daisy
|
giovedì 16 marzo 2006
|
uccidere!
|
|
|
|
Kill Bill II.
Più che bello, fantastico! Tarantino porta all’estremo ogni genere per poi fonderli insieme, in una nuova e fresca forma di cinema. Il tanto atteso seguito del vol. I sarà un film in se completo e accontenterà la curiosità dello spettatore, nello svelare il nome della protagonista. “E’ pericoloso guardare la sposa prima del matrimonio”: avvertimento dato da Bill come un’anticipazione del pericolo cui va incontro la giustiziera che continua, senza ripensamenti, a spuntare la lista delle sue prede, per giungere all’apice dell’obiettivo, nel duello finale. “Lei ha diritto di ucciderli per quello che loro le hanno fatto, ma anche lei deve morire per quello che ha fatto a loro”. Ovviamente negli scontri non ci saranno trattative.
[+]
Kill Bill II.
Più che bello, fantastico! Tarantino porta all’estremo ogni genere per poi fonderli insieme, in una nuova e fresca forma di cinema. Il tanto atteso seguito del vol. I sarà un film in se completo e accontenterà la curiosità dello spettatore, nello svelare il nome della protagonista. “E’ pericoloso guardare la sposa prima del matrimonio”: avvertimento dato da Bill come un’anticipazione del pericolo cui va incontro la giustiziera che continua, senza ripensamenti, a spuntare la lista delle sue prede, per giungere all’apice dell’obiettivo, nel duello finale. “Lei ha diritto di ucciderli per quello che loro le hanno fatto, ma anche lei deve morire per quello che ha fatto a loro”. Ovviamente negli scontri non ci saranno trattative. I personaggi sembrano più umani, rispetto al vol. I, perciò le situazioni, che potevano sembrare bizzarre o esagerate, nel vol. II sono giustificate dai ricordi che alimentano la sete di vendetta, dalla quale trae forza per rialzarsi ogni volta. Non si arriva a dire: “Ma non muore mai?!”, poiché “una persona, al contrario dei pensionati, se ha un lavoro da compiere, vive più a lungo per poterlo terminare, come succede ai guerrieri”. Uma Thurman non risulta “cattiva, anzi è fantastica, ma a volte sa essere un po’ troia” nell’uccidere sadicamente ogni persona della lista, perché lei “è un killer per diritto di nascita”. Come nella filosofia di Superman, l’alter ego non è la maschera, ma è Clark Kant, qui l’alter ego non è la sposa ma è la ragazza che vende dischi, dietro la quale nascondere la sua vera identità, senza però negare, a se stessa, d’essere quella che è. Lei è Black Mamba, la morte incarnata che è stata calpestata involontariamente (come il pesciolino Emilio) da Bill, alias Aka: incantatore di serpenti. Il black mamba è un tipo di serpente, ma è letale, (anche per il suo incantatore), come lo è la tecnica dell’esplosione del cuore con il tocco delle cinque dita della mano.1.2.3.4.5… La sposa riesce ad ottenere il suo scopo, “perché lei è una buona combattente e non merita di essere seppellita”.
Daisy De Nardis
[-]
[+] bel commento!
(di beatrice)
[ - ] bel commento!
|
|
[+] lascia un commento a daisy »
[ - ] lascia un commento a daisy »
|
|
d'accordo? |
|
mr.pink
|
venerdì 1 luglio 2005
|
soundtrack "kill bill vol.2"
|
|
|
|
KILL BILL Vol.2
Una sposa massacrata il giorno del suo matrimonio, la sua vendetta inarrestabile, tre nomi nella sua lista, il compimento del massacro: il ritorno di Quentin Tarantino.
Con una sceneggiatura da applauso e con Uma Thurman come musa ispiratrice, il regista pazzoide del Tennessee non delude i suoi fan e ritorna dopo sei anni alla regia con due film che seguono gli schemi "tarantiniani" e che mostrano il lungo e struggente viaggio di Black Mamba(la sposa precedentemente citata) verso luoghi all'altro capo mondo per trovare ed eliminare le cinque persone che le hanno rovinato l'esistenza.
