paolo ciarpaglini
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sabato 5 maggio 2007
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una lezione di vita.
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Val Kilmer è Virgil, non vedente dall'età di circa due anni. L'ultimo suo ricordo?, una nuvola forse.."ma potevo toccarla". Emy, (Mira Sorvino) abita a New York, ed è una donna in carriera. Quando una sera giunge alle porte di paesino scelto per una breve vacanza, si ferma e telefona all'amica, crede di essersi persa. In quell'istante vede fuoristrada su di un piccolo laghetto ghiacciato, un uomo che pattina stringendo fra le mani una mazza da Okey. Un flash, il preludio di un amore immenso che nascera tra lei ed il massagggiatore-pattinatore del paese, Virgil. "Allora eri tu ieri sera?", "Sì". Emy è reduce da un matrimonio fallito, bisognosa di un amore mai incontrato, ed è durante il primo massaggio che avverte qualcosa di speciale in quello sconosciuto.
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Val Kilmer è Virgil, non vedente dall'età di circa due anni. L'ultimo suo ricordo?, una nuvola forse.."ma potevo toccarla". Emy, (Mira Sorvino) abita a New York, ed è una donna in carriera. Quando una sera giunge alle porte di paesino scelto per una breve vacanza, si ferma e telefona all'amica, crede di essersi persa. In quell'istante vede fuoristrada su di un piccolo laghetto ghiacciato, un uomo che pattina stringendo fra le mani una mazza da Okey. Un flash, il preludio di un amore immenso che nascera tra lei ed il massagggiatore-pattinatore del paese, Virgil. "Allora eri tu ieri sera?", "Sì". Emy è reduce da un matrimonio fallito, bisognosa di un amore mai incontrato, ed è durante il primo massaggio che avverte qualcosa di speciale in quello sconosciuto. Non si accorge immediatamente della sua cecità, se non dopo averlo accompagnato alla fermata dell'autobus, dove lei tende la mano per salutarlo e lui le da una pacca sulla spalla. Emy si innamora perdutamente di Virgil, gli chiede se è nato così oppure.., ma è stata una malattia piuttosto rara a renderlo cieco. Ha subito all'età di otto anni ogni genere di intervento, ed adesso non vuol più sentir parlare di 'tentativi'. Virgil ha anche una sorella (interpretata dalla bravissima Kelly Mc Gillis) molto protettiva nei suoi confronti, che spiegherà a Emy il calvario adolescenziale di Virgil. Ma l'amore di Emy è più forte, Virgil accetta così di sottoporsi ad un nuovo intervento. L'operazione ha pieno successo, Virgil inizia nuovamente a vedere ma avendo perduto questa capacità in tenerissima età, non capisce, non riesce ad interpretare ciò che vede. Il fatto lo metterà in seria difficoltà e anzichè migliorare il rapporto con Emy, iniziano incomprensioni, tensioni. Virgil vede un mondo che gli solo fonte di sofferenza. Proprio quando ormai dopo alcuni mesi stà lentamente abituandosi alla realtà, inizia ad avere dei disturbi, dei black out in cui tutto si abbuia. Torna dallo specialista che lo ha operato e dopo una visita accurata il responso è drammatico: Virgil tornerà nuovamente cieco. Quando lo riferisce ad Emy, ormai certa della sua guarigione avvenuta, lo specchio dei loro progetti si infrange, ed assieme il loro rapporto. La sorella non conosce la verità e Virgil le dice che adesso è tutto a posto. La ringrazia per aver fino ad allora sacrificato la sua felicità per il fratello, la commozione del 'distacco' è palpabile, profonda. In un giorno di altri mentre Virgil ha ormai accettato l'idea di non poter vedere più e stà passeggiando con il suo magnifico cane, (i suoi occhi), si siede su una panchina in piazza del paese. Fà una palla con un sacchetto di carta, e tenta di gettarla dentro il cestino dei rifiuti, ma non vi riesce. Un'espressione di amara ma consapevole tristezza sfiora il suo viso, ma accade l'inaspettato. L'inquadratura va sulla carta a terra, entrano in 'campo' gli stivali di una donna che si china, la raccoglie e la getta nel castino. Virgil 'sente', qualcuno si siede accanto a lui...è Emy. Infine la forza dell'amore l'ha riportata dall'unico uomo che ama. Film di struggente bellezza interiore. Quando per la prima volta vidi Val Kilmer in Top Gun, sembrava il solito sbruffoncello di passaggio. Mi sbagliavo di grosso, è un ottimo attore come ha dimostrato anche in 'The Doors' con un'interpretazione sconvolgente, aiutato anche da una somiglianza impressionante con il vero Gim Morrison. Mira Sorvino? semplicemente splendida. La nuvola...? un bastone di zucchero filato.
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filippo catani
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giovedì 14 luglio 2011
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un mieloso melodramma
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Il film trae spunto dalla vera vicenda di un uomo che, dopo aver perso la vista all'età di tre anni, grazie all'amore di una donna e alle cure della sorella decide di tentare un innovativo intervento agli occhi per cercare di recuperare la vista.
Tema che già di suo può essere strappalacrime e magari poteva essere pure interessante. Infatti non è male la parte in cui l'uomo, dopo aver recuperato la vista, si trova alle prese con associare le immagini che vede con i segnali mandati dal cervello. Il problema di questo film gira intorno alla melensa ed esasperante storia d'amore tra i due protagonisti dove la donna è la solita architetta newyorchese stanca delle finzioni della città.
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Il film trae spunto dalla vera vicenda di un uomo che, dopo aver perso la vista all'età di tre anni, grazie all'amore di una donna e alle cure della sorella decide di tentare un innovativo intervento agli occhi per cercare di recuperare la vista.
Tema che già di suo può essere strappalacrime e magari poteva essere pure interessante. Infatti non è male la parte in cui l'uomo, dopo aver recuperato la vista, si trova alle prese con associare le immagini che vede con i segnali mandati dal cervello. Il problema di questo film gira intorno alla melensa ed esasperante storia d'amore tra i due protagonisti dove la donna è la solita architetta newyorchese stanca delle finzioni della città. Tutto già ampiamente visto e rivisto. Peccato perchè il film poteva essere davvero interessante specialmente per far capire le difficoltà che ci sono nel vedere male o non vedere proprio. Occasione sprecata.
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