Il grande festival del cortometraggio tornerà presto ad Amantea per un’estate di cultura.
Si apre con un’immagine precisa l’edizione numero 9 de La Guarimba International Film Festival, dal 7 al 12 agosto ad Amantea (CS), in Calabria, quella disegnata da Mikel Murillo, illustratore ufficiale de La Guarimba, che racconta il vissuto di un anno fa, durante il lockdown: gli animali che si riappropriano delle città deserte. Un manifesto che rimanda alla tematica della sostenibilità ambientale, principio fondante de La Guarimba che porta avanti il progetto Cambur, anima ecologica dell’evento.
La pandemia deve trasformarsi in occasione di cambiamento, riflettere sull’umanità, sulla crisi ambientale, sull’integrazione e la libertà dei popoli e dell’individuo. Valori che La Guarimba porta con sé da quando è stata ideata, perché qui il cinema è prima di tutto un atto sociale, un rito collettivo, un esempio di vita comunitaria. Un festival che ha l’obiettivo di portare avanti tematiche sociali di rilievo, prima dei grandi nomi del cinema, per sostenere produzioni di giovani artisti indipendenti e aprire riflessioni sul presente.
Il festival internazionale dedicato al cortometraggio, ideato da Giulio Vita e Sara Fratini, torna per “riportare il cinema alla gente e la gente al cinema” nella città dove la sala più vicina dista oltre 30 chilometri: «È stato un anno difficile per il settore cinema e audiovisivo – commenta il direttore de La Guarimba Giulio Vita –, ma la nostra squadra non si è arresa e ha lavorato duramente per garantire una programmazione di qualità che abbraccia stili, poetiche e culture diverse».
La Guarimba anche quest’anno sta lottando per garantire la riapertura del Parco La Grotta. Il luogo che da sette anni accoglie il Festival è diventato inagibile da gennaio scorso a causa di una frana che ha interessato il centro storico della città provocando la caduta di alcuni massi anche nel Parco sottostante: la zona colpita non è ancora stata rimessa in sicurezza.
Sono oltre 28mila gli spettatori che La Guarimba ha coinvolto nelle passate 8 edizioni. Quest’anno, dopo aver registrato circa 3mila presenze in 6 giorni, numeri ridotti a causa della pandemia, il Festival ha ricevuto oltre 1174 corti da 80 paesi del mondo. La selezione ufficiale presenterà 172 opere, di cui 94 dirette da donne, provenienti da 56 paesi di tutti i continenti: 5 paesi africani, 13 asiatici, 28 europei, 9 americani, 1 oceanico. Dati che confermano la missione di rappresentare culture, linguaggi e tradizioni diversi, portando ricchezza e varietà culturale in un paesino calabrese senza cinema.
Sono 6 invece i webinar de La Guarimba 2021: un ciclo di seminari e workshop online, da maggio a giugno, dedicati a temi rilevanti del settore culturale e a questioni sociali, nati con l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico sui problemi dell’industria cinematografica contemporanea. Si sono già svolti, rispettivamente il 7 e il 18 maggio, “How to co-produce your Film in Norway” e “A glimpse on the Lithuanian Cultural Industry from a Women Perspective”.
Il 27 maggio sarà la volta della conferenza “The Venezuelan Diaspora”; il 9 giugno il dibattito sarà invece incentrato sul tema LGBTQ+ con “Yan”; “Kris Mercado presents: Nuevo Rico” il 16 giugno, una conferenza con il regista portoricano di fama internazionale, e, a concludere, il 23 giugno l’appuntamento con il laboratorio di scrittura della Scuola Holden di Torino.