Quelle che contribuisconoa rendere i film di Tarantino veri e propri capolavori sono le musiche: se in Kill Bill vol.
[+]
KILL BILL Vol.2
Una sposa massacrata il giorno del suo matrimonio, la sua vendetta inarrestabile, tre nomi nella sua lista, il compimento del massacro: il ritorno di Quentin Tarantino.
Con una sceneggiatura da applauso e con Uma Thurman come musa ispiratrice, il regista pazzoide del Tennessee non delude i suoi fan e ritorna dopo sei anni alla regia con due film che seguono gli schemi "tarantiniani" e che mostrano il lungo e struggente viaggio di Black Mamba(la sposa precedentemente citata) verso luoghi all'altro capo mondo per trovare ed eliminare le cinque persone che le hanno rovinato l'esistenza.
Quelle che contribuisconoa rendere i film di Tarantino veri e propri capolavori sono le musiche: se in Kill Bill vol.1 le tracce accompagnano il ritmo molto veloce delle immagini(nota il massacro degli 88 folli), nel secondo capitolo la sposa rallenta la sua furia e si concede ad errori molto costosi che la costringono a brutte situazioni(nota la sepoltura). Se il primo capitolo si rifaceva ai vecchi Hong-Kong-Movies e presentava veri compositori di origine asiatica, per creare l'atmosfera tipicamente western che si respira "ammirando" il secondo episodio, Tarantino si affida al maestro per eccellenza, Ennio Morricone, ed a alcune tracce composte dagli stessi attori e da suo fratello, come ama definire, Robert Rodriguez.
Ora esaminiamo la colonna sonora di "Kill Bill vol.2".
1) La musica che si sente all'inizio del film è assolutamente da brivido e accompagna la scena di Uma (al top della sensualità) nella sua macchina mentre, in un fantastico bianco e nero, recita la famosissima battuta: "I'm going to kill Bill", mentre e suoi capelli biondi si muovono nel vento.
2) La scena da capogiro nella quale Micheal Madsen spara ad Uma del sale grosso è accompagnata dalla fantastica musica che tutti gli appassionati di Sergio Leone avranno riconosciuto come la traccia famosissima del film "Per un pugno di dollari". E anche in questo si recepisce il talento di Tarantino: mentre nel film di Sergio Leone la musica in questione accompagnava sicuramente un duello epico con Clint Eastwood, in questo suo cinema fatto di eccessi, Tarantino utilizza la traccia per accompagnare il discorso di Budd riguardante il seno di Uma e che si conclude con uno sputo degno di medaglia d'oro.
3)Mentre Black Mamba rompe a furia di cazzotti la bara nella quale è stata sepolta, si sente una musica che possiamo definire straordinaria che sembra dire:"Hei, tu sei la sposa, non vorrai mica morire sepolta da uno sporco alcolista:sei invincibile".
4)In una delle scene madri del film come la lotta tra le due biondone Darhil Hanna e Uma Thurman nella quale la prima rivela alla seconda di aver ucciso il suo maestro, parte la musica del Trailer e di cui ho precedentemente parlato, in un atmosfera piena di sangue e con occhi che sembrano facilmente staccabili.
5) Mi sembra infine doveroso citare le intonatissime voci di bambini che si sentono al passaggio dall'America verso il Messico e che accompagnano la sposa nella meta finale del suo viaggio.
