornice era una provincia inglese nel Settecento, il tema, le differenze di censo e di classe che ostacolavano la mamma ambiziosa di quattro figlie nel trovar loro mariti di rango superiore. Il cinema, naturalmente, ci si è rivolto varie volte, a cominciare, nei Quaranta, da un film di [...] Vai alla recensione »
Vuoi vedere che il successo (fino ad oggi più di critica che di pubblico) del cinema indiano di Bollywood si sta trasformando in un boomerang? C'è il rischio che per sedurre troppo il pubblico occidentale, per andare incontro ai (presunti) gusti di spettatori americani e europei i colossali, iperbolici, sontuosi, coloratissimi, film musicali della più imponente e prolifica industria cinematografica [...] Vai alla recensione »