Il regista con Jason Blum ripete il giochino dei tre Halloween ma qui i risultati sono ancora peggiori. Guarda solo Friedkin, nega i sequel e il citazionismo ora è l'anticamera della morte del genere.
di Simone Emiliani Sentieri Selvaggi
Forse il quasi contemporaneo ritorno in sala del cult di William Friedkin è impietoso nei confronti della versione targata Jason Blum/David Gordon Green. Perché la devozione (vera o presunta) nei confronti dell'originale lo smaschera apertamente e mostra come sia privo di ogni possibile sguardo sulla contemporaneità malgrado l'uso di un montaggio serrato che però finisce anche per anestetizzare la suspense. Il produttore e il cineasta provano a replicare lo schema di Halloween, Halloween Kills, Halloween Ends che già aveva mostrato, dietro l'omaggio i suoi limiti ma anche una capacità di ragionare sui residui del genere. [...]
di Simone Emiliani, articolo completo (3722 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 5 ottobre 2023