Film che raccolgono tutte queste emozioni sono difficili da trovare, ma si sa: è di Tarantino che si sta parlando.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a mr.pink »
[ - ] lascia un commento a mr.pink »
|
|
d'accordo? |
|
alberto86
|
mercoledì 22 febbraio 2006
|
sequel all'altezza dell'originale...o forse meglio
|
|
|
|
Si dice che i sequel non siano mai all'altezza dell'originale. Bè una delle poche eccezioni alla regola fa questo secondo capitolo dell'epopea tarantiniana della scatenatissima e arrabbiatissima sposa! Kill Bill 2 oserei dire che forse è addirittura superiore al primo volume! Esso è sicuramente molto meno sanguinoso,fumettistico e furibondo del primo capitolo ma più filosofico e d'autore! La sua attenzione è spostata sui dialoghi...su dei bellissimi dialoghi dire! Dei dialoghi che tanto ci fanno ricordare la brillantezza e l'irresistibilità di Pulp fiction! Dunque un film più libero,meno"contaminato"e forse meno"inventivo",ma di certo non meno cinefilo e straordinario. Qual è il punto forte di Kill Bill vol.
[+]
Si dice che i sequel non siano mai all'altezza dell'originale. Bè una delle poche eccezioni alla regola fa questo secondo capitolo dell'epopea tarantiniana della scatenatissima e arrabbiatissima sposa! Kill Bill 2 oserei dire che forse è addirittura superiore al primo volume! Esso è sicuramente molto meno sanguinoso,fumettistico e furibondo del primo capitolo ma più filosofico e d'autore! La sua attenzione è spostata sui dialoghi...su dei bellissimi dialoghi dire! Dei dialoghi che tanto ci fanno ricordare la brillantezza e l'irresistibilità di Pulp fiction! Dunque un film più libero,meno"contaminato"e forse meno"inventivo",ma di certo non meno cinefilo e straordinario. Qual è il punto forte di Kill Bill vol.2? Che cosa lo distanzia dal film precedente? Semplice: il sentimento! Eh già,perchè Tarantino è capace di inserire in un film variopinto e bizzarro come questo anche l'amore e il dolore! Straordinario! Pochi sono i registi capaci di far ciò...è per questo che Tarantino è e rimarrà unico nel suo genere. I suoi film sono di una tale innovazione che,pur giocando con tanti generi diversi ed apparentemente inconciliabili,portano all'invenzione di un genere nuovo:un genere indefinibile,strano,spurio ma meraviglioso. Ai bellissimi flashback chiarificatori,alle battaglie feroci e all'ultimo respiro(quella fisica e verbale tra la Thurman e la Hannah è davvero tutta da godere),ai rimandi cinematografici presenti già,forse in misura ben più copiosa,nel primo episodio si aggiungono la tesissima e sofferta "resurrezione"della sposa dal sottoterra,il suo durissimo tirocinio presso il cruento maestro cantonese,il tenero e quasi commovente ricongiungimento della sposa con la figlioletta creduta morta e il mitico scontro finale tra la bionda Thuman e il perfido(ma non così detestabile)Bill. E così amore e vendetta tingono il telo di questo bellissimo arabesco cinematografico,riprendendo i temi più svariati e le culture più diverse e ponendole insieme in un funambolesco concetrato di generi e colori. Per concludere,posso solo affermare che penso che i fan di Tarantino non possano davvero rimanere delusi! Quentin continua a dimostrarsi un grande talento! Speriamo al più presto in un altro suo altrettanto valido lavoro! 4 stelle piene piene
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alberto86 »
[ - ] lascia un commento a alberto86 »
|
|
d'accordo? |
|
alessandro pesce
|
martedì 4 maggio 2004
|
kill bill, la conclusione
|
|
|
|
Sembra incredibile che Kill Bill fosse stato all'inizio, un unico progetto tanta è la differenza tra i due.
Nel primo volume il mio divertimento (enorme) è stato più naif e spontaneo, causa la assoluta ignoranza del sottoscritto riguardo alle fonti di ispirazione, come manga-movie o kung fu-movie, ma grazie anche alle fantasia sfrenata nelle numerose scene di combattimento , alla accattivante colonna sonora che accompagnava sequenze indimenticabili, come quella di Daryl Hannah nell'ospedale e ad altri vezzi irresistibili come i bip al nome di Beatrix ( svelato finalmente adesso)o l'ammiccante impaginazione da feulleton con relativo interrogativo finale.
