Titolo originale | Once Were Warriors |
Anno | 1994 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Nuova Zelanda |
Durata | 99 minuti |
Regia di | Lee Tamahori |
Attori | Rena Owen, Temuera Morrison, Mamaengaroa Kerr-Bell, Cliff Curtis . |
Uscita | martedì 10 gennaio 1995 |
Tag | Da vedere 1994 |
Distribuzione | Zenith |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,04 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 20 febbraio 2020
In Italia al Box Office Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri ha incassato 783 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Il rapporto tra Beth e Jake non è tra i più tranquilli. Lei, quando lui è ubriaco, subisce botte e violenza. Ma è innamorata e lui si scusa sempre, dopo. Per tale ragione ha anche dovuto rinunciare agli usi e ai costumi dei Maori ai quali appartiene. Ma i figli non reagiscono bene a questa situazione. Uno entra a far parte di una banda di teppisti tatuati, uno le viene portato via dall'assistenza sociale e la figlia si impicca per non sottostare alle voglie sessuali dello zio. Vincitore di alcuni premi al Festival di Montreal e presentato a Venezia.
Once were a warriors. Una specie di tribù cmq a sè, assurti al potere senza alcun speciale permesso autoregolamentandosi, con l'ombra violenta dove la rabbia delle loro azioni è la triste storia di vittime e carnefici con le stesse facce e moneta, compongono sparute band di pseudocomunione pro onest forfettarium, dove la deriva a exit pro debito loro, sembra l'elemento c [...] Vai alla recensione »
gruppetti di sbarbatelli coudivati da qualche dinosauro on the road e per il divertimento biciclettistico di qualche attempata, per farsi quel buco che l'ignoto vorrebbe addebitare all'impossibile e alla quale si deve porre il limite insieme a quegli uomini sbandati senza dare accomandite a novizie di belle presenze ne altrettanto a balordi senza gloria, per chiunque e per gli stolti [...] Vai alla recensione »
E' la prima volta che decido per il massimo dei voti ma devo dire che ho vistoquesto film più volte e non riesco a trovargli un difetto, anzi ogni volta l'apprezzo ancor di più. Ottimi gli attori, splendida Rena Owen, un storia che racchiude tante storie e che non si riesce a dimenticare facilmente. Film durissimo che non ci risparmia niente del degrado [...] Vai alla recensione »
E' un gran bel film. Sostanzialmente, i frequentatori del forum di questo film hanno ragione, la Nuova Zelanda è una gran bella terra, ma come tutte le nazioni, ha anche lei i suoi problemi e la periferia delle grandi città è sostanzilamente pervasa da una degradazione ben descritta nel film. In ogni caso è uno dei film più duri che si siano mai visti nella settima arte.
Once were a warriors, una volta erano guerrieri... gente alla deriva che non è più neppure nella media alla ricerca di sè stessi, la cui banalità surreale li pone tutte le volte ad un grado sociale praticamente futile..., respinti dalla società adottano metodi del potere... gli pseudo altolocati... peggiori della furia quand'era al minimo della scala sociale.
Nel rione bande maori jeick beve senza alcun problema 6 birre e chissàcosa prima di aver pogato con la banda e prendersela con qualcuno nelle piste per via di quel carattere di scontrosità ma qualsiasi avversario impastato forse dalla dipendenza degli eventi sembra riverirlo nonchè portargli in stile maggiordomo qualche birra sottocosto o qualche occasione per la [...] Vai alla recensione »
Più famoso per le risse di Jake la furia che altro, questo misconosciuto film neozelandese ci mostra una terra colonizzata.
A calci e pugni: così Jake affronta la vita. A calci e pugni s'impone a Beth. A calci e pugni massacra lo stupratore di Grace. Ogni calcio e ogni pugno rimbombano fragorosi, amplificati dal sistema dolby stereo. Lee Tamahori vuole esser chiaro ai nostri orecchi, oltre che a nostri occhi: la violenza domine Auckland, in Nuova Zelanda. Attorno a Jake, Beth e i loro cinque figli, c'è lo squallore di una [...] Vai alla recensione »
Once Were Warriors - Una volta erano guerrieri, ora invece passano la maggior parte del tempo devastandosi con l'alcol. Sono i maori, gli indigeni della grande isola di Aotearoa, già fierissimi antagonisti dei colonizzatori inglesi che conquistarono la loro terra ribattezzandola con il nome di Nuova Zelanda. Il film di Lee Tamahori parla del loro abbrutito presente, della perdita progressiva e inarrestabile [...] Vai alla recensione »
Dramma socialfamiliare ambientato fra i maori inurbati della desolata periferia di Oakland, questo film neozelandese tratto dall’omonimo best-seller di Alan Duff (edito da Frassinelli), arriva sui nostri schermi forte dell’ottima accoglienza ricevuta in vari festival internazionali, da Venezia a Montreal; e del record di incassi in patria dove ha battuto Jurassic Park e Lezioni di piano.