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I film di Huston vale sempre la pena vederli. Lui, con le sue opere, si da senza risparmio, mette le sue urgenze, verità che mai possono lasciare indifferenti. Ha saputo animare scontri tra la Davis e la De Havilland, ma pure tra la Gardner e la Kerr. Sublime con Gli inesorabil, ha portato qualità anche nei B movies di fine carriera, come quella chicca di Tentacoli. Questo dramma letterario l'ho trovato discontinuo, non fosse altro per una infinita sequenza finale che rompe con la continuità della narrazione precedente. Un figlio dal viso bello, ma zoppicante. Nonostante qualche impasse da attribuire alla scrittura di Miller, come di consueto il leone John ci consegna personaggi cesellati, da amare per i loro irrisolvibili tormenti, dei veri e propri disadattati, insomma. La Monroe, al canto del cigno, tocca il vertice delle sue possibilità recitative dando vita ad una maschera fragile forse troppo vicina a Lei stessa, per non scottarsi. Con minima attenzione si potrà notare in gran parte dei suoi primi piani inquadrature sfocate: è il tentativo di nascondere allo spettatore la devastante depressione che interruppe le riprese per lunghe settimane. Ottimi anche i caratteristi, come la Ritter.
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recensioni di critica, pubblico e dizionari.