Nel secondo volume ho riconosciuto le citazioni e le destrutturazioni di generi a me piu familiari, il noir dell'incipit; l'epicità dello spaghetti western ; ho ritrovato il gusto di certa scrittura dei precedenti Tarantino, nei dialoghi e nei monologhi, ho captato le solitudini dei personaggi negli isolati ambienti dove si muovono e nei ritrovati tempi dilatati.
[+]
Sembra incredibile che Kill Bill fosse stato all'inizio, un unico progetto tanta è la differenza tra i due.
Nel primo volume il mio divertimento (enorme) è stato più naif e spontaneo, causa la assoluta ignoranza del sottoscritto riguardo alle fonti di ispirazione, come manga-movie o kung fu-movie, ma grazie anche alle fantasia sfrenata nelle numerose scene di combattimento , alla accattivante colonna sonora che accompagnava sequenze indimenticabili, come quella di Daryl Hannah nell'ospedale e ad altri vezzi irresistibili come i bip al nome di Beatrix ( svelato finalmente adesso)o l'ammiccante impaginazione da feulleton con relativo interrogativo finale.
Nel secondo volume ho riconosciuto le citazioni e le destrutturazioni di generi a me piu familiari, il noir dell'incipit; l'epicità dello spaghetti western ; ho ritrovato il gusto di certa scrittura dei precedenti Tarantino, nei dialoghi e nei monologhi, ho captato le solitudini dei personaggi negli isolati ambienti dove si muovono e nei ritrovati tempi dilatati.
Diversi i ritmi narrativi e gli approcci ai personaggi che nel secondo volume acquistano carne e coscienza.Il divertimento parodistico nella seconda parte resiste ancora nel bel capitolo della crudeltà di Pei Mei e scorre silenzioso nel resto del film riaffiorando qua e là; stesso percorso per il sangue , prima sprecato e adesso concesso con moderazione.Motivazioni umane e risvolti psicologici , che mancavano nel pirotecnico volume 1, finalmente ci vengono rivelati.
E la "morale" della storia accompagna Uma Thurman ripresa dall'alto che piange di gioia dicendo il suo grazie alla vita, che l'ha ricongiunta alla sua bimba, mentre un'altra boimba, nel vol 1 la mamma l'ha persa, uccisa proprio da beatrix...
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alessandro pesce »
[ - ] lascia un commento a alessandro pesce »
|
|
d'accordo? |
|
alberto86
|
sabato 7 gennaio 2006
|
a volte i sequel superano il film precedente
|
|
|
|
solitamente accade k i sequel nn siano all'altezza del film precedente.bè una delle poke eccezioni alla regola è il secondo capitolo di kill bill in cui continua la sanguinosa vendetta della sposa. un sequel forse addirittura migliore del primo kill bill!in questa vicenda tarantino continua a stupirci con la sua contaminatio di generi,con le sue continue citazioni e con i folgoranti e acrobatici combattimenti dei suoi protagonisti ma aggiunge un elemento k da generi come kill bill nessuno si aspetterebbe:il sentimento!l'incontro della sposa con la figlioletta creduta morta fa addirittura tenerezza e quasi ci dispiace per la morte del perfido bill,padre della bambina.solo tarantino poteva riuscire in un'impresa del genere.
