Advertisement
Premio Nobel a Obama: il film continua

Troppo perfetto per poter essere vero.
di Pino Farinotti

Premessa

lunedì 12 ottobre 2009 - Focus

Premessa
Nel novembre dello sorso anno ho dedicato molti scritti al neoeletto presidente Obama. Uno si intitolava Obama, che film. Ne riporto uno stralcio come premessa: "...l'assunto sarebbe dunque che Obama, politico, istituzione, carne e ossa, estetica, è troppo perfetto per essere vero, non può esistere: è il disegno di una striscia o un eroe da play station, ma soprattutto una fiction, un film. Il più grande dei film. Se a determinare personaggio e destino di quell'uomo ci si fosse messo uno staff di creativi, meglio, di autori veri, ispirati come poeti ispirati, ebbene non avrebbe potuto inventare e prevedere una vicenda più esatta e perfetta: la leggenda del messia firmato, firmata dal pool di nuovi evangelisti laici. Dunque lo staff si è riunito nel 1961, in qualche parte della terra o del cielo e ha predisposto una scheda. Obama avrà colore scuro naturalmente, ma non troppo scuro, si chiamerà (anche) Hussein, sarà un segnale, un'insinuazione all'Islam. Ma quel nome potrebbe non essere gradito in America; ma no sarà un altro segnale creativo di discontinuità, piacerà ai progressisti e servirà per battere Hillary, che è sì una democratica, ma convenzionale, 'conservatrice'. L'uomo assomiglierà, anche fisicamente, a Sidney Poitier quando fa Indovina chi viene a cena. Poitier, bello e aitante, primo divo e primo premio Oscar (protagonista) di colore e grande simbolo del sentimento antirazziale negli anni Sessanta, quelli di Luther King. Il futuro Presidente avrà una famiglia etnica, non una ma due generazioni prima. Ci vuole una nonna etnica, sarà collocata alle Hawaii, con Barack bambino eccetera, ed è opportuno che muoia in un momento utile, proprio sotto l'election day, e sarà il nipote triste a darne notizia: approvato. La moglie deve essere omologa di Barack, alta quasi come il marito, facciamo 7 cm. di meno, in modo che la testa dell'uomo sopravanzi quella della moglie ma non di molto. Michelle sarà moderatamente aggressiva, al fianco del marito, non dietro. Le bambine saranno, naturalmente, molto belle, educate, figlie perfette di genitori perfetti. Occorre ricordarsi di mostrare un piccolo dettaglio intimo, un educato promemoria sessuale, il torso nudo magari. Una piccola azione domestica? Una passata di colore a una parete? Non è un gran che, ma può servire per un certo target. Gli abbiamo dato Hussein, diamogli anche la Bibbia, che sia enfatizzata nel giuramento, che sia quella di Lincoln, e che ricordi, Barack, di pronunciare la parola "Dio" almeno due volte. I discorsi naturalmente saranno curati, saranno perfetti, un assoluto. Ideale, attitudine pragmatica e romantica, affabulazione: Kennedy, Roosevelt, Lincoln e Washington riuniti. E quando verrà il grande momento, la prima azione quale sarà se non quella attesa da tutto il mondo progressista e intelligente, se non Guantanamo cancellata? E la seconda e la terza non potranno che essere, sempre in virtù dei progressisti intelligenti, i fondi per gli aborti e l'autorizzazione alle staminali. Conosciamo questa parte del progetto, fin qui il film ha funzionato. La premessa è finita. Adesso c'è il mondo, sappiamo. Adesso subentra il reale. Ci sono le guerre, le differenze, le economie dell'est, i criminali, i poveri, i trust, gli avversari, i nemici. Il pubblico rimarrà nella sala ad assistere al secondo tempo oppure uscirà e il biglietto verrà rimborsato?..."

