Un film che abbia come titolo originale la parola “vincere” chi può avere come protagonista se non P. Newman, anche se in Lo spaccone aveva fatto tutto tranne che vincere?
Questa volta siamo nel mezzo di una storia totalmente americana: Frank Capua è uno dei migliori piloti di auto da corsa, amico e rivale del compagno di squadra Lou Erding. Frank conosce, corteggia e sposa Elora, una tipica giovane donna statunitense divorziata con un figlio sedicenne a carico che, stranamente, accetta subito con gioia la presenza della nuova figura paterna. Ma Frank è un uomo sempre alla ricerca della perfezione e della vittoria e non sa esprimere pienamente i propri sentimenti: proprio per questo Eulora cadrà tra le braccia di Lou, forse un po’ troppo presto di quanto ci si aspetta. Frank è distrutto, ma questo servirà a farlo riflettere sui suoi errori e a tornare ad essere un campione in tutto.
Rispetto all’anno precedente con il meraviglioso exploit di Rachel, Rachel, i coinugi Newman sono scesi sicuramente di livello, partecipando a un film simpatico e anche tenero, intriso di sentimento (e sentimentalismo americano). J. Woodward, come in Dalla terrazza, si consola troppo presto con un altro uomo, non lasciando neanche il tempo al proprio marito (Newman, in entrambi i casi, poveretto!) di farsi conoscere per quello che è veramente. Per passare due orette senza troppi pensieri e troppe pretese.
Si dice sia stato questo film la scintilla che fece scattare in P. Newman l’amore per le gare automobilistiche, dalle quali si ritirò solo a 80 anni.
Voto: 7-
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