[+]
solitamente accade k i sequel nn siano all'altezza del film precedente.bè una delle poke eccezioni alla regola è il secondo capitolo di kill bill in cui continua la sanguinosa vendetta della sposa. un sequel forse addirittura migliore del primo kill bill!in questa vicenda tarantino continua a stupirci con la sua contaminatio di generi,con le sue continue citazioni e con i folgoranti e acrobatici combattimenti dei suoi protagonisti ma aggiunge un elemento k da generi come kill bill nessuno si aspetterebbe:il sentimento!l'incontro della sposa con la figlioletta creduta morta fa addirittura tenerezza e quasi ci dispiace per la morte del perfido bill,padre della bambina.solo tarantino poteva riuscire in un'impresa del genere...peccato ke di registi cm lui ce ne siano così poki!da vedere assolutamente
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alberto86 »
[ - ] lascia un commento a alberto86 »
|
|
d'accordo? |
|
paolo massa
|
domenica 20 novembre 2005
|
kill bill
|
|
|
|
A dir poco indescrivibile, questo ultimo capolavoro di quel geniaccio di Quentin Tarantino, vero e proprio funambolo della settima arte. Alle prese con una storia tragica e violenta, il regista del cult “Pulp Fiction” ha cercato di dare sfogo a tutte le sue passioni cinefile, coltivate a lungo all’epoca dell’umile impiego presso una videoteca di Manhattan Beach. E’ lì che ha avuto inizio la ricerca del suo personalissimo modo di “vedere” e “fare” cinema. Già a partire dalla scelta di dividere il film in due parti (Kill Bill – volume1; Kill Bill – volume 2), onde evitare i tagli dei cinici produttori, si intuiva il desiderio di non archiviare nessuna delle scene girate, assemblate con un montaggio da brivido, in memoria di uno dei suoi più amati registi, l’indimenticabile Sergio Leone.
[+]
A dir poco indescrivibile, questo ultimo capolavoro di quel geniaccio di Quentin Tarantino, vero e proprio funambolo della settima arte. Alle prese con una storia tragica e violenta, il regista del cult “Pulp Fiction” ha cercato di dare sfogo a tutte le sue passioni cinefile, coltivate a lungo all’epoca dell’umile impiego presso una videoteca di Manhattan Beach. E’ lì che ha avuto inizio la ricerca del suo personalissimo modo di “vedere” e “fare” cinema. Già a partire dalla scelta di dividere il film in due parti (Kill Bill – volume1; Kill Bill – volume 2), onde evitare i tagli dei cinici produttori, si intuiva il desiderio di non archiviare nessuna delle scene girate, assemblate con un montaggio da brivido, in memoria di uno dei suoi più amati registi, l’indimenticabile Sergio Leone. Non a caso tutta la pellicola sembra essere un continuo omaggio ai più disparati generi narrativi: dal fumetto alla commedia, dal western al dramma, fino agli splendidi combattimenti a suon di spade, quasi a voler ricordare i balletti, stilisticamente perfetti, dei vecchi musical americani. Anche per questo, Kill Bill – volume 1 è apparso il più originale dei due episodi, se non il migliore: per l’impeccabile intreccio della trama, tra affascinanti flashback, a volte immersi in uno spettrale bianco/nero, altre avvolti nel cromatismo energico dello schermo a colori; per le intense interpretazioni degli attori (si pensi alla “rabbiosa” Uma Thurman; per non parlare dell’ “invisibile” David Carradine, il Bill del titolo; oltre che dell’encomiabile Michael Madsen, vecchia conoscenza dei tarantiniani di lunga data); per concludere con l’immancabile soundtrack, ottima occasione per educare il proprio orecchio alla buona musica. Insomma, sembra quasi che Kill Bill sia solo forma e niente sostanza, come se la storia non avesse la minima rilevanza: beh, a volte può accadere anche questo, a volte i modi di raccontarla, possono essere più importanti della storia da raccontare. Ad alcuni potrebbe apparire assurdo, perfino un difetto: ma, in fin dei conti, non basta raccontare, bisogna anche saperlo fare. Come Quentin!
