| Titolo originale | O thiasos |
| Anno | 1975 |
| Genere | Drammatico |
| Produzione | Grecia |
| Durata | 230 minuti |
| Regia di | Theodoros Angelopoulos |
| Attori | Vanghelis Kazan, Eva Kotamanidou, Aliki Georgouli, Petros Zarkadis, Stratos Pahis Maria Vassiliou, Giannis Fyrios, Nina Papazaphiropoulou, Kostas Stiliaris, Alexis Bubis, Grigoris Evangelatos, Kyriakos Katrivanos. |
| Tag | Da vedere 1975 |
| MYmonetro | 3,54 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un gruppo di attori nomadi passa da una città all'altra rappresentando un dramma simile allo shakespeariano Giulietta e Romeo.
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CONSIGLIATO SÌ
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Un gruppo di attori nomadi passa da una città all'altra rappresentando un dramma simile allo shakespeariano Giulietta e Romeo. Inizia poi la seconda guerra mondiale, della quale essi vivono tutte le fasi, dalla caduta di Metaxas all'elezione del maresciallo Papagos. Improvviso scoppia un dramma familiare, che ricalca la storia degli Atridi: una delle attrici uccide il marito per stare con l'amante e viene poi uccisa con lui dal figlio istigato dalla sorella. Terzo film del regista greco dopo Ricostruzione di un delitto (1970) e I giorni del '36 (1972). Una nuova dimostrazione di padronanza del mezzo cinematografico e una trama suggestiva al servizio dei propri ideali.
ho visto questo film quando è uscito, è arrivato a palermo nel 1977 o lì intorno, in un cinema di via stabile, dove la maggioranza dei presenti era greca; l'ho visto dunque in versione originale greca con i sottotitoli in italiano. Quattro ore di capolavoro epico, allora ero intriso del teatro di Bertolt Brecht, che ho letto tutto in una lunga estate.
è un grande film e con questo aggettivo intendo sottolineare anche la durata dello stesso.. è un film in cui ogni scena è funzionale e nessuna risulta di troppo, ricco di tradimenti amorosi , dolori , guerre , con una struttura complessa causa i costanti passaggi temporali presente-passato con una grande interpretazione globale degli attori e tre monologhi di straordinaria bellezza tra cui l'ultimo [...] Vai alla recensione »
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