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Film a episodi, questo film "antifamilista"(1965, Ugo Gregoretti), con la ragazza siciliana che si fa suora per evitare le imposizioni matrimoniali della famiglia, un ricco marito che preferisce il domestrico alla moglie(una volta tanto nel cinema italiano di quegli anni qualcuno decideva di fare quacosa di postivo a proposito dell'omosessualità, nel cinema-non solo Pasolini, viene da dire), poi finalmente il"latin lover"tradito al mare con la sua propria fidanzata da parte di un turista germanico molto"liberal"in questioni di sex, poi l'episodio veramente bunueliano con Totò, Celi, Jean Rochefort e Sandra Milo, in cui la donna, moglie di Totò e amante di Rochefort, "impazzisce", godemdo in qualche modo anche dell'incidente di macchina capitato al"terzo incomodo"(stavolta ci siamo, anche aritmeticamente), il medico di entrambi gli uomini e suo ulteriore"drudo". Un episodio veramente bunueliano... Una scelta"necessaria"?Certamente godibile, anche a dimostrazione del fatto che non occorreva aspettare Valter Veltroni e il suo"buonismo"per convertirlo nel suo opposto... Il cinema c'aveva già pensato, circa trent'anni prima del fatto politico cui si accennava. Tra gli interpreti, da ricordare sempre e ancora una volta la grande Annie Girardot. El Gato
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