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paolo massa »
[ - ] lascia un commento a paolo massa »
|
|
d'accordo? |
|
ray147
|
lunedì 29 gennaio 2007
|
tarantino, presidente subito!
|
|
|
|
Tarantino: regista del nuovo millennio. l'ho capito durante i titoli di coda di Kill Bill vol.2. Il secondo volume è un opera che riunisce dialoghi lunghi e perfetti a combattimenti realizzati con amorevole cura (di numero minore rispetto al primo volume). Nel primo film, Quentin aveva dimostrato di essere un regista sopra tutto e tutti (compreso sangue a fontanella e crudeltà ai limiti del sadismo). David Carradine riesce a ofuscare anche la bravura di Uma Thurman. Come ho già detto in precedenza, il dialogo è la vera essenza del volume n.2: ogni parte del film è piena di parole, che spaziano da riferimenti al mondo dei fumetti di Stan Lee, a ricordi di un lontano passato in cui tutto doveva ancora succedere.
[+]
Tarantino: regista del nuovo millennio. l'ho capito durante i titoli di coda di Kill Bill vol.2. Il secondo volume è un opera che riunisce dialoghi lunghi e perfetti a combattimenti realizzati con amorevole cura (di numero minore rispetto al primo volume). Nel primo film, Quentin aveva dimostrato di essere un regista sopra tutto e tutti (compreso sangue a fontanella e crudeltà ai limiti del sadismo). David Carradine riesce a ofuscare anche la bravura di Uma Thurman. Come ho già detto in precedenza, il dialogo è la vera essenza del volume n.2: ogni parte del film è piena di parole, che spaziano da riferimenti al mondo dei fumetti di Stan Lee, a ricordi di un lontano passato in cui tutto doveva ancora succedere. Inoltre i riferimenti ad altre pellicole si sentono e si vedono in ogni fotogramma. E finalmente una conclusione senza tanto splatter.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a ray147 »
[ - ] lascia un commento a ray147 »
|
|
d'accordo? |
|
the man of steel
|
sabato 4 dicembre 2010
|
pesia cinematografica
|
|
|
|
Un'armonia perfetta, un film equilibrato nel suo vistoso squilibrio, un esagerazione contenuta, un'epopea moderna che ha il sapore del vecchio, un'amore per il cinema immenso, un capolavoro immortale, immorale e senza troppi complimenti. Gente non sto parlando di Kubrick, svegliatevi perchè è Tarantino il vero mago del cinema.
|
|
[+] lascia un commento a the man of steel »
[ - ] lascia un commento a the man of steel »
|
|
d'accordo? |
|
g. romagna
|
mercoledì 17 marzo 2010
|
kill bill vol. 2
|
|
|
|
Black Mamba procede passo passo nel suo cammino verso la vendetta. Deve arrivare a Bill. E ci riesce. Prima però ci sono altre due gatte da pelare (o sterminare). Una volta giunti alla resta dei conti può esser reso noto il motivo per cui fu messo in atto l'orrendo delitto iniziale e quale relazione, anzi, quale persona, leghi Bill alla sposa. Avendo fissato nel primo un prologo, in questo secondo volume Tarantino si occupa meno dell'audacia visiva (comunque assai presente, per quanto limitata alle sole scene di combattimento) e musicale e più dei colpi di scena narrativi. Nel complesso il lavoro risulta un po' meno ispirato del precedente, in cui la rivoluzionarietà stilistica dava quel quid in più ad un film dalla trama volutamente esile - alla Sergio Leone - e solo parzialmente sviluppata.