Il Nobel
Adesso devo di nuovo riconfermare l'imbattibilità della realtà: il Nobel, figuriamoci.
Diciamo dunque che se fosse esistito quell'illuminato "Obama Studio" con quei "creativi, meglio, di autori veri, ispirati come poeti ispirati", uno di loro, il creativo A, a un certo punto ha proposto: "e se gli facessimo vincere il Nobel?" Non poteva non seguire un dibattito intenso, con un ipotetico membro B. Ce n'erano tutti gli argomenti. Per cominciare la categoria. Il Premio per la pace è sempre stato dibattuto, è controverso per fisiologia, per il suo significato politico. Dunque tanto valeva dare per scontate...le controversie. Il primo punto era: ma lo merita?
A: La domanda più appropriata sarebbe "lo meriterà?". E la risposta non può che essere "sì".
B: Ma comunque sarà un premio preventivo, sulla fiducia.
A: E perché no. Barack è uno che merita fiducia. Ci sono stati altri presidenti premiati, magari meno meritevoli.
B: Vediamo. Il primo, nel 1906 è stato Theodore Roosevelt.
A: Un ottimo presidente, ma la parola "pace" non è che gli si addicesse molto. Era aggressivo, come la sua politica. Gli Usa a prevalere su tutti, campagne in America latina. È stato capo della polizia di New York. Nel 1898, durante la guerra ispano americana ha addirittura comandato una carica decisiva dalle parti dell'Avana.
B: Non trascurando di farsi fotografare e di scrivere servizi per giornali firmati con uno pseudonimo, in cui raccontava se stesso come eroe dalle imprese impossibili. Anche questa sembra fiction, anzi, la supera.
A: Già, fu il primo uomo politico a sfruttare i media, astutamente, ma non è grave. E comunque qualcosa di importante, anzi decisivo, parlo di pace, la fece nel 1905, quando divenne il mediatore nella guerra fra russi e giapponesi e li mise d'accordo. Era un conflitto etnico fra i più radicati e cruenti della storia. Insomma, fece un'impresa. Poteva valere il Nobel, anche se è vero che la prima definizione di Theodore non era "uomo di pace". Mentre per Obama la definizione ci sta.
B: Nel '19 fu la volta di Woodrow Wilson a vincere il premio.
A: E a Wilson il premio si addice. Se non altro per il suo tentativo di creare quella Lega delle nazioni. L'idea di tutti i popoli del mondo liberi rispetto alla loro etnia. E poi Wilson mi fa pensare...hanno fatto un film su di lui. Scritto da Lamarr Trotti, che vinse l'Oscar.
B: Già, e così Wilson ha vinto Nobel e, seppure indirettamente, l'Oscar. I massimi riconoscimenti. E Obama?...mi fa pensare.
B: Certo, a un film su di lui. Adesso è un po' presto, ma...ci metteremo la testa. E non c'è dubbio che qualche Oscar dovrà essere vinto, dal film, dall'attore...vedremo. Il terzo Presidente è stato Jimmy Carter, nel 2002, anche se non era più presidente.
A: Sì, per il suo Carter center, per l'impegno a promuovere la pace e i diritti umani nel mondo.
B: Il punto è che quei presidenti avevano già agito, avevano un pregresso, mentre Barack si vede assegnare un premio sulla fiducia, come abbiamo detto. Non dimentichiamo che, anche se le ha ereditate, sta combattendo due guerre. Occorre cautela.
A: Potrebbe far finta di rifiutare il premio.
B: No, è troppo, basterà che dica che non se lo merita ma lo accetta come stimolo. E poi si porrà un altro problema, quello della cerimonia.
A: Già, Obama fagociterebbe tutto. Gli altri premiati diventerebbero delle comparse. Dobbiamo studiare qualcosa, nella scenografia, nella scaletta, nel suo discorso.. che sia breve, sottotono possibilmente.
The end.

Parlamento
Esco dalla fiction per una considerazione finale. Il Nobel alla pace viene assegnato da un comitato nominato dal Parlamento norvegese. Suppongo che nella commissione ci sia un dominus, qualcuno che prevale, colui che ha indicato il presidente Obama. Se c'è questo leader ebbene occorrerebbe fare una copia del Premio e attribuirglielo. Lo si deve a lui se Obama si sentirà (ancora più) impegnato per la pace e magari produrrà qualcosa di utile e buono, per noi. Un'attribuzione e uno stimolo, così importanti, i più importanti, non potranno non funzionare come magnifico ricatto. E come responsabilità di fronte ai premiati dal 1901, semplicemente le più belle, nobili, eroiche intelligenze dell'era moderna, che ci hanno garantito, e che aspetteranno Barack Obama...al varco.

Gallery


Tutti i film da € 1 al mese

{{PaginaCaricata()}}

Home | Cinema | Database | Film | Calendario Uscite | MYMOVIESLIVE | Dvd | Tv | Box Office | Prossimamente | Trailer | Colonne sonore | MYmovies Club
Copyright© 2000 - 2025 MYmovies.it® - Mo-Net s.r.l. Tutti i diritti riservati. È vietata la riproduzione anche parziale. P.IVA: 05056400483
Licenza Siae n. 2792/I/2742 - Credits | Contatti | Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso | Riserva TDM | Dichiarazione accessibilità | Accedi | Registrati