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Fin dall’entrata (ovviamente in ritardo) in scena di Stanlio e Ollio, si capisce che questo è uno dei loro film migliori. Una riunione nell’associazione chiamata “Figli del deserto” è lo starter di una vicenda con risvolti a volte definibili surreali che vede coinvolti i due protagonisti in un piano machiavellico per riuscire ad andare alla riunione annuale del loro club, tradendo la fiducia delle rispettive mogli, che però molto presto scopriranno tutto. Ma mentre il “povero Stanlio” confessando tutta la verità alla moglie viene perdonato e coccolato, Ollio alla fine ci rimette sempre.
Con un impagabile duetto, capitanato da Ollio, sulle note di “Honolulu Baby”, che resterà per sempre nella tradizione cinematografica, il film è sempre e totalmente divertente anche a quasi ottant’anni di distanza: ancora una volta, ecco la prova che bastano bravura e passione per fare, senza budget stratosferici, dei film che resteranno per sempre nella storia e nel cuore di tutti noi.
Voto: 8
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