[+]
Black Mamba procede passo passo nel suo cammino verso la vendetta. Deve arrivare a Bill. E ci riesce. Prima però ci sono altre due gatte da pelare (o sterminare). Una volta giunti alla resta dei conti può esser reso noto il motivo per cui fu messo in atto l'orrendo delitto iniziale e quale relazione, anzi, quale persona, leghi Bill alla sposa. Avendo fissato nel primo un prologo, in questo secondo volume Tarantino si occupa meno dell'audacia visiva (comunque assai presente, per quanto limitata alle sole scene di combattimento) e musicale e più dei colpi di scena narrativi. Nel complesso il lavoro risulta un po' meno ispirato del precedente, in cui la rivoluzionarietà stilistica dava quel quid in più ad un film dalla trama volutamente esile - alla Sergio Leone - e solo parzialmente sviluppata. Qui tuttavia, pur essendo, ovviamente, l'accademia a prevalere, si notano alcuni sforzi, persino riusciti, per arricchire il film con spunti, se non moraleggianti, perlomeno significanti: la scena in cui Bill descrive le differenze tra Superman e Batman e Spider Man, ad esempio, è di un certo spessore, così come il modo in cui è tratteggiato il cambiamento di personalità di Black Mamba a seguito della gravidanza. Uma Thurman non perde un'ulteriore occasione per mostrarci il suo talento, recitando in un capitolo, per quanto non all'altezza del primo, di buon livello, e che ha costruito una saga - a quanto pare non ancora conclusa - che ha scritto, a buon diritto, una tra le pagine più importanti del cinema dell'ultimo decennio.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a g. romagna »
[ - ] lascia un commento a g. romagna »
|
|
d'accordo? |
|
siper
|
lunedì 15 agosto 2011
|
quentin ci regala un altro "cult"
|
|
|
|
Quella che era stata l’anonima eroina a caccia di vendetta del volume 1 di “Kill Bill”, trova un’identità nel secondo volume e cerca di completare la propria lista di morte fino ad arrivare all’uccisione del pezzo da novanta: Bill. Mantenendo il livello altissimo del primo episodio, Tarantino porta avanti la trama con altrettanta sapienza e caratterizzandola ancora di più e marchiandola a fuoco come un prodotto d.o.c. della propria carriera da regista. “Kill Bill Vol.2” ha come tema principale e filo conduttore col primo episodio quello della vendetta che la protagonista (il cui nome viene svelato in questo episodio,tuttavia non vi toglieremo il gusto di scoprirlo) cercherà di ottenere ma dovrà sbarazzarsi di altri due killer prima di arrivare ad uccidere l’odiato Bill.
[+]
Quella che era stata l’anonima eroina a caccia di vendetta del volume 1 di “Kill Bill”, trova un’identità nel secondo volume e cerca di completare la propria lista di morte fino ad arrivare all’uccisione del pezzo da novanta: Bill. Mantenendo il livello altissimo del primo episodio, Tarantino porta avanti la trama con altrettanta sapienza e caratterizzandola ancora di più e marchiandola a fuoco come un prodotto d.o.c. della propria carriera da regista. “Kill Bill Vol.2” ha come tema principale e filo conduttore col primo episodio quello della vendetta che la protagonista (il cui nome viene svelato in questo episodio,tuttavia non vi toglieremo il gusto di scoprirlo) cercherà di ottenere ma dovrà sbarazzarsi di altri due killer prima di arrivare ad uccidere l’odiato Bill. Il volume 2 è molto ricco di sorprese e chiarisce gli elementi che erano rimasti oscuri nel primo episodio: il volto di Bill, la vicenda del matrimonio e la storia della figlia della protagonista e dello stesso Bill.
Ovviamente è impossibile giudicare questo episodio senza tenere presente il primo e, nel complesso, siamo di fronte a una storia buona che diventa eccezionale tra le mani del genio di Quentin Tarantino, il quale spaziando a tutto campo tra le proprie caratteristiche e tra le varie ere cinematografiche (forti i richiami agli anni ’70) e tra varie culture (dal far west alla millenaria cultura mandarina) compone un mosaico multicolore che ricorda a tratti il Tarantino migliore, quello di Pulp Fiction, che dopo quattro anni di astinenza torna a prendersi la gloria portando nelle sale di tutto il mondo un prodotto sensazionale destinato a diventare un cult non solo per i tantissimi fans di Quentin ma per chiunque sappia riconoscere un grande film, e Kill Bill lo è a tutti gli effetti.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a siper »
[ - ] lascia un commento a siper »
|
|
d'accordo? |
|
|